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Visualizzazione dei post con l'etichetta HoF brunelleschi

Metro THP e Sisma in Brunelleschi 1996

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 Via Brunelleschi, Hall of Fame storica fin dai primi pezzi lasciati dal Craze e da KayOne, sui cui muri, in precedenza, erano apparsi solo vampe nere di pattume bruciato, resti di motorini rubati e smontati, nonché avanzi di cantiere, nel novantasei brulicava di pezzate in gran parte firmate dai THP. Tempo fa avevo postato una murata di AirOne, tutta barre, frecce e incastri datata 1996. Qui l'anno è lo stesso, il writer è lo stesso, ma diverso è il nome (Metro era quello che usava sulle lamiere delle Nord quando "Aria" era diventato un po' sovraesposto) e diverso è lo stile, qui con lettere più fluide, ma sempre piene di punte, spigoli, angoli e pattern tribali negli insides. Sfondo a colori variegati stile svuotatura degli avanzi di bonze. Sulla destra spunta un puppet di Sisma, con automobilina tipo la 313 di Paperino e clacson a trombetta. Gli avanzi di cantiere, comunque, dominavano sempre la via. (foto: DEM )

Clock THP HoF Brunelleschi MI 1996

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  Siamo sui gloriosi muri dei capannoni abbandonati dalla Loro-Pasini, storica ditta di macchine da cantiere, trattori e bulldozer, casa dello stile West Milano! Questi muri hanno visto lettere e vernici fin dai primi tempi del writing milanese, con bombe scaricate MNP, THP e writerz vari che passavano di là. Qui siamo nel 1996, anni in cui era per lo più palestra THP, con contorno di altre crew che frequentavano la zona, vedi il softie KALImero in alto sulla sx e la tag di Robin sulla dx, oltre alle cose sul tetto che spuntano in alto. Ma la murata è una superbomba di Clock. Incastri, incroci, sottile 3D e tutti a casa. Lo sfondo con i pentagnonini e gli esagonini, sparsi come ciotoli nel grigio asfalto di un selciato rappezzato sportivamente, lo ha usato in diversi pezzi, tra cui una murata con AirOne e Dumbo , sempre in Brunelleschi, dell'anno successivo. Mentre l'anno precedente si limitava a dei sobri rettangolini . Dediche ai soci di crew Zeta, Done, KayOne e AirOne, e pu...

Airone THP HoF Brunelleschi 1996

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  No, ma avrebbe potuto aggiungerla qualche barra e qualche freccia, il buon vecchio AirOne, a sta murata del novantasei nella HoF di via Brunelleschi, proprio sotto il ponte che collega Giambellino e Barona. E insomma, barre, freccie, tagli, connessioni, incroci arditi, colature scabrose, fà e disfà le semper un lavurà, non si è fatto mancare nulla. Compreso la pioggia di stelline come nemmeno la torta pan di stelle del mulino bianko. Nota di colore dediche e scrittine: in basso a destra un "solo per te talpina" per cui la Manù suppongo lo abbia picchiato fortissimo, mentre in alto in mezzo un "dal praa ven l'erba, dal cul la merda" che, sebbene in dialetto non correttissimo, tradisce la milanesità del writer. A chiudere sulla destra un THP rosso con deco stile tappezzeria anni 70 di pregevole e psichedelica fattura. Per i fan del taggin', in alto sulla trave del ponte, firme di abituali frequentatori della hall e dei muri nei dintorni. (foto: DEM )

Dra CKC Yazo THP in Brunelleschi, MI 1996

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 Continuiamo su Via Brunelleschi. Dopo aver visto il Metroner di AirOne e il puppet di MastroK (che qui spunta a destra), arriviamo alle due pezze seguenti. A destra il pezzo di Yazo THP, oldschooler del westside di Milano, che esce un onesto barre e frecce, con i giusti tagli, colori caldi negli inside, outline blu e 3D bianco decorato a fagioli (grande classico in alternativa alla deco a chicco di caffè, ovvero il fagiolo con 1 o 2 tagli trasversali) e con gli stelloni 3D. Stelloni usati per le firme e per le dediche, attaccati in giro per le lettere. Lo sfondo fa un po' cagarello, nero piatto giusto per coprire la pezza sotto e non dare l'idea di una crossata. A fianco la pezza dell'ospite che stava giocando fuori casa, ovvero Dra CKC, lontano dai familiari lidi di Sesto e Lambrate. Dra portò il suo di barre e frecce, di scuola eastside Milano. Anche lui giallo nell'interno, ma con grigio e bianco a raffreddare la calura, e un 3D esagerato che punta in alto, verde ...

MastroK THP "Sabor Latino" in Brunelleschi 1996

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Facciamo un passo alla sinistra della pezzata di AirOne postata ieri . MastroK, riconosciuto puppet master nelle lande tra Saronno e Milano, ma anche un po' ovunque, appone sotto il finestrone dell'ex fabbrica dismessa della Loro Pasini questo puppet superfunk. Che poi, se il puppet dice " El Sabor Latino! ", magari non è funk. Boh, di musica latinoamericana non capisco nada, mettete voi il super(qualcosa) che preferite. Per dare una vibra più caliente l'outline è in un caldo giallone, che stacca l'omarino dal blu freddo dello sfondo. Va detto che l'abbigliamento in pelle nera lo fa sembrare più un master BDSM appena uscito da un dungeon, piuttosto che un tanguero impegnato in un paso doble, ma non facciamo i precisini di sta fava. Sulla sinistra spunta Un altro THP, il cui pezzo viene fumato dal nostro latinista. Dovrebbe essere Yazo, lo postiamo un'altra volta! (foto: DEM)

AirOne THP "METRONER" in Brunelleschi, MI 1996

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  AirOne aveva quei due o tre "nomi alternativi" che usava sopratutto per fare i treni. Uno di questi era METRO. Pur essendo molto più alto di un metro. Scusate. Sono schiavo della gag. Oltre a cambiare nome, quando firmava Metro, cambiava anche stile di scrittura. Se scrivendo AirOne faceva (e fa ancora) barre e frecce, qualche volta con linee più rigide e qualche volta più curve, come Metro faceva (ma non so se fa ancora qualche metrata) lettere più leggibili e semplificate, in omaggio allo stile "punk" che girava in quel periodo. Qui, nella Hall di Via Brunelleschi dove i THP pezzavano in quel periodo, ha cacciato un "Metroner", in omaggio all'usanza di aggiungere un suffisso "oner" alla fine del nome, che in diversi sfoggiavano e usano tuttora. Outline, inline, leggero 3D, pass. Non si è fatto mancare niente nel contornare le lettere. Forse costretto a farlo dai 300 colori diversi usati negli interni. Avrà avuto la borsata di svuotini da ...