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Visualizzazione dei post da marzo, 2020

Rail action: Penetra Posse (:qp:) 1998

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Millenovecentonovantotto, tunnel della Bovisa. La Penetra Posse scende in Bovisa per un doppio end2end su carrozze FS . La base è quella di un paio di carrozze in livrea MDVE (rosso fuoco, arancio e grigio), su cui la PP ha messo colori che ne hanno grandemente migliorato l'estetica. Neona, Koppa, Rapido, Tubo. Ognuno fa la sua pezza. Pannelli finiti, end2end completati. Foto di gruppo. Saluti da Bovisa! I pannelli li metto la prossima volta. (foto: Tubo PP)

Tags in Bolo - Repo

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Un po' che non posto tags. Qualche mese fa, quando è mancato Repo, Moe mi aveva mandato un suo ricordo, che avevo postato qui . Tempo prima, sapendo della mia passione per le tags sulle serrande (o "clér" come si dice a Milano), mi aveva mandato una selecta di serrande bolognesi. Ne avevo postate diverse, varie di Longe, Chob, e alcuni altri. Mi era rimasta questa, appunto di Repo, risalente alla fine anni 90's, primi 00's. Stile, con il fat. Poi ACAB sotto, e sopra quello che sembra la parte inferiore di un (fuck)COPS! Mani diverse per ogni cosa. Ma Repo c'è ancora per le strade di Bologna.

Near PNP Clap BN, camion in Cadorna, MI 1998

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Near PNP e Clap BN fecero questo pannello nel 1998. Non era un illegale. Il padrone del camion era d'accordo. Ma era in una posizione fantastica. Si, perché il camion era del fiorista che aveva il baracchino in Piazzale Cadorna. Praticamente, stazionava giorno e notte nella piazza, proprio di fronte all'uscita della stazione delle Ferrovie Nord e della metropolitana MM1. Near cacciò un NEAR superwild con più punte di un mazzo di rose del fiorista e lasciò un "vi piacciono i fiori?" come unico indizio dell'approvazione del fioraio. Clap, invece, fece un puppet un po' alla Bodè e un po' alieno nei colori lilla e azzurri. C'è un'altra micropezza sulla cabina del camion, ma quella non ce l'ho. Menszioni per l'Honda NSR125 in primo piano da diciottenne corsaiolo, la Vespa blu meno da stop & go da semaforo a semaforo, e l'omino baffuto che passa. La finestra che spunta in alto a destra, per soddisfare la curiosità di probabilme...

Niels Iride DJ Disastro AndyOne, DESIGNERS, Pescara 1991

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Inizio con questo post una collabo con Pescarart , pagina Inata dedicata alla storia del writing a Pescara, ripostando alcuni dei loro post. Here we go! "... Iniziamo così a raccontare la nascita del Writing a Pescara, con il primo pezzo del quale si ha documentazione fotografica: "DESIGNERS“, Estate 1991. Il pezzo fu realizzato sul Lungomare di Pescara, esattamente sul casotto in stato di abbandono della Capitaneria di Porto. Fu una bomba lanciata contro il "piattume" della riviera, un messaggio innovativo, pieno di stile e di colori. In quel periodo tantissimi ragazzi di Pescara skateavano e d'estate ci si ritrovava sulla riviera assieme ai villeggianti che avevano la casa al mare...  In particolare un ragazzo tedesco, Niels, che veniva ogni Estate a Pescara, realizzò "DESIGNERS" assieme ai giovanissimi Iride (che allora taggava "Ossigeno"), DJ Disastro ed Andy One a.k.a. C.U.B.A."

KaosOne ZERO (Stress), Livello57, BO 1997

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Secse mi gira questa foto, fatta da lui nel 1997, quando aveva solo 15 anni. Siamo a Bologna, Livello 57, Zona Dompa. Sul muro un barre e frecce con scritto ZERO e, sul canale di metallo sopra ZERO STRESS!!. Lo fece KaosOne, sempre nel 1997. Di fianco c'è un DH e SPA, probab di Ciufs e (si vede poco ma c'è) dopo i punti esclamativi, una tag di Dumbo TM (mi si dice che fosse una delle sue varie crew). Siccome lo stile è un (bel) po' diverso da quello "classico" di Kaos, che ha sempre fatto lettere elaborate su basi più europee, il dubbio che non fosse solo mano sua ce l'avevamo. Ma il team di esperti bolognesi consultati per l'occasione mi hanno confermato che è suo. Non ha saputo rinunciare alla O con la barra orizzontale sopra, comunque! Secse mi raconta che: "Quella sera, oltre a scassare il cazzo a DeeMo per andare a dipingere (hehe se glielo chiedi se lo ricorda, è lì che mi conobbe, per poi ritrovarmi a Napoli, a caso per strada, coi Co Sang...

Hekto MDF VDS w-d panel 1996-97

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Hekto cacciò questo pannello intorno al 96-97. La foto, invece, è stata fatta nel 1999. Quando i treni giravano pezzati a lungo. Letteroni softie con interni trattati con colori complementari, arancio/azzurro, anche se la K centrale mi sembra un po' più scura... ci sta che l'arancio non bastasse e che abbia aggiunto un po' di rosso. 3D bianco e nero, tutto molto leggibile, come sua tradizione e della MDF. Lo sfondo a fiamme, probabilmente, doveva servire a scaldarsi nella neve della stazione di Bardonecchia. La livrea della carrozza su cui ha fatto il pannello è quella classica MDVC, beige con bande viola e arancioni.Leggenda vuole che questo schema colore fosse stato il frutto casuale di una sfida tra ferrovieri ultras: nel campionato di calcio 1980-81 ci fu il derby toscano tra Fiorentina e Pistoiese. I due operai che si dovevano occupare delle prove di verniciatura tracciarono a sfida una riga viola il primo e una arancione il secondo, su una carrozza per ...

Writers prima di te: ΣMOSCAMBIO - anni 70

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Quella scritta semicancellata, che vedete sul muro di cinta della Intonaci Terranova, non dirà niente a chi è nato dagli anni 80 in poi. Dai primi anni 70, gigantesche scritte ΣMOSCAMBIO sono apparse per anni in giro per l'Italia: in molte città, lungo le autostrade, sui capannoni e pure sulle strade di montagna. Nel giro di qualche anno divenne un mistero per chi le vedeva. La scritta nella foto è a Milano, in Via Cesare Musatti di fianco al raccordo dell'autostrada Milano Torino, dell'Autolaghi e della Tangenziale Nord , ed è lì tuttora dagli anni 70. Contrariamente a quello che tutti pensavano, quello che faceva queste scritte non spingeva a scambiarsi il sangue, ma sosteneva... che il modo giusto di accoppiarsi non fosse il classico faccia a faccia orizzontale, ma in piedi a pecora (doggy style, come dicono l'americani!). L'autore aveva un nome: Vito Cosmaj. Oltre a scrivere questa parola ovunque aveva fatto uscire un volantino di 4 pagine (e un libro,...

MDS bombing all'Anfiteatro, MI 1998

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Anfiteatro? A Milano? Ma quello degli antichi romani? Eh si. Siamo dietro Via De Amicis, dove inizia la Via Arena che, già dal nome, ti fa capire che lì c'era, quando la città si chiamava Mediolanum, appena fuori dalle mura, l'anfiteatro (o arena) romano. Dalla ricostruzione doveva essere una cosa tipo Colosseo un po' più piccolo, ma quello che rimane sono una manciata di pietroni squadrati a semicerchio, che sono tutto quello che rimane dell'edificio. Al suo posto c'è un parco e il vicino museo con i reperti della Milano Romana. Ma qui siamo in Via Arena, sui muri della Biblioteca della Soprintendenza, dove Flood, Noe e Ban ci fanno vedere come stanno bene le argentate con il fondo a bolloni arancioni. Siamo anche a poca distanza da Piazza Vetra e dal Parco delle Basiliche, incroci di vie dove dove crew i cui nomi finivano con DS, e non solo, han lasciato bombe ovunque, come nemmeno gli americani nella II guerra mondiale. Vi aggiungo anche, nei commenti, altra f...