Nabat - Raf Punk - Anna Falkss - Rip Off al VIRUS 1982
VIRUS Via Correggio 18 Milano
20 febbraio 1982
BOLOGNA PUNX
Nabat - Raf Punk - Anna Falkss - Rip Off
All'epoca di questo concerto, al Virus, non avevo mai messo piede.
All'epoca di questo concerto, al Virus, non avevo mai messo piede.
Avevo 15 anni, il punk l'avevo scoperto giusto da un paio, Sex Pistols, Clash, Damned, Ramones, quelle cose lì, ma il Virus e i punx milanesi erano una cosa ancora poco conosciuta.
Si, qualche amico più grande ci era stato, e qualcuno di loro l'avevo visto il sabato da New Kary.
Ma nell'italietta degli anni 80, pure Milano era in fondo un paesotto. E quando vedevi alcuni di loro per strada erano degli ALIENI.
Questa digressione per dire che: questo concerto non l'ho visto.
Il manifesto, quello che vedete in foto, quello si.
Bicio, amico e compagno di scuola con cui avevamo fondato il nostro gruppo punk, abitava abbastanza in zona Correggio e ci trovavamo a provare nella cantina di casa sua. Nei giri per il quartiere trovavamo spesso i manifestini del Virus e ne staccavamo un paio da tenerci (In questo modo ho iniziato la mia raccolta di flyers).
Questo è uno di quelli.
Beh, non proprio questo... quello che avevo staccato dal muro era tutto strappato e sminchionato! Per fortuna, un po' di anni dopo, Maniglia dei Crash Box mi regalò il suo archivio di flyers, dove c'era questo in perfetto stato!
Quando lo vidi sul muro, comunque, mi attirarono due cose della forma grafica, opera di Giacomo Spazio: il fatto che riutilizzava il logo della Factory Records di Peter Saville, quello dei dischi di Joy Division e Cabaret Voltaire, "Use Hearing Protection". E il fatto che fosse inserito in un formato che era quello dei romanzi di fantascienza Urania, con il cerchio intorno all'immagine e la barra superiore dove VIRUS stava al posto di URANIA. L'avevo scritto prima che sta gente sembravano alieni. Urania era perfetto!
Alcuni di questi gruppi rimasero fondamentali per la mia visione del punk. il 7"EP dei NABAT "Scenderemo Nelle Strade" fu uno dei primi dischi autoprodotti che comprai e loro sono tra le mie bands preferite di sempre.
E poi i RAF PUNK. Sempre in riferimento al poster del concerto, in fondo, la loro Attack Punk Records era un po' la Factory Records dell'anarcopunk (e dintorni) italiano. Mi ricordo che, dopo aver letto una loro intervista da qualche parte in cui spiegavano il riferimento alla Rote Armee Fraktion nel nome della band, io e Bicio decidemmo di chiamare il nostro gruppo IRA PUNX, con un discutibile salto di gruppo terroristico internazionale. Cambiammo nome dopo poco tempo, che copiare non è mai una buona idea, oltretutto un nome con riferimenti irish e nemmeno una cornamusa nel sound...
Infine, se guardate quel rettangolo in diagonale, in basso, al centro, con la scritta VIRUS ripetuta. Era la "tessera" del Virus, che non so a cosa servisse, probabilmente per simulare un'associazione culturale che ovviasse a qualche stronzata burocratica per fare i concerti.
Si, qualche amico più grande ci era stato, e qualcuno di loro l'avevo visto il sabato da New Kary.
Ma nell'italietta degli anni 80, pure Milano era in fondo un paesotto. E quando vedevi alcuni di loro per strada erano degli ALIENI.
Questa digressione per dire che: questo concerto non l'ho visto.
Il manifesto, quello che vedete in foto, quello si.
Bicio, amico e compagno di scuola con cui avevamo fondato il nostro gruppo punk, abitava abbastanza in zona Correggio e ci trovavamo a provare nella cantina di casa sua. Nei giri per il quartiere trovavamo spesso i manifestini del Virus e ne staccavamo un paio da tenerci (In questo modo ho iniziato la mia raccolta di flyers).
Questo è uno di quelli.
Beh, non proprio questo... quello che avevo staccato dal muro era tutto strappato e sminchionato! Per fortuna, un po' di anni dopo, Maniglia dei Crash Box mi regalò il suo archivio di flyers, dove c'era questo in perfetto stato!
Quando lo vidi sul muro, comunque, mi attirarono due cose della forma grafica, opera di Giacomo Spazio: il fatto che riutilizzava il logo della Factory Records di Peter Saville, quello dei dischi di Joy Division e Cabaret Voltaire, "Use Hearing Protection". E il fatto che fosse inserito in un formato che era quello dei romanzi di fantascienza Urania, con il cerchio intorno all'immagine e la barra superiore dove VIRUS stava al posto di URANIA. L'avevo scritto prima che sta gente sembravano alieni. Urania era perfetto!
Alcuni di questi gruppi rimasero fondamentali per la mia visione del punk. il 7"EP dei NABAT "Scenderemo Nelle Strade" fu uno dei primi dischi autoprodotti che comprai e loro sono tra le mie bands preferite di sempre.
E poi i RAF PUNK. Sempre in riferimento al poster del concerto, in fondo, la loro Attack Punk Records era un po' la Factory Records dell'anarcopunk (e dintorni) italiano. Mi ricordo che, dopo aver letto una loro intervista da qualche parte in cui spiegavano il riferimento alla Rote Armee Fraktion nel nome della band, io e Bicio decidemmo di chiamare il nostro gruppo IRA PUNX, con un discutibile salto di gruppo terroristico internazionale. Cambiammo nome dopo poco tempo, che copiare non è mai una buona idea, oltretutto un nome con riferimenti irish e nemmeno una cornamusa nel sound...
Infine, se guardate quel rettangolo in diagonale, in basso, al centro, con la scritta VIRUS ripetuta. Era la "tessera" del Virus, che non so a cosa servisse, probabilmente per simulare un'associazione culturale che ovviasse a qualche stronzata burocratica per fare i concerti.
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