Shyla N "Zero Mostre", photobook MI 2021

Tra le cose che si sono azzerate, tra pandemia e lockdown, ci sono le mostre. Cose di gallerie che vivevano sopratutto nei giorni d'inaugurazione, ma anche quelle mostre che usano spazi meno istituzionali e più stradaioli delle gallerie: locali, pub, spazi culturali, quella roba lì. Tutti chiusi, tutti a casa. E quel fragilissimo ecosistema di spazi e gente non spinti da agenzie importanti e galleristi affermati è andato, se non a puttane, a leccarsi le ferite in attesa di vedere chi rialzerà la serranda. Qualcuno come Shila Nicodemi (che mi fa strano chiamare nome e cognome, per me è sempre stata Scìla con l'accento sulla ì) non ce l'ha fatta a rimanere chiusa in un angolo, sarà l'allenamento da pugile, e da fotografa stradaiola ha fatto foto, iniziato progetti, collaborato con altri likeminded. E fatto uscire diverse cose: il libro Greatest Hits nel 2020, e questo Zero Mostre ora. Se il primo era un libro vero e proprio (anzi, tre), con editore, distributore e tutte l...