Aggiunti due link nella colonna di fianco, a Mellife di un Toninho Cerezo disgustosamente emo in alcuni post ma nonostante ciò di ottima e interessante lettura, nonché a veleno a colazione di Decibel, che mi hanno linkato e che ricambio con piacere.
Dovrei parlare di musica punk, ma ho saltato il concerto dei Murphy's Law al c.s.Orso di Milano per andare a vedere i cori partigiani al Leoncavallo.
Lo so che questo mi farà perdere punti nella classifica di king of tha pit , ma ho abbastanza tacche sugli anfibi per poterlo fare.
E poi 4 mondine di ottant'anni che hanno fatto la lotta partigiana sono molto più punk di chiunque altro.
Oltretutto i Murphies li ho già visti 4 volte, per cui passo...
Infine un caro saluto a Cyco Miko, 2 giorni dopo l'ennesima figura di merda della sua inter (il minuscolo è d'obbligo!), a cui ricordo che, casomai qualcuno ne dubitasse, ma MILANO SIAMO NOI!!!.
E se qualcuno si chiedesse il perchè del colore di questo blog...
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SAXON
Milano, Palasport, gennaio 1984
THE CLASH
Milano, Palasport, febbraio 1984
Il 1984, nonostante lo sgombero del Virus da Via Correggio 18, fu un discreto anno per i concerti, almeno per me. Infatti fu quell'anno che vidi il mio primo concerto autogestito (MDC, Impact e Wretched, ma leggetevi qualche post indietro per saperne di più), nonché, appunto, Saxon e Clash.
Entrambi i concerti si tennero al Palasport, che, per chi avesse meno di 30 anni, era un palazzetto che sorgeva di fianco allo stadio San Siro, dove giocava la gloriosa Olimpia Milano (squadra meneghina di basket, che all'epoca credo si chiamasse Billy).
Il Palasport non ebbe vita lunga: nonostante l'architettura moderna e l'avvenieristica tensiostruttura del tetto, la nevicata che a fine inverno 84 portò quasi un metro di neve sulla madonnina, gli fu fatale, infatti cedette e collasso su se stesso.
Ma lasciando da parte le carenze progettuali dell'ingegneria strutturale contemporanea e t...
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Stephen Blush, "AMERICAN HARDCORE a tribal history", Feral House
Il libro è una storia dell'hardcore americano nelle differenti scene (da qui la definizione di "storia tribale"), San Francisco e Bay Area, Los Angeles, New York, Washington, North West, ecc.
Per ogni area viene raccontata la nascita e lo sviluppo della scena locale dalle origini, dai primi gruppi seminali, fino alla seconda metà degli anni ottanta, quando l'allargamento della scena ha permesso a molti più gruppi di fare tour per tutti gli states e in Europa (e oltre), perdendo la caratteristica "localistica" che la caratterizzava.
Il racconto avviene attraverso le parole di quelli che hanno contribuito alla nascita e sviluppo della scena, per cui abbiamo Harley Flanagan che parla di NYHC, Jello Biafra che parla di San Francisco, Ian McKaye che parla di harDCcore e così via.
E' interessante sentire dalla voce dei protagonisti, di chi ha creato, spesso dal nulla, una scena o u...
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Ho aggiunto uno spazio per i commenti di chi legge.
Spero funzioni visto che il blog stava urlando di dolore quando ho innestato le righe di codice.
Mentre lo facevo dovevo avere l'aria degli scimmioni di 2001 odiessea nello spazio, mentre battevano con pezzi d'osso sul monolite...
Se qui sotto esce scritto Commenti potete complimentarvi con me per il mio ingresso nella civiltà, in caso contrario banane e noccioline vanno lasciate appena fuori dalla gabbia.