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Fume MSN sulla Metro B, Roma 1994

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  Il 1994 era l'anno in cui Fume arrivò in Italia la prima volta, a Rimini, per partecipare all'Indelebile94, in sostituzione di un writer americano che non poteva venire. Arrivato a K-Rimini partecipò alla murata con Mode2, Sender, Sharp, Delta e altri. Poi tra cazzeggio e birre varie fu invtato a Roma da Stand ( la storia la racconta qui ). Non si fece pregare e, qualche tempo dopo, il lettering funky di Fume graziò diversi treni della subway romana datati 1994. Come quello in foto, una metro della linea B al buio del tunnel e alla luce del flash, alla cui sinistra spunta un ST dei Wist (AKA Pane), il cui WI iniziale si perde nel nero che la lampada allo xeno non riesce a bucare. L'outline bianco, però, fa il suo dovere illuminando il lettering come un out scuro non avrebbe saputo fare. (foto: Slog 175)

Stand MT2 ADM "Winers" Metro A Roma 1994

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  Stand è uno di quei writer che fanno parte della prima scena di trainwriting romana, quella che dai primi treni della Ostia Lido iniziò il metallo romano, non quello chitarre basso e batteria dei RAFF, ma quello delle lettere con gli spray sulle linee metro nella capitale. Se avete il libro Roma Subway Art questo WINERS lo avete visto insieme a quelli vicini, ETC di Pane e NOL di Joe, in una foto dove il treno è pulito e c'è pure qualcosa di buffato alla sinistra di Stand. Qui, invece, la carrozza della metro A è pelosa. Si, questo treno ha i peli sul petto, come Oscar Pettinari in classici come “La vendetta del cobra” e “La palude del caimano”. E anche questa volta ce la siamo cavata con un paio di citazioni che coglieranno solo i 40-50enni. Comunque ho un paio di domande per i writers romani, riguardo il GENDER: ma la metro è maschio o femmina? Per dire, a Milano LA metro è femmina (la rossa, la verde, la gialla...), IL tram è maschio (l'1, il 14, il 19, il 33...), e l'...

Benching in Cadorna 23 ottobre 1994

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  Alcuni screenshot tratti da un video girato il 23 ottobre 1994 alla Stazione Cadorna delle Ferrovie Nord Milano. Sono tratti da un video realizzato da un fan di treni che trovate sul tubo a questo link . Siamo alla fine del 1994, i treni cominciano a essere bombardati più intensamente degli inizi sporadici dell'anno precedente, ma sono ancora tanti i treni puliti. Il video era girato in Hi8 e poi convertito in altro formato per caricarlo sul tubo, per cui la qualità dell'immagine è quella che è. Siamo nella preistoria del digitale, non aspettatevi FNM in 4K, Nel giro di quasi 9 minuti arrivano e partono diversi treni. Ho screenshottato 3 immagini per dare l'idea, con pannelli Super e Geiko /Dose UAN, Bread CKC e altri, e una tag sulla motrice di Shot. Passa molta altra roba, un pannello di Pongo, uno di Kid CKC (quello con il pipistrello) e molti altri che non sono riuscito a riconoscere. Ma a mettere in pausa il video venivano troppo mosse. Se volete farvi un'idea di...

P.H.A.S.E.2 at 16K Hall of Fame MI 1994

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 Foto di questa murata le avete viste dappertutto, quando P.H.A.S.E.2 ha fatto una murata alla Hall of Fame dei 16K, in Barona, sulla fiancata del cavalcavia Don Milani. Oggi non rimane più niente, coperto tutto da una mano di grigio. E già allora gli attacchini lascivano manifesti attaccati sopra, come quelli giustamente strappati di qualche convegno di Panzana Shiva. Per strada, in Italia, di Ph2 non rimane più molto. C'è il softie a Quattordio del 1984 per cui KayOne sta facendo una raccolta fondi per il restauro , C'è il muro al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, del 1995, ancora lì ma un po' scrostato. C'è il muro a Monteroni di Lecce, resto di un Gusto Dopa. Non so se è rimasto altro, sarebbe bello saperlo. Questo muro, però lo lasciamo raccontare a Phobia , con il testo che scrisse per Vecchia Scuola, diario di bordo dei primi 10 anni di writing milanese: “La città non bastava più, serviva un grande laboratorio dove tenere al sicuro la parte più ...

Heko/Pane ADM linea A Roma 1994

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Heko è un alias di Pane, e questo pannello l'avrete già visto sulle pagine di Roma Subway Art , bibbia del train writing capitolino. Sul libro il pannello di Heko è fotografato un po' di striscio, con una signora bassotta seduta dietro il finestrino, che guarda altrove. Questa foto invece è più frontale e, dietro al finestrino, siede un attempato viaggiatore che trasuda mestizia. Gli allegri verdi e azzurri, con outline bianco e pass nero di Heko rinfrescano la monotona facciata di questa carrozza della Linea A della metro romana, mentre il viaggiatore scruta davanti a sè la il mesto destino che l'attende nel futuro o, magari, già alla prossima fermata. Chi siamo? Dove andiamo? Intanto che andiamo, prendiamo la metro? (foto: Slog)

Latte (Milk TFP) Fume (e Stand) e2e - Metro A Roma 1994

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  Nel buio faticosamente rischiarato dal flash si perde l'inizio dell'end2end, che partiva sulla destra con un pannello di Stand ( la cui foto potete trovare qui ). Pure Fume si perde nel buio buione. Quello che si vede è il Latte, AKA Milk TFP. I due tedeschi hanno colpito diverse volte il metallo romano, come quello di questa Linea A direzione Anagnina. L'end2end venne fatto nel 1994 (non vorrei dire una cazzata, ma dovrebbe essere la prima volta di Milk a Roma) e viaggiò, mai buffato ma nemmeno mai coperto da nessuno, per almeno 10 anni, dato che fu fotografato anche nel 2004. Nel frattempo furono buffate solo la porta con la F di fume e la T di Stand. (foto: Slog)

Reoh "BHC Massive" Rimini 1994

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 Crew panel window down, e sfido qualunque integralista del writing sui treni a sostenere che questo non è un window down, per Reoh! La data sul pezzo dice 94, e il BHC MASSIVE dedicato alla sua crew dice tutto il resto. Non ho idea di dove sia, nè se fosse qualcosa fatto durante l'Indelebile dello stesso anno o una cosa cacciata in giro per Rimini nello stesso anno. L'architetto dentro di me ipotizza che l'edificio sia una scuola o un ufficio, data la presenza di di grandi e numerose finestre. L'unica cosa che so è che è (era) vicino alla ferrovia. Ma la ferrovia attraversa tutta Rimini, quindi la localizzazione, mi rendo conto, è quantomeno vaga. (Aspetto gli amici riminesi per un aggiornamento del post!) (foto: Odile)

Cano 16K in Brunelleschi MI 1994

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Qualche mese fa vi avevo postato il RIF di Cano 16K che stava sotto il cavalcavia Don Milani, su Via Richard. Era il lato "Barona" del cavalcavia. Scavalcato il Naviglio Grande, dall'altro lato del cavalcavia, c'è il Giambellino. Barona era casa 16K, Giambellino era MNP prima e poi anche THP. Ma gli "scambi culturali" tra un lato e l'altro del ponte erano ripetuti, per cui non fa strano vedere questa murata di Caneda extrabarona. Cano mi ha girato questa foto, a cui ho cercato di recuperare un po' i colori (l'originale era tutto un po' rugginoso), ma senza poter fare niente per la sfocatura. Anche sticazzi, dato che il bello di ste foto di antichità writing è proprio la bassa qualità, sfocate come i ricordi di chi ha visto i pezzi dal vivo. La pezza racconta uno dei gradini dell'evoluzione della scrittura di Caneda. Le lettere stanno evolvendo verso lo space style alieno che lo caratterizza, ma mantiene ancora degli elementi 3D, visibili ...

Fat(Gold) + Stove QVS nuclear bombing, MI 1994

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Fat e Stove su, Loke giù Lo so, è un po' bassino per chiamarlo heaven spot, ma non è questa la particolarità di questo bombing. Quello che lo rende speciale è che si tratta di un bombing su... una CENTRALE NUCLEARE! Il murone giallo, infatti, è la parte fuori terra dell'edificio che contiene il reattore nucleare L-54M del CeSNEF (Centro Studi Nucleari Enrico Fermi) di Milano, tra Via Ponzio e Via Bassini. Un paio di metri di cemento armato separano i bombing dei due dal reattorino, un cosino grande come un monolocale, della potenza di 50Kw. O almeno, li separavano, dato che il reattore è stato spento nel 1980, ma il materiale radioattivo è stato portato via proprio nell'anno in cui Fat e Stove son saliti li sopra. Era il reattore usato dagli studenti di ingegneria nucleare per studi ed esperimenti. Negli anni sono state smantellate tutte le attrezzature smantellabili, ma ora che c'è da abbattere il bloccone di cemento, con il rischio che qualche sputacchio radi...

EndOne SRP bombing MI 1994

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SRP, Soul Rebel Posse, era il nome di un'altra crew di End. Almeno così mi dicono, dato che la sua firma la conoscevo con ATM e GR, e confesso la mia ignoranza riguardo alla SRP! La tag "End" di fianco, però l'ha lasciata, questa volta tutta in minuscolo. Che poi, a Miruzzo ho visto fare la tag tutta maiuscola, con una sola lettera maiuscola ma non necessariamente la prima... varie variazioni. Questa è la prima con la "d" minuscola. Vabbé. Fissazioni per maniaci delle firme. Il muretto è quello della recinzione di uno dei reparti distaccati dell'Ospedale Maggiore, sul Viale Regina Margherita, poco prima della Rotonda della Besana. Fotografato nel 2007, proprio all'ultimo momento, poco prima che reintonacassero l'edificio dietro, ma pure la recinzione. Ovviamente subito ritaggata poco dopo. (foto: Berets)

E di End - MI 1994

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Miruzzo, la prima volta che gli ho parlato, doveva intorno a quest'anno, o più probabilmente 1-2 anni dopo. Si avvicinò mentre, con i miei fratelli S13, stavamo pezzando le pareti della Casa Occupata di Via Gorizia. Voleva chiedermi se poteva coprire la farfalla che avevo fatto di fianco a un mio vecchio pezzo del 1991, sui muri dei giardini di Piazza Vetra e Parco delle Basiliche. Come a ogni writer, a essere coperto un po' mi rodeva il culo. Ma la realtà è che nemmeno sapevo che fosse ancora visibile. Mi disse che quella farfalla era stata una delle cose che lo avevano spinto a prendere in mano gli spray. E, cazzo, è il complimento migliore che abbia mai avuto per un mio pezzo. Era il periodo in cui, con gli ATM prima e GR poi, e insieme a tutte le crews che frequentavano Vetra, stavano coprendo ogni superfice scrivibile. La fotta di scrivere, i muri che non bastano mai, e quel muro troppo bello che chiude il vecchio asilo delle suore. Era solo questione di tempo e quel mu...

Vires DCN EAD, "Latinos", Paderno D. MI 1994

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Prima che s'iniziasse con il metallo delle Nord, i lungolinea erano la cosa più vicina ai treni che veniva fatta. Se non puoi vederlo sul treno, vedilo dal treno. Fin da subito, dai primissimi writer, ogniuno ha provato a cacciare il suo lungolinea. Tra chi ha lasciato diverse tracce lungolinea negli anni 90 c'è Vire che, nonostante lasciasse la maggior parte delle cose a bordo rotaie tra Bovisa , Quarto e Novate, qualche volta usciva dai quartieri abituali. Qui ci troviamo a Paderno Dugnano, lungo la Milano-Asso delle Ferrovie Nord, linea che ora ospita Trenord e due linee suburbane, S2 ed S4. Siamo poco prima della stazione di Palazzolo Milanese, in Via Bolivia, e il muro che vedete al di la dei binari è la recinzione della fabbrica chimica Stahl. Vire cacciò questo LATINOS nel 1994, a biancone leggermente colorato (che gli spray su quei pannelli di cemento prefabbricato scompaiono nella porosità del cls), con outline nero, sfumature leggere e puppet al posto della O. Con g...

Cake + Woze PF, Liceo Caravaggio, MI 1994-95

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Ci deve essere un collegamento che non so tra i sordomuti e gli artisti. Perché io ho fatto il liceo artistico al Boccioni (ex III liceo artistico), che nacque in un ala dell'isitituto per sordomuti di Piazza Arduino. Eravamo in 1000 e occupavamo 1/5 dell'edificio, mentre gli altri 4/5 erano occupati da 20 sordomuti. Ci stavano sul cazzo. Noi facevamo ginnastica in un seminterrato che puzzava di muffa facendo i turni, mentre loro avevano una palestra e il campo di calcio regolamentare, che a noi era vietato. Poi, con il tempo e il cambiare delle cose, l'istituto chiuse e lasciò tutto al liceo artistico. Ma questo successe quando io ero già all'università. La stessa cosa successe in Viale Padova dove, all'angolo con Via Prinetti, sorgeva il Pio Istituto per i Sordi. Edificato lì negli anni '20, é rimasto tale fino al 1985, quando è diventato il Liceo Artistico Caravaggio. Una decina di anni dopo l'apertura del liceo, intorno al 1994 o 95, Cake e Woze PF ca...

Noce heaven spot in Via Padova, MI 1994 (2di2)

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Ve lo ricordate l'heaven spot di Noce, fly scul del 1994 postato poco tempo fa ? Uno dei suoi primi viaggi in alto, in quei posti dove prima di lui c'erano andati in pochissimi e dopo di lui comunque sempre pochissimi? Siamo sempre in Via Padova. Sulla parete cieca del n.19 (quello dell'altro post era al 21), a poche decine di metri da Piazzale Loreto. Ovviamente realizzato arrampicandosi sui cartelloni pubblicitari, alla stessa altezza del balcone del terzo piano, salendo sul tetto del concessionario. Concessionario che allora era Fiat e ora Mercedes. Le cose cambiano. Anche i cartelloni pubblicitari sono cambiati. Prima li hanno spostati un po' più in alto, forse per farli vedere meglio, forse perché gli inquilini pensavano che, se ci era arrivato Noce vicino al loro balcone, poteva arrivarci anche qualcun altro. Disgrziatamente, con l'innalzamento dei cartelloni, è stato coperto il Noce. Probabilmente anche ritinteggiato sopra perché non si vedesse tra...

Noce heaven spot in Via Padova, MI 1994 (1di2)

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Quando abbia iniziato esattamente Noce, non lo so. Il periodo in cui ho iniziato a notare le sue cose ai piani alti della città, però, lo ricordo bene. Era il 1994. Dove c'era la parete cieca di un palazzo, un tetto visibile da strada, raggiungibile in qualche maniera da accessi interni all'edificio, od esterni (e fidatevi, avendo fatto un po' di free climbing da regazzino, so riconoscere gli appigli e le vie), prima o poi ci appariva un Noce. Questo è parte di una doppieta di softie agli inizi di Via Padova, ancora a poca distanza da Piazzale Loreto. Che sia il 94 lo deduco dallo stile, con quella "e" finale in corsivo, diversa adalle altre lettere sempre "chiuse", con questa "coda" che serpentava in fuori. L'aveva fatta in Via Torino di fianco al RNS di Robin , in Ticinese vicino a Via Scaldasole , sempre nel 1994, sempre con quella "e" aperta. Questa si trovava sopra l'UBI banca, sul muro cieco del 23. Purtroppo non durò ...

Ciufs Dado Rusty Dayaki Tork al Link, BO 1994

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Lo spirito Continua... Link 1994 Avevo promesso un post corposo dopo un po' di giorni senza... eccolo qui. Siamo nel novembre 1994. Dall'11 al 23 si tiene tra le mura del Link di Bologna "Dal Muro Alla Pelle", una delle prime mostre, in parte legata al Tattoo Expo di Bologna che si svolgeva nello stesso periodo, a mettere inseme quadri e opere varie di Tatuatori, writers e artisti più o meno underground. Opere di H.R. Giger o di Robt Williams, da sole, valevano il viaggio. Tavole di Magnus, devo aggiungere qualcosa? Se poi ci trovi quadri di maestri tatuatori come Leo Zulueta, Shotsie Gorman, Hanky Panky, Spider Webb, Nancy Roberts, uno potrebbe dire: va bene così. Poi sai che ci sono pure tele di storici writers americani e italiani... Beh, chi non c'era ha perso qualcosa. Diciamo così. In quell'occasione viene aperto e completamente pezzato un locale vicino all'ingresso che, mi dicono, raramente veniva aperto al pubblico. Motivo per cui,...

ZeroT2 CMC Major Force poster, 1994

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Major Force era un marchio d'abbigliamento degli anni 90. Quello che ora chiamate streetwear. Ok, non sono la persona più adatta a parlare di moda. Da quando avevo 12 anni il mio dress code è sempre sneakers, jeans, t-shirt e felpa. Bomber se fa freddo. Anfibi se piove o nevica. That's it. Metto qualcosa di diverso se c'è un matrimonio. Se no son 40 anni che mi vesto così. Sono talmente monotono che ogni 10-15 anni torno di moda. Non avrò mai i fashon follower di Chiara Ferragni, suppongo. Comunque vi posto questa chicchetta: Poster disegnato da ZeroT2, con uno dei millemila puppets per cui era famoso nei novanta's. CMC style! Questo, in particolare, era un calendario del 1994. Non è che me lo ricordo, e non c'è scritto 1994 da nessuna parte, ma il 1 gennaio era di sabato nel 1994. Quindi. Il claim (si dice così amici pubblicitari?) "Top to bottom whole body" ti dice da dove viene chi ha fatto il poster e chi era il pubblico di destinazione, mentre gra...

Dado SPA in Lunetta, BO primi 90's

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Questa murata di Dado che mischia lettering e soluzioni grafiche quasi surrealiste è precedente ai passi successivi del suo viaggio nello stile, che lo porteranno attraverso tagli, interconnessioni, disconnessioni e sovrapposizioni alla ricerca di tridimensionalità nella bidimensionalità che caratterizza le sue lettere attuali, con nastri di moebius che si avvolgono in infiniti loop nello spazio xyz descritto tra due soli assi cartesiani reali. Ma qui sono i primi anni 90. Mi si dice probabilmente del 1994, ma se mi dicono la data esatta correggo. Avevo già postato un'altra pezza dell'estate 94 con Mambo , questa penso sia precedente. Le prime prove di passaggio e coesistenza tra lettere in parte bidimensionali con elementi tridimensionali, ma con punti di fuga differenti per ogni superfice, dove gli spessori non sottostanno alle regole prospettiche. E le gocce! Una linea intera di dripping, per non parlare della O e dell'intero sfondo in basso. Gocce che rimarran...

Kino Vandalo Foxy LeleProx Osso - Sgombero Leoncavallo 1994

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Sgombero e demolizione del Leoncavallo, 24 gennaio 1994. Sopra le teste degli sbirri: "Fuckin' Pigs" di Kino, "Art" di Vandalo, "Strong" di Foxy, LHP di LeleProx e Osso. ACAB sempre. L'imbiancatura a cazzo di cane l'ho fatta io...

TAGS: IWS di Acro circa 1994 - Dumbo circa 2000

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Le tags sulle serrande sono quelle che durano di più: la serranda è di proprietà del negozio retrostante e, se pure il condominio pulisce la facciata, la serranda è competenza del negoziante. Che raramente ha voglia di spendere qualche 100 euri per riverniciare qualcosa che si vede solo quando ha chiuso, e pure a riverniciarsela lui, lavare decenni di lordura, scartavetrare, riverniciare... troppa sbatta. Per cui, se non stanno in vie famose per cui si possono vantare spugnettari e cavalieri del pulito, tuttora sulle serrande trovi roba vecchia e nuova. Quelle nuove le ho tagliate quasi tutte perché assolutamente prive di stile. Vi lascio un Dumbo a marker argento, con la B cornuta come la P di Panda. Ma, sopratutto, la reliquia di anni passati: un IWS fatto da Acro, circa 1993-1994, che su quella serranda ci sta da un quarto di secolo. E lo so che a molti che pure vedono sti post delle tags non frega un cazzo, ma questa è la roba reale. Per le letterine carine e i puppet bellini tor...