Succede sempre più spesso...
La gente mi parla, mi racconta delle cose, e alla fine aggiunge: "Però non scriverlo sul blog!".
Ora. Questo non è un diario. O anche si, a volte. Però, insomma, non sempre.
Non tutto quello che scrivo qui sopra è vero. Non tutto è nemmeno falso, comunque.
Ma sappiate che potete sempre parlare con me.
Se poi vi metto in bocca qualche frase scrivendone qui sul blog, giuro, è falsa!
E se non volete parlare, chissenefrega. Invento!
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Visualizzazione dei post da settembre, 2004
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Ieri ho visto Kill Bill 2.
Poi ho rivisto Un Giorno di Ordinaria Follia.
Oggi devo parlare con un impiegato comunale che non sa un cazzo.
Mi deve spiegare una procedura per un progetto che già conosco e, sicuramente, me la spiegherà sbagliando.
Domani voglio imparare il colpo delle cinque dita che fanno esplodere il cuore.
In alternativa va bene anche un paio di anfibi da giungla vietnamita.
Peter Adolph era un ornitologo
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Peter Adolph era un ornitologo.
L'argomento sicuramente appassionerà tutti voi.
Chi avrebbe il coraggio di continuare la lettura del post dopo un inizio come questo?
Peter Adolph era un ornitologo, dicevamo.
La seconda guerra mondiale era finita da pochi anni, quando, in un uggioso pomeriggio del 1947 - e scrivo "uggioso" anche se mi sono assolutamente ignote le condizioni climatiche dell'epoca nonché ogni coordinata spazio temporale, con la sola soddisfazione di adoperare un lemma inusitato per soddisfare la mia supponenza e/o arroganza - Peter Adolph realizzò la più diffusa versione domestica della sua più grande passione dopo l'ornitologia: il calcio.
Ma non poteva dimenticarsi della sua passione principale, lo studio e la classificazione d'ogni tipo di pennuti e volatili, per cui, alla sua opera che farà giocare milioni di persone, decise di dare il nome del suo rapace preferito: il Falco Subbuteo .
Fino a una manciata di anni fa, in un'al...
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Oggi è lunedì e non mi viene un cazzo da scrivere.
E non ce ne ho nemmeno voglia.
Ma il lunedì è il giorno in cui, a frotte, venite tutti qui a leggere le mie puttanate (lo dice shinystat, mica cazzi!), per cui devo scrivere 4 boeate.
Sarà che il lunedì usate la connessione in ufficio/scuola/università/ecc. più degli altri giorni?
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BUONE RAGIONI PER L'ANNIENTAMENTO DELLA RAZZA UMANA - Episodio 3
...e a grande richiesta:
La tua t-shirt meriterebbe una sventagliata di AK47
De Puta Madre.
Narcos.
Cocaina.
Traficante.
Se una di queste frasi fosse stampata sulla maglietta di un pusher di Ponte Lambro, se fosse sotto alla camicia pacchiana di qualche mafioso russo, albanese o chiunque si gestisca lo smercio di dette sostanze al momento, si potrebbe pensare a una specie di campagna pubblicitaria.
Avrebbe un senso.
Magari il senso di individuare un mafioso pezzo di merda, insomma, un servizio alla società.
Invece no.
Devo veder sfrecciare un tamarro di 16 anni, su un cinquantino truccato, con una maglietta nera con scritto "cocaina" a lettere argentate sulla schiena.
Devo vedere adolescenti freschi di brufoli indossare scritte che lo vorrebbero qualificare come "trafficante" (di cosa? di biscotti plasmon tra i banchi dell'asilo?).
Devo vedermi una ragazzina ventenne con pe...
BUONE RAGIONI PER L'ANNIENTAMENTO DELLA RAZZA UMANA - Episodio 2
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BUONE RAGIONI PER L'ANNIENTAMENTO DELLA RAZZA UMANA - Episodio 2
Polo con il colletto alzato
A volte penso di essere malato di mente.
E c'hai ragione, direte voi.
Beh, rispondo io.
Eh, dite voi.
bah, rispondo io.
Ha! dite voi.
".....", rispondo io. Ma è perchè non so come concludere questo dialogo idiota.
Alcuni tipi umani che girano per le città mi provocano un fastidio feroce, un desiderio di infliggere sofferenze fisiche.
Perché, cazzo, perché?
Cominciamo dall'inizio. Anzi, no da un punto a caso, che tanto non devo andare da nessuna parte.
Il fatto è che qualunque tipo di oggetto ha in se un significato, un modo d'uso, un'estetica, che gli è propria.
Reinterpretarla può avere due diversi effetti. Una è la soluzione geniale, quella che reinventa, migliora e innova, l'altra è quella che si afferma solo come moda del momento, senza senso, peggiorando la qualità e l'usabilità dell'oggetto che vuole modificare.
La polo è un in...
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BUONE RAGIONI PER L'ANNIENTAMENTO DELLA RAZZA UMANA - Episodio 1
Le orecchie di peluche per i caschi
Se fossi un motociclista darei fuoco a qualunque mezzo a due ruote guidato da mentecatti vestenti casco dotato di orecchie di peluche.
Siccome sono automobilista mi accontento di tagliargli la strada nel traffico.
E una volta a terra gli do fuoco.
E' innegabile che il casco sia una cosa scomoda e antiestetica da portare, sopratutto quando sei obbligato. Che possa salvare la vita è probabilmente l'unico aspetto positivo (peraltro innegabilmente fondamentale!) che questo oggetto abbia.
Nessuna persona sta bene con il casco.
La cosa a cui assomigli di più è il pupazzo di E.T. Sei li, in piedi come uno scemo con in testa quel grosso bulbone da elephant man.
Sarà per questo che tutti i motociclisti si mettono o tolgono il casco solo quando sono seduti sulla moto: nessuno vuole essere visto in piedi con il casco.
Assodato tutto ciò, tanto vale mettersi via le consider...