I Don't Care!

Bene, è arrivata l'estate e, con i primi caldi arriva anche l'articolo ansiogeno sugli assalti dei writers ai treni. Soliti dati farlocchi delle aziende di trasporti, che accollano ai "danneggiamenti dei writers" ogni tipo di danno, dai treni degli ultras a quelli dei pendolari incazzati, a quelli derivanti dalla mancata manutenzione che dovrebbero fare. Non manca il solito mucchio di cazzate snoc ciolate dalla solita "esperta di writing vandalico", peraltro esperta solo nello spugnettare i muri di Viale Abruzzi, ma non priva di contatti nella redazione del corrierone? E il Corriere della Sera, che fa? RUBA una foto da questa pagina. Si, perché non ho sentito nessuno dalla redazione di Via Solferino che chiedesse di utilizzare la foto (e di conseguenza pagare i diritti d'autore al fotografo, che li meriterebbe più dei redattori). Insomma: c'è stata così una tremenda INVASIONE INTERNAZIONALE di writer vandalici (qualunque cosa vogl...

La Stazione di Porta Genova è una delle varie stazioni milanesi, con la particolarità di essere stazione di testa e infilata in un quartiere come il Ticinese. Molto meno usato per farci i treni rispetto alla vicina San Cristoforo, raccoglie comunque un discreto numero di bombing sui muri e i magazzini che costeggiano i binari. Generalmente argentate o bianconate semplici, ma con qualche rara pezza. Negli anni 90 era raramente cagata, dagli 00's, progressivamente di più. Alla fine è sempre una stazione a 10 minuti dal centro di Milano. Qui bombing semplici firmati Gees e Panda FIA. Gli edifici dietro il muro sono tutti magazzini dove, durante il Salone del Mobile, fanno tutti gli eventi fighetti di Zona Tortona, mentre davanti al muro niente fighetti. (foto: J3i)

Aspetta.

Che anni saranno? Boh. Primi anni 2000, probabilmente. Il muro lo so. Si tratta di una delle curve che compongono il labirntico svincolo che collega Tangenziale Nord, statale Milano-Meda e la Via Comasina. Quello che se sbagli uscita devi fare 30 chilometri prima di tornare al punto di partenza. Oppure pensavi di girare di qua e arrivare a Novate, invece hai girato di la e sei a Bruzzano. Insomma, un cazzo di casino se non conosci la strada. Siamo appunto lungo la Comasina, tra Milano e Cormano, proprio di fronte alla fabbrica di vernici della Max Meyer. Lungo il muro a lastre di cemnto prefabbricate, quelle cose che ti assorbono i colori come delle spugne di merda e ci devo lasciare giù 400 ml. per tracciare 4 righe, in un po' di writers ci hanno lasciato giù qualche throwuppino, solitamente solo outline. Più a destra c'è un Fanbo (Penetra) del 2001 in verde, seguito da un Anal viola praticamente scomparaso già 10 anni fa. A sinistra un Soul QVS che, per essere generosi, def...

TSR R6 090 di Trenord, una carrozze ALe710 ferma al binario 9, in un lunedì di maggio, prima di ripartire per Saronno. Avevo iniziato a postare i pannelli di questo treno a metà maggio, poi tra cazzi e mazzi ho postato altre cose. Ora lo riprendo, che il post s'intitolava "vernice fresca" e, oramai, questa si è asciugata ed è stata buffata da mesi. WiFiS a colori pastello window down. Vi aggiungo anche il panorama del treno in movimento con l'argentata di fianco postata l'altra volta . (foto: Manuemme)

Bos. Unknow. Wase. In rigoroso ordine di apparizzione su quelle pareti di metallo. Gli anni esatti non li so e nemmeno conosco i writers, se non qualche pezza qua e la, ma il primo pezzo è di qualche anno fa, gli altri 2 in anni più recenti. Il posto, però, è abbastanza speciale. Ci troviamo sul T3 "Pagoda" del Comparto Unione Falck a Sesto San Giovanni. E beh, difficile essere più heaven spot di questi... ci trovaimo infatti a circa 30 metri da terra (guardate l'altra foto per avere un'idea dei dintorni), e quelle pezze le vedi da chilometri. Le acciaierie Falck sono state per decenni parte della storia di Sesto San Giovanni: il Comparto Unione è stata la prima fabbrica e la più grande dell'azienda, sin dai primi anni del 1900. Quando fu costruito il T3 negli anni 70, questo edificio ospitava un altoforno elettrico Tagliaferri (da dove deriva la T nel nome) capce di colate da 140 tonellate d'acciaio fuso per volta. Era il settimo altoforno Falc...

Nella meraviglia della bassa risoluzione, al buio, mossa e anche sfuocata, per non farsi mancare nulla, vi vedete questo video di 9 secondi con il T2B di Reps e il pannello di Xera. In traffico, di passaggio alla solita stazione di salcazzo. Intanto Xera mi ha raccontato di quando è stato fatto il bombing sulla rossa: in deposito anche se "affollato", tempo di permanenza 4/5 minuti, giusto il tempo delle foto e fugone dai guardiani. (video: VB)

Seconda parte della subway action firmata Xera VB e Reps OK. Ieri il T2B di Reps , ora il... windows up di Xera! Di solito si fanno i window down, e il motivo è che, storicamente, non coprendo i finestrini si diminuiva la probabilità di essere buffati subito. Ma quella era New York quando i pezzi giravano tanto, qui è Milano e i buffing erano più frequenti anche nel 2004. Per cui, perché farsi la sbatta della pezza in ginocchio sulla banchina del deposito? Pezza ad altezza comoda e sticazzi. La foto è con la carrozza che gira nel traffico, stazione boh, ma il cartello in alto ci dice che la direzione è Sesto FS. Questa volta la foto in più è la vernice fresca con la pezza nel deposito, con il Reps che spunta di fianco. (foto: archivio VB) in deposito

Milano MM1, linea rossa, 15 anni fa. Un po' di subway action per Xera VB e Reps OK. Cominciamo con questo Top2Bottom softie di Reps, con fondo che fa splash. Domani Xera che stava di fianco. Qui è ripreso in linea, alla stazione di boh e in direzione Sesto FS. Poi vi aggiungo foto con i saluti dal deposito, a vernice fresca che ancora appiccica i diti, che son sempre belli da vedere. (foto: archivio VB)

Siccome capita l'occasione di trovare pannellate delle stesse mani, una colore e una silver, parte la sequenza di treni contemporanei. Questo colore era in stazione di Porta Genova il 30 maggio scorso. Domani l'argento! (foto: J3i)

Siccome oggi è il cumple di Duke One, per festeggiare, vi beccate questo making of della murata realizzata per "InLinea" al Livello57 di Bologna, nel 1996. Duke1 è quello sulla scaletta, che sta facendo i riempimenti del CAP alato, che volteggiava garrulo tra la sua pezza e quella di fianco. E la pezza di fianco era del brutto ceffo in posa di fianco, in piedi sul cassonetto. Ovvero Dust. Dust è MNP, Duke è KNM, ma tutti e due sono anche FTR. That's the why e anche the beacuse. Prima o poi farò anche un post solo sul cap alato, ma oggi è il momento dei mugshots. (foto: Duke1)

Gli anni saranno quelli alla fine degli anni 90, in cui si saldavano diversi contatti tra Roma e Milano e c'erano Morti De Fame in Vetra Di Sera... Comunque, la serranda si trova in piena Chinatown milanese, dalle parti di Via Bramante. Di Bean ce n'è anche un altra simile, sempre in Bramante, andando verso l'ENEL, sempre simile handstyle, con la "n" ricciolina. Il MDF è di Panda, e non lo dico perché so riconoscere il tratto, ma perché sulla serranda di fianco c'è scritto Panda in una nuvoletta. Sull'altro fianco, indovina un po', un VDS. Ma ve le posto un'altra volta, che le vecchie serrande taggate vanno centellinate come rhum invecchiati. (foto: AM7)

In perfetta alternanza di bombe TGF Styng- Talom - Styng - Talom -Styng, tocca appunto a Styng con un 253 con ogni numero semplice, leggibile e armato. Fatto nel 97 e fotografato un paio di anni dopo, vedete già dove arriva l'edera. Copriva buona parte di questo primo tratto del terrapieno della ferrovia, di fianco alla Stazione di Lambrate FS. Scenderà ancora negli anni successivi a coprire tutto. L'anno scorso era stata potata, quindi vi aggiungo anche quello che rimaneva 21 anni dopo. Scrostato, segnato, corroso, ma esiste ancora. (foto 1999: SecseOne) da una sfuocata googlecar...

Pannelli sulla metropolitana milanese sono sempre un bel panorama, ma non è inusuale vederli. Più raro è vedere treni con window down passare in autostrada! Qui siamo abbastanza all'inizio della A4 Milano Venezia. Lo so che alcuni la chiamano Torino-Treviso, ma sono milanocentrico, per cui per me esiste la Milano-Torino, poi la tangenziale nord, poi la Milano-Venezia-Treviso. Siamo vicini all'uscita di Agrate e Atro LG, alla guida del suo camion, dopo 15 ore di viaggio, ha lasciato il volante durante un sorpasso per fotografarvi questi pannelli in corsa. Scherzo. Erano 16 le ore. Watchin names go by, quello succede spesso, ma watchin' in autostrada, ebbé. Pezzi anche piacevoli, carrozza Serie 100, la prima serie della MM1 rimodernata per aggiungere l'aria condizionata (vedi le griglie al posto del primo finestrino), ma non abbastanza moderna per evitargli la probabile demolizione. Però le Metropolitane Milanesi potrebbero lasciare qua e la alcune delle carrozze che no...

Spettacolare pannello del MorkOne su una EB 930 delle Ferrovie Nord! Purtroppo a vetri già buffati, che han portato via parte della testa del Gauetano oltre alle cime di un po' di lettere. Puro Moscovah Style, in pieno periodo di trainbombing con AM e BUH (97-98-99...), qui su mezza carrozza. Sulla gamba della K leggo un 1999, per cui ho messo quella data, ma magari è un caso di pareidolia e sono solo decorazioni con cerchietti e righette che sembrano dei nove. In quel caso, la data, salcazzo. Se ci fosse qualcuno sull'altra mezza, boh. Non so! (foto: MorkOne)

E così nello scorso post ho messo 8 secondi di video di Kesy in tunnel a Cadorna che tagga soto al neon. Buio buissimo. Non so perché, ma caricato sul player video è diventato ancora più scuro del file originale. Per farmi perdonare ecco foto di Kesy in taggin' action su un camioncino manutenzione dell'ATM. Per i non milanesi ATM è l'azienda di trasporti di Milano, e il furgone è quello con cui vanno in giro ad aggiustare rotaie,  cavi elttrici e autobus guasti. Il video era buio, qui qualche luce ce l'abbiamo. (foto: VB)

Buio dentro. Il libro " Buio Dentro " uscito l'anno scorso e scritto dal buon vecchio Corrado, che trattava del bombing nei tunnel della metropolitana milanese, è stato uno dei miei libri preferiti degli ultimi anni a tema writing (se non l'avete già prendetelo!). Di foto riguardanti tunnel tags ne avevo poche, per cui ho divorato anche il suo instagram in cui posta a colori le foto che nel libro sono in bianco e nero . Ma in un libro non puoi mettere immagini in movimento. Quindi vi butto qui un primo video, in questo caso con Kesy nel tunnel di Cadorna MM1. Video del gennaio 2003, qualità del video non eccelsa, se il libro di cui sopra si chiamava buio dentro un motivo c'era... ma tra un trionfo di pixel sgranati e zoomate sfuocate, quel che c'era da vedere, si vede! (foto VB)

La prima foto che posto di una metro romana non poteva essere che un pannello di Poison NCL, e la metro non poteva che essere la Metro B. Che se ci hanno fatto pure il libro King of Blue, un motivo c'è. Il pannello è del 2003, successivo al buffing del 2001, ma questo spiega perché il treno sia pulito intorno al window down. Non so se la pezza sia edita o inedita, ho cercato in giro e non l'ho trovata, ma potrei non aver cercato abbastanza! Faceva parte di un bombing con Reps (e qualcun altro), ma il resto lo posto un'altra volta. Intanto godetevi Poison AKA Howen AKA Veleno. Finalmente qualcuno con la V nel nome. (foto: VB)

Metro, treni, tram, auto. Di pezze viaggianti ho postato un po' di tutto. Questo è il primo pannello su un autobus, firmato da Smile BRS e Men, del 2005. In fondo è strano, dato che storicamente il writing sui bus precede quello sulla metro, ma boh, dipende da città a città. Questo non mi sembra un bus di linea, ma di quelli da noleggio, suppongo il proprietario non l'abbia presa benissimo... ma se avevi un bus a New York negli anni 60-70, poteva andare peggio, fidati! (foto: Smile)

Quartiere Mazzini. Cinquantadue anni che vivo a Milano e scopro che sarebbe denominato "Quartiere Mazzini", come l'omonimo quartiere bolognese. In realtà il quartiere lo chiamano tutti Corvetto. Qui siamo in Piazza Angilberto. A sinistra della foto andate verso il Vigentino e Ripamonti, a destra andate verso Piazza Ferrara. Piazza Ferrara è uno di quei posti dove non dovresti vagare come un pirla la sera, ma anche nel resto del giorno. La mia sciura, che è del quartiere, mi diceva che i bambini della piazza erano sempre fuori a giocare fino a tardi. Il motivo era che i genitori spesso erano in galera e i nonni ai domiciliari, per cui non c'era nessuno che potesse uscire a riprenderli. La sciura era con la banda di ragazzini di Gabrio Rosa, spesso alleati di quelli di Piazza Ferrara contro i "nemici" di Piazzale Corvetto e Corso Lodi. Erano gli anni 70 e, già alle elementari, la Monica picchiava come un fabbro. Ma qui sono gli anni 2000's, anzi ...

2003. VB. Ready to go.