Aiuto!!!!!!!
Non riesco più ad accedere al mio blog!
Si proprio questo che state leggendo!
Continua a dirmi:
"Impossibile visualizzare la pagina.
La pagina cercata non è al momento disponibile.
Nel sito Web si sono verificate delle difficoltà tecniche o è necessario modificare le impostazioni del browser".
E' così dall'ultimo post e non so che farci. Oltretutto apre senza problemi tutti i blog su Blogspot, su Splinder, Diaryland, ecc. Solo il mio no.
Però si apre da tutti gli altri pc che ho usato, escluso quello su cui sto scrivendo ora. Qualche anima pia con una conoscenza informatica superiore alla (prossima allo zero) mia, mi sa dire cheddevo fare? Uma mail all'indirizzo quassopra sarebbe gradita...
Post
Visualizzazione dei post da novembre, 2003
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Stanco della freddezza del mezzo elettronico, dell'impersonalità della comunicazione web e della povertà contenutistica dei blog, ho deciso di trasformare I Don't Care! in una casa editrice.
Ah, il piacere della carta passata tra le dita, l'odore della stampa, lo scoppiettio della rilegatura che si apre per trasmettere il sapere, la conoscenza, la comunicazione.
Semplici e secolari gesti, nei nostri geni da Gutenberg in poi, alla portata di chiunque più dell'avvio di un browser o dell'installazione dell'ultima release di Linux.
Mai più schiavi di un counter per dare misura alla qualità di ciò che scriviamo.
Meglio essere schiavi delle bizze d'un tipografo che dei server di blogger.com.
Meglio essere trovato in uno scaffale polveroso d'una libreria di paese che come prima voce di Google digitando "ristoranti economici a Bergamo per il cenone di capodanno".
Oltretutto, ho a disposizione una serie di nuovi autori di sicuro successo, conosciu...
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Va bene, lo so! Sono passati un pò di giorni dall'ultimo aggiornamento vero e proprio...
L'ultimo post è una vecchia canzone degli Skiantos e quello precedente, a parte la mia introduzione, è un racconto di Wu Ming di un paio di anni fa (a proposito, era no copyright e ristampabile da chiunque non a scopo di lucro, ma ringrazio comunque Wu Ming 5 che mi ha risposto e scritto che non c'erano problemi).
Se per un pò di giorni non ho aggiornato, i motivi sono semplicemente due:
1 - Avrei dovuto scrivere qualcosa su quello che è successo in Iraq, ma proprio non ne avevo voglia. Dico solo che, pur spiacendomi la morte di qualsiasi essere vivente, ho troppi amici e compagni che sono stati corcati di mazzate dai carabinieri, quasi sempre senza motivo (e se non le ho mai prese pure io lo devo esclusivamente a gambe buone e un discreto scatto da centometrista), non dimentico quello che è successo a Genova ma nemmeno quello che è successo per anni prima di Genova senza fare t...
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Karabigniere blues
Io mi metto la divisa
Per servizio fino a Pisa
Poi domani sono a scuola
E non ci vado se non trovo la pistola
Karabignierebignierebignierebigniere blues
blues blues
Quando poi arrivo a Pisa
Io mi godo la Luisa
Vado fuori a far la spesa
E poi mi tolgo la divisa che mi pesa
Karabignierebignierebignierebigniere blues
blues blues
Blues blues blues
Quando arriva la pensione
Mi rilasso con passione
E` finita la tensione
Di sparare col cannone.. un, du
Karabignierebignierebignierebigniere blues
blues blues
Blues blues blues
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Le recensioni dei concerti di 'sto fine settimana non mi vengono ammodo. Proprio non mi veniva la frase, il gioco di parole, la freddura che mi ha reso allegra e rotondetta macchietta della scena punk/hardcore milanese.
Lo so che "scena punk/hc" è una frase che già fa ridere in sé, oltretutto se accostata all'attuale stato della metropoli padanica, ma c'è qualcosa di assai più ridicolo delle dispute tra le varie scene accacì.
Sono le assemblee, i collettivi, i comitati di gestione. Quegli strumenti di "autogoverno" che collettivi, centri sociali, gruppi, gruppetti, gruppettari e groppuscoli si danno per arrivare a fare quacchecosa. Anzi, per arrivare a dire di fare quaccheccosa.
Non so voi, ma io nel corso degli anni mi sono ingoiato a forza, in una sorta di autoflagellazione, centinaia di assemblee. Diciamo, come minimo, una trentina all'anno? Dato che la prima assemblea a cui andai fu da imberbe quattordicenne, nel dicembre 1980, in preparazione...
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La vita, l'universo e tutto il resto da dietro il tavolo di una distribuzione DIY
La prima volta in cui ho avuto a che fare con il cosidetto circuito DIY, con le autoproduzioni, con le piccole distro, ecc. fu durante i circa 30 concerti che vidi nell'85 al Virus di Viale Piave. Appena dopo la cassa, addossati alla parete sinistra dello stretto e lungo spazio per i concerti, stavano i 2-3 tavoli delle distro. Se non ricordo male, c'erano la Virus Diffusioni, tenuta da Filopat, Cristina e Fabione, la Chaos Produzioni di Gianmario Wretched, qualche volta Stiv TVOR con uno scatolone appena arrivato dagli USA, più i tavoli dei gruppi ospiti.
Lì ho preso tutti i primi 7"ep di hc italiano: Negazione, Wretched, Declino, CCM, Bloody Riot, I Refuse It, Peggio Punx, Crash Box e tutto il resto.
E sempre lì non mi sono cagato un botto di dischi che adesso farebbero sbavare qualunque collezionista.
Un esempio? Stiv che si presenta con una decina di copie del secondo 7"ep...
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Pazientate ancora un po', che sto preparando un post lunghissimo e non so come concluderlo!
Evito i soliti commenti sui referrers di ShinyStats, ma certe cose non si possono tacere: qualcuno è arrivato qui cercando su Google "FORD MUSTANG DI STARSKY & HUTCH". Ora, già non è il modo di fare una ricerca, inoltre scrivere tutto maiuscolo non ti serve a niente. Se poi scrivi Ford Mustang quando i due guidavano una Ford Torino, non vai da nessuna parte...
Sempre a proposito di Google, e la notizia è già stata riportata da innumerevoli blog, la risposta a uno dei quesiti esistenziali dell'umanità, cioè la vita, l'universo e tutto il resto è: 42.
Non lo dico io ma la calcolatrice di Google. Se non ci credete provateci, oppure andate qui !
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Il giorno in cui questo blog è più letto è il lunedì.
Suppongo che la conseguenza sia che negli uffici dei lavoratori e nelle camerette degli studenti che visitano questo spreco di byte il rendimento lavorativo e/o di studio si riduca sensibilmente.
Uno si legge saggi, studi, ragionamenti e blablabla sul fatto che i blogs siano il nuovo giornalismo, la nuova editoria, il veicolo più moderno per l'informazione "dal basso" e non controllata, a disposizione di chiunque.
La realtà è un'altra: i blogs servono ad ammortizzare il passaggio tra il weekend di fancazzismo all'inizio di una settimana di fatica.
Ecco quello che siamo.
Un cuscinetto psicologico. Un attimo di pausa su lavoro e/o studio che si può nascondere con un alt+tab.
Una lettura non impegnativa, adatta a veloci pause senza il rischio di "perdere il segno" come con i libri.
Certo, potrebbe essere peggio.
Potevamo essere giornalisti da carta stampata.
Leggibili in ufficio solo in pausa ce...