ABORT - Pezzi di Vetro Schizzi di Sangue
Finalmente arrivato nelle mie mani il libro "Abort - Pezzi di Vetro, Schizzi di Sangue".
Raccoglie foto, disegni, flyer, poster, schizzi e pure pezzate, partoriti dalla mente di Luca Abort.
Siccome la maggior parte delle cose che posto riguardano writing e simili, vi estraggo dalle pagine del libro le murate più conoscite fatte a Abort e, principalmente, il sottomarino realizzato sul Fenix (centro sociale torinese che si trovava in Corso san maurizio angolo Via Rossini). Quello in alto a sinistra nella foto.
La murata era del 1990 (alcuni dicono anche 1989), fatta a spray e direi Duplicolor a giudicare dai colori usati.
A lato appare la scritta El Paso, altro squat torinese storico, di cui faceva parte.
Abort non era un writer, ma la capacità nell'usare gli spray era alla pari con quella della maggior parte dei writers dell'epoca.
Quello che era è PUNK. Ha attraversato la storia del punk torinese per 20 anni, dal 1980 al 2000, segnandone e pure disegnandone alcuni dei capitoli principali.
Se la sua storia musicale è nota, dai Blue Vomit ai Nerorgasmo, dagli Ifix Tcen Tcen agli altri gurppi di cui ha fatto parte, lo è meno la parte visuale della sua storia.
I suoi amici (menzione speciale per Marco Garripoli, con cui da metà anni 80 ci scambiavamo le rispettive punkzine) hanno raccolto in questo libro, con un paziente lavoro di raccolta, gran parte della sua produzione grafica, che si snoda lungo circa 300 pagine.
Il libro lo potete ordinare a ScareyStore o nei negozi di dischi specializzati, ma sbrigatevi che stanno finendo le copie.
Quello che troverete è una raccolta incredibile di immagini e disegni fatti per dare fastidio: se graficamente si percepiscono richiami al comix underground, ai grafici/fumettisti che apparivano sulle copertine dei dischi punk, ai fumetti più cattivi di scuola Cannibale/Frigidaire, la voglia di offendere tutto e tutti, di buttare in faccia a ogniuno le proprie ipocrisie, escono da ogni riga tracciata.
Fosse nato qualche anno prima e vissuto nella Londra o New York del 1977 sarebbe sicuramente diventato una delle personalità principali del punk mondiale, talmente forte era la sua carica e originalità. Ma era cresciuto nella Torino degli anni 80 dove, tra la famiglia reale degli Agnelli e i sindaci PCI e PD, han sempre fatto a gara a chi spezzava le gambe a qualunque sussulto sociale/culturale non fosse benvoluto dalla Fiat o dal Partito.
Ma per dimostrare quanto penetrassero nei gangli sotterranei delle sottoculture italiane le sue creazioni, che ad Abort piacesse o meno, mi basta citare un episodio:
Una ventina di anni fa erano venuti alla luce diversi omicidi fatti dal gruppo delle Bestie di Satana (un gruppo scemi ignoranti con la passione per il satanismo for dummies e gli omicidi a cazzo).
Questo portò diverse troupe televisive a frequentare i locali preferiti da questo gruppo. Uno di questi locali era il Midnight.
Mi ricordo perfettamente il filmato, in cui il giornalista si avvicinava a Via Altaguardia, dove stava il Midnight, parlando a bassa voce con tono drammatico, stile Iene e simili, percorrendo Via San Rocco.
Arrivato all'angolo, carrellata verso la vetrina con l'ingresso del locale, telecamera che filma il muro, su cui appare una scritta a pennarello:
"Non voglio più ascoltare progetti sul mio conto
Distruggerò alla base la vostra moralità
Affronterò gli spettri cosciente della fine
Esalterò me stesso con la morte più sublime"
Era una strofa di Passione Nera dei Nerorgasmo.
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