I Don't Care!

  Via Adelchi gennaio 2020 Questo bancomat delle Poste non vi è nuovo. L'avevo già postato nel gennaio 2019 , coperto con alcune tags. La foto me la mandò Shila, sapendo la mia passione per i bancomat deturpati. Che ci vuoi fare, ho sempre amato la citazione "Il vero criminale è chi fonda una banca o chi la rapina?", anche se non ricordo più se lo diceva Bertold Brecht o Vallanzasca che citava Brecht. O Horst Fantazzini, anarchico di letture brechtiane con inclinazione per le banche. Pure la foto che vedete qui è di Shila, che la fece esattamente un anno dopo, nel gennaio 2020, poco prima del lockdown. Aspetto il gennaio 2021 per la prossima foto, salvo meteorite. Siamo in via Adelchi, di fianco al Birrificio Lambrate e, chi ha visto la vecchia foto noterà il devasto di tag. La Posta eveva osato cancellare le 4-5 tags sulla vetrina, con il risultato di "pulire la lavagna". Altro che teorie di finestre rotte. Non sto a fare l'elenco delle firme, che ve le ved...

Ottavo episodio della serie dedicata ai bombing sul bancomat. Si dovrebbe capire la ridotta simpatia per le banche e per il decoro dei loro bancomat. Il fatto che proprio questi siano quelli dove sono puntate le telecamere, lo rende sport praticato da non molti. In realtà la banca è interessata solo a i soldi che prendi o che versi, mica alle firmette. La filiale BPM in foto è quella tuttora presente all'angolo tra Corso Genova e Piazza Cantore. Bancomat solitamente usato da chi preleva per andare a sbevazzare in Darsena e sui navigli ma, in questo caso, usato come suberficie da tags da diversi writers milanesi. Le firme più vecchie dovrebbero essere quelle di Dumbo e Shampo, che hanno messo il 2001. Poi Humen e Moza affiancati sopra. Di fianco, sul muro, il cartello del passo carrabile  è stato attaccato sopra a una vechhia tag di Dumbo, mentre sotto il cartello abbiamo tag di Leone con crew tag PNP e, di fianco al citofono, Paté VB. Le ultime dovrebbero essere LOG+CUE di fianc...

Ritorna l'amata rubrica del bombing sui bancomat! In parte l'avete già vista: la vetrina a destra l'avevo già postata , con tags di Dan1, Once, Shampo e scratch di Bean, Cleph, Panda, Oneman e altri. Questa panoramica è di qualche tempo dopo. Ho scritto 1997, ma salcazzo, magari è 1998. Sulla vetrina si è aggiunto (ancora) Cleph, con una tag sul telaio e un softie EF sul vetro. In più vi potete vedere il bancomat vero e proprio, con quei bei lamieroni lucidi. Le tag a marker intorno alla cash machine son troppo piccole per farsi leggere, ma si vedono bene quella di Shampo, Risk e Dick a marker, oltre al Rysk con un bel fatcap morbido e tondeggiante. Il banchetto di libri davanti potrebbe essere quello che vendeva i libri editi dal PSI? O magari erano i Comitati Leninisti? Boh. Chi si ricorda. All'epoca non c'erano gli smartphone per leggere cagate sul regionale FNM verso casa, e toccava comprsi un tomo sull'analisi della società contemporanea in ottica marxis...