Bos, Unknow, Wase - heaven spot alla Falck, Sesto S.G.
Bos. Unknow. Wase.
In rigoroso ordine di apparizzione su quelle pareti di metallo.
Gli anni esatti non li so e nemmeno conosco i writers, se non qualche pezza qua e la, ma il primo pezzo è di qualche anno fa, gli altri 2 in anni più recenti.
Il posto, però, è abbastanza speciale.
Ci troviamo sul T3 "Pagoda" del Comparto Unione Falck a Sesto San Giovanni.
E beh, difficile essere più heaven spot di questi... ci trovaimo infatti a circa 30 metri da terra (guardate l'altra foto per avere un'idea dei dintorni), e quelle pezze le vedi da chilometri.
Le acciaierie Falck sono state per decenni parte della storia di Sesto San Giovanni: il Comparto Unione è stata la prima fabbrica e la più grande dell'azienda, sin dai primi anni del 1900.
Quando fu costruito il T3 negli anni 70, questo edificio ospitava un altoforno elettrico Tagliaferri (da dove deriva la T nel nome) capce di colate da 140 tonellate d'acciaio fuso per volta. Era il settimo altoforno Falck.
Se chiedete a qualche abitante di Sesto che ricorda gli anni 70 e 80 vi racconterà il rumore della colata e i bagliori che illuminavano la zona.
E la luce del tramonto nei dintorni della Falck, che variava dal fucsia a tutti i toni del rosso.
All'epoca della costruzione nell'area lavoravano quasi 4000 operai, ora è un'area dismessa.
La storia di questa fabbrica, poi, s'intreccia con quella del writing. Da qui uscivano molte delle rotaie su cui corrono i treni italiani, se non diverse parti di carrozze storiche.
E il writing a Sesto ci è cresciuto intorno, sui chilometri di muro di recinzione di questo comparto e di quello a fianco, dove tutti i writer sestesi, prima o poi hanno lasciato qualcosa, sul muro o sui vagoni parcheggiati alla stazione di Sesto FS che sta appena sotto, che fossero treni passeggeri o i merci che portavano materie prime alla stessa Falck.
Per dire, pure io che non faccio treni un paio di merci la dietro li ho fatti, negli anni 90.
E, per rimanere in quartiere, ci sta che a fare le foto sia Honey, probabilmente il primo writer di Sesto.
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