Street art before it was kool (1 di 3)

Questa volta niente lettere. Anzi, buttiamo il sasso nello stagno. Gli street artist hanno rotto il cazzo. Muri conquistati a forza di bombing coperti da stronzi con i posterini fatti a casa e attaccati con la coccoina. Muralisti stritartisti che prestano la loro opera ai paladini del decoro, e per alzare quattro spicci coprono evoluzioni o involuzioni delle lettere. Poi frignano quando il loro bellissimo murales viene giustamente coperto da un softie tirato lì. Non è sempre stato così. Ci sono stati anni in cui guerrieri dell'alfabeto e gli artisti senza cornici condividevano spazi, superfici e, sopratutto attitudine. A Milano, per quello che ho visto io, si tratta degli anni dalla fine degli anni 90 al 2005. Prima con "street art bombing" individuali, poi con gli Illegal Art Show e le mostre/happening più "organizzate". Tutto questo finisce con la mostra al PAC. La street art non è più cosa di pochi, finisce in televisione e sui giornali. Banksy all...