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Visualizzazione dei post con l'etichetta Vandalo

La storia degli adesivi LHP

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Siamo nel ventordici febbrarzo, dell'anno millenovecentonovanta. Il Leoncavallo è stato abbattuto da diversi mesi e, in una delle palazzine ancora in piedi, nel cortile che stava dietro al vecchio capannone dei concerti, alcune delle stanze rimaste più o meno integre vennero riadattate a cucina e baretto. In una di queste, ci era corsa l'abitudine di trovarci in diversi, sopo la cena e prima del concerto (ovviamente non prima dell'una di notte), per passare il tempo in innumerevoli partite a carte. In particolare in infinite partite di scopone scientifico. Generalmente, al tavolo verde, che non era verde come un regolare tavolo da gioco ma un più banale tavolo in formica finto legno tinto noce, facevo coppia con Corrado Riot, all'epoca vocalist degli Emergenze e MC con gli LHP. Lui dotato di discreta classe nel giuoco, io dotato di discreto culo. Calboni e Fantozzi, insomma. Insieme mazzolavamo coppie di ex sessantottini che vantavano vittorie contro grandi nomi del mov...

Vandalo S13 "No Way!" Cox18 1992

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  Nel 1992, in Cox18, si inaugurava la Libreria Calusca di Primo Moroni che, dopo diversi traslochi qua e la per il Ticinese, trovava casa nel C.S. di Via Conchetta 18 (dove r-esiste tuttora). In quell'occasione i conchettari decisero di rifare la facciata a forza di spray. Si iniziava la mattina ad ampie rullate di nero come sfondo, e io arrivai, ovviamente, in abbondante pomeriggio. Altrettanto ovviamente gli spot migliori erano stati già presi da tutta la banda di canaglie spruzzarellatori da centro sociale, per cui mi infilai nell'unico metro ancora libero, di fianco al robottone di Inox. Improvvisai al momento la scritta "No Way", scritta in verticale con una N un po' macilenta, un simil-uzi al posto della "O" (troppo facile farci la T come IceT!) aggiungendo una tracolla floscia a fare la curva della O - e lo so che l'Uzi la tracolla non ce l'ha, licenza poetica - e un cerchiotto finale che, tutto insieme, doveva richiamare il punto...

Speedy Vandal 1989!

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  Rovistando negli scatoloni in cantina riemergono resti di un discutibile passato... Speedy era un nome con cui avevo "giochicchiato" qualche giorno a inizio 1989. Aveva la cosa positiva di iniziare con una S, come il mio nome vero, per cui mi veniva più naturale a scrivere. Permetteva molte curve in scrittura, per cui loop e cose dinamiche ci avrebbero potuto funzionare. Anche come significato della parola, il fatto di essere veloce a scrivere, ci stava bene. Peccato che fioccarono subito, nel ristretto giro degli amicidimmerda della crew, battute sul fatto che a essere speedy non fosse la scrittura, ma tutt'altro tipo di attività, di quelle che a vent'anni ci tieni non vengano fatte oggetto di umorismo. Quindi "Speedy" fu cassato, i fogli di prove e tags buttati. Solo questo sketch rimase, confinato in uno scatolone di cartone. Lo tenni perché la colorazione arlecchinata mi piaceva e pensavo che prima o poi sarebbe servita. Questa bozza è dei primi mesi ...

Offensiva di Primavera 1982-2022: 40 anni di punk e antimilitarismo

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  Sono passati poco più di 40 anni, anzi, 40 anni e un mese, dall'aprile del 1982 che segnò l'inizio delle ostilità del Virus, con una tre giorni di concerti con 50+ gruppi, in Via Correggio 18. 40 anni dopo si è deciso di organizzare al Leoncavallo una due giorni (con molto meno di 50 gruppi, però!), dedicata a una delle tematiche che più hanno caratterizzato il punk hardcore di quegli anni: l'antimilitarismo. Nell'82 del Virus c'era appena stata la guerra delle Falkland/Malvinas, un paio di mesi dopo le bombe su Beirut e l'invazione del Libano, oltre ad altre guerre che non arrivavano sui giornali. Nel 22 vi lascio indovinare. In comune c'è il fatto che ci sono sempre guerre che non arrivano sui giornali. Come la serata di presentazione del libro dedicato al Virus , uscito qualche mese fa, ho fatto io il flyer della 2 giorni. L'ispirazione, ovviamente era quella alle grafiche che caratterizzavano dischi, volantini, fanze e poster del periodo, realizza...

Tappezzieri bootleggari!

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Che qualcuno si appropriasse di foto del mio archivio, è capitato spesso: Corriere della Sera, Repubblica e diversi altri, quando hanno da illustrare articoli sugli spruzzarelli sui muri che deturpano le nostre bellissimissime città, vengono qui a cercare immagini, che prendono senza chiedere e ripubblicano tranquilli, magari aggiungendo il loro copyright. Le merde. Che qualcuno abbia usato miei pezzi come sfondo per roba commerciale, pure questo è successo: le ultime due volte avevo una murata mia come sfondo di un articolo su un modello di Harley Davidson in una rivista di moto, oltre a una murata con modella per una rivista di moda. Ovviamente nessuna richiesta, ovviamente nessuna autorizzazione concessa. Le grafiche prese per fare magliette, poi, nemmeno le conto. Quella in foto, però, è la prima tappezzeria bootlegata che mi capita. Il soggetto è la murata che io, Jet4, El Tilf e Blackwan abbiamo fatto sulla Casa Occupata di via Gorizia, a Milano, proprio sopra la Darsena. Quest...

A Fausto e Iaio 18.03.1978:18.03.1990:18.03.2022

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Come ogni 18 marzo, anniversario dell'omicidio di Fausto e Iaio,, per mano di fascisti e mafiosi, dato che qui cerco di raccontare cose di writing posto sempre qualche foto delle murate memorial che si fanno più o meno regolarmente in Via Mancinelli, luogo dell'omicidio, dal 1989 ai giorni nostri. Di questa murata datata 1990 avevo già postato diverse foto, ma questa scattata da Teck, writer francese che nel 1990 passò diverso tempo a Milano, è l'unica dove si vede la murata tutta intera. Opera collettiva, alcuni writers, alcuni compagni vari. Tra le mani che realizzarono il tutto: Vandalo (L), Kino (E), Core e Osso (ON) , Teatro (K), Inox (A), non so chi (WA), Spik (L), Foxy (L), Kray (O). Insomma, una roba collettiva LHP, S13 e altri. Spik e Kray, all'epoca TTC, qualche mese dopo sarebbero stati tra i fondatori dei CKC. Dietro il muro c'era il campo sportivo e l'oratorio del Casoretto. pochi giorni dopo la murata qualcuno (il parroco? il Comune?) ebbero l'...

Virus: il punk è rumore 1982-1989 al Leoncavallo

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  Sono passate alcune settimane dall'uscita del libro che raccoglie buona parte dei documenti prodotti dal Virus nei suoi 8 anni di storia: con flyers, volantini stralci di punkzines. Quello che resta di un posto unico a Milano: uno squat autogestito da punx nel deserto degli anni 80. Sabato 26 e domenica 27 febbraio 2022 ci sarà la presentazione milanese del libro, al Leoncavallo. Corsi e ricorsi storici, quando capitavano bands con un pubblico troppo ampio per le dimensioni del Virus era i Leoncavallo il centro cui si chiedeva lo spazio per concerti, fin dai primi dei D.O.A. (31 marzo 1984) e degli Youth Brigade (6 ottobre 1985) . Con l'apertura dell'Helter Skelter, poi, il collegamento fu ancora più evidente. Tutto questo nonostante la differenza/diffidenza tra un posto con profonde radici politiche (Autonomi e simili) e di quartiere, fin dagli anni 70, e un variegato gruppo di punx e creature simili, con mille idee diverse, definiti anarchici più come tendenza ideale c...

I Don't Care! zine su 50+50

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  E quindi, in allegato Rumore magazine , esce questa guida pratica, un libretto che condensa in una settantina di pagine quello che promette in copertina: 50+50 "cose" divise per argomento: libri rumorosi, dischi italiani dimenticati, riviste musicali da edicola, dischi live, cose così. L'ultimo uscito, in allegato al n.360 di Rumore è "Sniffando Colla - Fanzine Musicali Italiane" . Una spiega è necessaria a tutti quelli nati negli anni in cui impaginare un magazine a computer era una scelta economicamente sostenibile: c'era un'epoca in cui le fanzine venivano fatte ritagliando foto, scrivendo testi a mano o a macchina da scrivere, per poi incollare tutto su fogli che venivano fotocopiati. Per fare questo si usava la colla. Aggiungi che lo sport, non ancora specialità olimpica, in cui eccellevano molti punk era sniffare colla (o almeno alcuni tipi di colle, cacciarvi una pritt nel naso non vi farà niente, a parte dolore nell'estrazione a secco). Ag...

Vandalo S13 "G.U.N. Inc." MI 2022

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  In realtà doveva essere l'ultima murata dell'anno 2021, ma siccome avevo fatto già due murate nell'estate, un'argentata con i MCD e un 3D alla jam in Bovisa , non volevo essere troppo prolifico e inflazionare la mia immagine di pensionato del writing, per cui ho aspettato qualche giorno, che si facesse il duemilaventidue. La jam era (è, dato che pure oggi c'è qualcuno al muro che fa il suo pezzo) l'usuale murata di capoDANNO della Milano Napalm Posse & friends. Oltre a quasi tutti i Napalmz (Chief di quelli storici, Mork, Flood, Lark, Urok, Styng TGF degli ultimi acquisti), c'erano los ni ñ os de la SIE, Ruph e qualche socio MCD, alcuni BN (Reeno, Rompe e Cone), Foskia 16K QVS, Ratzo, una selezione di DCN (Eras, Nail, Tubo e Zar), cui mi sono accodato io. Sembra che altri sodebbano accodare nei prossimi giorni. Ma chiedete a MorkOne, che è il direttore dei lavori. Siccome sono arrivato tardi mi son dovuto mettere in fondo, dove non c'era più il fo...

Figure di merda con le persone famose che mi hanno conosciuto: Jello Biafra

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  Siccome ieri era il compleanni di Biafra, nato il diciassette giugno del cinquantotto, come regalo di compleanno voglio ricordargli la sera che mi ha conosciuto. A puro intento decorativo del post allego come immagine il poster serigrafato che feci io e stampò Marcelo giusto 10 anni fa. Here we go. Sono a San Francisco da due giorni (cioè, ora sono a Milano, ma la narrazione dei fatti di allora la faccio al presente, così, per confondere le idee), l'agosto agosta e per le strade di Frisco (come la chiamano solo gli italiani) tira un venticello freddo. All'interno del Lucky 13, simpatico locale rock'n'roll che serve cocktail mignon ma ha un juke box con Motorhead, Clash, Damned, Cramps e di tutto e di più, mi trovo con: Chuck Sperry e Ron Donovan : poster artists della Firehouse Kustom Rock Art Co. Alan Forbes: Pittore, poster artist, disegnatore, dorme per terra in uno stanzone pieno di vapori di vernici. Nancy: la donna di Chuck, lontani trascorsi di attaccabrig...

Vandalo "Respekt the Arkitekt!" Bovisa MI 2021

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  So respect the architect, the architect So respect the architect, the architect So respect the architect, the architect So respect the architect, as I begin to build Dovreste aver notato la citazione di uno dei pezzi più belli di Guru AKA The G.U.R.U. G ifted U nlimited R hymes U niversal, che ascoltavo fin dai tempi dei Gang Starr, anche se sto pezzo è della sua carriera solista. Il fatto è che l'architetto è quello che faccio di lavoro, per cui, quando Rancy mi ha chiesto il mese scorso se volevo partecipare alla jam che stava organizzando al Politecnico di Milano, proprio dietro ad Architettura, dovevo fare qualcosa a tema. Ok, in realtà quando ci studiavo io ero nella vecchia sede a Città Studi, in Bovisa ci ho giusto fatto un corso di sicurezza cantieri quando già lavoravo. Però. Respect the architect mi suonva in testa già da un po', cosa incredibile: ho pure fatto qualche bozza, una pure a colori, real blackbook style. Poi ho cambiato tutto all'ultima bozza. E, na...

Vandalo e Teatro S13 in Bovisa: ¡Ay, caramba!

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"Ei giovane, favorisca i documenti". "Aspetta, che se no mi viene la riga storta". ..... In carriera, con gli spruzzarelli, ho collezionato fermate di: Digos, Polizia, Guardia di Finanza (!), Carabinieri (caramba i più numerosi). Digos a Bergamo, quartiere Monterosso, sempre con Teatro, circa 1989. "Ei giovane, favorisca i documenti". "Aspetta, che se sto sfumando il colore". Se ne sono occupati i compagni di Bergamo e abbiamo continuato con gli spruzzarelli. Carabinieri a Sesto San Giovanni, HoF di Honey, circa seconda metà degli anni 90, guidavano un'Alfa 33. "Ei giovane, favorisca i documenti". "Aspetta, che se no sbaglio l'outline". Polizia, l'ultima volta, al muro per EndOne alla piscina in Domodossola: "Cosa fate qui a quest'ora di notte?". "Eh, lavoriamo tutti, mica possiamo venire di giorno". (questa era di Sonda) Non ci hanno chiesto i documenti. Ora posso aggiungere un'altra C...

Vandalo S13 TKB DRUG - MI 2021

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  Ieri, e oggi per chi non ha finito, murata per il trentennale della MCD crew (Milano City Damagers) in via Dottesio, ex hall of fame di CKC e TKA. Pomeriggio passato tra birre e spray, e panini calabresi dal food truck di fronte al muro. Oltre ai tre MCD storici, a fare spruzzarelli c'erano un po' di ospiti vari  tra cui io.  La "paletta colori" della murata era lettere argento, outline rosso, pass, riflessi, back biancho o azzurro, tutto su fondo nero. Siccome ho la memoria di un pesce rosso, sono arrivato al muro con 50 bombole, di cui nemmeno una argento o rossa. Per fortuna ho scroccato l'argento a Cyrus e il rosso a Flood, facendo poi finta che il verde acqua che avevo fosse azzurro... no pass bianco, che sono contrario. Pezza dedicata a un paio di crew di New York di cui faccio parte, TKB e DRUG inc. Saluti e abbracci a tutti quelli che sono passati, è stato un sano pomeriggio di pezzi e cazzeggio, come 30 anni fa!

Vandalo "2 Live Cri" in Cascina Occupata, MI 1991

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  Il 1991, nella Cascina Occupata di Vaiano Valle, ci fu una jam Hip Hop. La cascina, che era stata ribattezzata con un nome russo scritto in cirillico che assomigliava a "MECTB" o qualcosa di simile, nacque in seguito allo sgombero del Virus di Piazza Bonomelli e alla demolizione dei piani abitati di Cox 18. Raccolse diversi resti della scena punk/HC milanese e dintorni della fine anni 80. Incredibilmente, ci fu uno strappo all'ortodossia punk dello squat per fare questa cosa. Beh, non era tanto incredibile. In Cascina ci abitava Teatro ed era una delle "case" della S13 crew. Sui suoi muri abbiamo fatto molte delle nostre prime pezzate insieme anche quando l'S13 non esisteva ancora, oltre alle prime vernici sul metallo di auto, furgoni e camion. La jam me la ricordo in periodo estivo, se non ricordo male tirata su con i kidz di Pergola Tribe. Pergola era l'anello di congiunzione tra la scena HipHop originale e quella delle posse e dei centri sociali. C...

Jet4 Teatro Vandalo S13 "WHIP" Via Savona 13 MI 1990

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  "WHIP Anarcotrafficantes" era il nome che avevamo dato alla nostra associazione. Gruppo variegato di punx e hardcore kidz provenienti da vari squat milanesi: Virus, Cox18, Leoncavallo, Mandragora e dintorni (li avevamo girati un po' tutti). Avevamo fatto quest'associazione per spingere le varie culture underground che ci interessavano, e aperto un "negozio" dove vendere il materiale prodotto in giro per il mondo. Si trovava in Via Savona 13, dietro la Stazione di Porta Genova, e ci rimanemmo per una manciata d'anni, trattando punk/hardcore, HipHop, metallo pesante, industrial e simili, dischi, merchandise, ma pure fumetti, libri, skateboard abbigliamento e anfibi autoprodotti. In foto vedete la serranda del negozio. Quando ce ne andammo divenne il negozio di un tapparellista. Io feci il puppet dello squat defender con mitra ipertrofico, se non ricordo male ispirato a un fumetto di Bill Sienkiewicz o di Simon Bisley, mentre Teatro e Jet4 la scritta WHIP...

Vandalo S13 LHP, Bigfoot B-Boy, Leoncavallo 1990

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L'agosto 1989 il Leoncavallo viene sgomberato e parzialmente abbattuto. Poco dopo viene rioccupato e, nei mesi successivi, svuotato dalle macerie e ricostruito dove possibile. Lo stanzone che vedete nella foto è uno dei vari posti dove venivano fatte le serate, essendo il capannone storico raso al suolo e non ancora ricostruito. Era una serata LHP, con LeleProx ai piatti, su quello che sarebbe il bancone del bar. Dietro spunta pure Corrado. Sul muro, invece, spunta uno dei miei puppets coi piedoni e con chiave inglese che spunta dalla tasca. Era stato fatto nei primissimi mesi del 1990, quando firmavo ancora Stf One. In seguito avevo aggiunto pure "Vandalo", e da quanto era toyeggiante la tag in alto a sinistra, era pure una delle prime volte che usavo quella firma... (foto: Betta)

La prima mostra di street art in Italia: Leoncavallo 2003

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Cominciamo subito con un titolo arrogante il giusto. No, non fu la prima mostra, c'erano stati diversi Illegal Art Show in giro per le strade milanesi, prima. C'era stata la tela collettiva al Bulk nel 2002 e una cosa allo Spazio Xpò se non ricordo male. Ci sarebbe stata Arte Impropria qualche mese dopo. Ma da questa mostra e dalle altre dell'HIU passarono 15.000 persone in 3 giorni La mostra-performance-quelcheè fu organizzata da Pao e faceva parte dell'HIU del 2003. L'HIU (Happening Internazionale Underground) era un festival dedicato a tutto quello che era fumetto/grafica/arte underground, organizzato per 10 anni da Teatro, me e i soci della Whip/S13 tra il 1993 e il 2003. Nell'ultima edizione, quella del 16-17-18 maggio 2003, tra fumetti, poster, kustom art, calligrafia ribelle e altro venne organizzata anche questa cosa chiamata "Lavori in Corsa: Street art dagli '80 a oggi". Sui muri c'erano cose di Abbominevole, Bo130, Dade, Lemeri, L...

Sticker art 2000's al Leoncavallo

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  La porta dell'Hemp Bar al leoncavallo, fotografata nel 2003, raccoglieva un po' degli stickers che trovavi in giro nei primi 2000, quando sia gli streetartist originali e alcuni writers avevano cominciato a lasciare adesivi in giro. Beh, dopo quelli musicali e politici, che avevano una tradizione molto più lunga. Molti attaccati in occasione delle 3 edizioni dell'HIU festival tra 2000 e 2003, molti lasciati da quelli che passavano. Bean, Phast, Bo130, Microbo e molti altri, ce n'è anche uno mio, quello con la pistolla e la scritta "Kill All Artists". In basso, quello nero con il topo, di fianco ai due sticker gialli, è di Winston Smith, quando venne ospite all'HIU. Ci sarebbero tante storielle su molti di questi stickers, ma sono in vacanza, accontentatevi della foto! (Foto: Xavier Plàgaro)

Vandalo x Il Tatuaggio Magazine n.6

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Qui le 10 pagine dell'intervista che mi ha fatto Il Tatuaggio Magazine, uscita con il n.6 qualche giorno fa. Un po' di pezzi miei, un po' di pezzi altrui, alcuni dei miei poster serigrafati e/fotocopiati, e una chitarra kustomizzata. Beh, e l'usuale cumulo di cazzate che amo sparare. Grazie a Teskio per la sbatta! La rivista in pdf, iscrivendovi al sito, la potete scaricare gratuitamente (insieme a tutti i numeri usciti finora) a questo link .

Maradona, i leoni del Camerun e la tag in metro del 1990

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  Tu ti ricordi quello che hai fatto l'8 giugno del 1990? Perché io me lo ricordo si. Era il giorno di apertura dei mondiali di calcio di Italia90, le città erano piene di quel pupazzo di merda chiamato Ciao e, negli anni precedenti, politici che nel giro di poco tempo avremmo visto dietro le sbarre, avevano fatto affari d'oro con il solito giro di faccendieri e imprenditori a spartirsi finanziamenti a pioggia con la scusa dei mondiali. Quel giorno era prevista una delle molte manifestazioni che ci sono state contro quei mondiali, i cui costi monetari abbiamo finito di pagare nel 2015, e i cui costi umani nei cantieri ammontarono a 24 morti e 678 feriti. Appalti truccati, ribassi scaricati sui lavoratori, lavori fatti in fretta, nessuna sicurezza nei lavori e controlli inesistenti. Non a caso, dopo un simile massacro, pochi anni dopo vennero approvate la legge 626 del 1994 che normava la sicurezza sui luoghi di lavoro, e la 494 del 1996 per i cantieri edili. Ma quel giorno era ...