Il giorno in cui questo blog è più letto è il lunedì.
Suppongo che la conseguenza sia che negli uffici dei lavoratori e nelle camerette degli studenti che visitano questo spreco di byte il rendimento lavorativo e/o di studio si riduca sensibilmente.
Uno si legge saggi, studi, ragionamenti e blablabla sul fatto che i blogs siano il nuovo giornalismo, la nuova editoria, il veicolo più moderno per l'informazione "dal basso" e non controllata, a disposizione di chiunque.
La realtà è un'altra: i blogs servono ad ammortizzare il passaggio tra il weekend di fancazzismo all'inizio di una settimana di fatica.
Ecco quello che siamo.
Un cuscinetto psicologico. Un attimo di pausa su lavoro e/o studio che si può nascondere con un alt+tab.
Una lettura non impegnativa, adatta a veloci pause senza il rischio di "perdere il segno" come con i libri.
Certo, potrebbe essere peggio.
Potevamo essere giornalisti da carta stampata.
Leggibili in ufficio solo in pausa cesso e con il rischio sempre presente di essere cancellati da una sgommata maròn.

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