Lark ZN13 "Crossover" 1992


 Lark mi ha girato la foto di questa bozza che fece giusto 30 anni fa: CROSSOVER.
E a proposito di "incroci" (per voi poco scolarizzati crossover vuole dire incrocio), questa "Skuola Posse" m'incrocia un po' di cose: nel 92 il Lark non lo conoscevo (ancora) di persona, ma vedevo le sue murate in Zona 13 (ora inglobata nel Municipio 4 se non sbaglio), mentre il Natas a cui era dedicata la bozza era il Checco dei DeCrew.
I DeCrew erano un gruppo accacì che, tra 90's e 00's, suonarono su praticamente tutti i palchi dove era apprezzato il punkveloce, e lui oltre che vocalist era anche skater.
I DeCrew me li ricordo regazzini sul palco del C.S. Garibaldi a metà anni 90, belli hardcore. Talmente HC che, con la Riot Records, label di cui ero socio con Corrado Riot, acemmo uscire il loro CD, il primo del nostro impero discografico.
E chi cazzo lo sapeva che Larketti e il Checco erano amici?
Ma facciamo raccontare la storia a Lark, che avendo rotto il braccio con cui scrive, mi ha digitato tutta la storia con la sinistra:
"il 1992 é stato il mio ultimo anno di scuole superiori.
All’istituto tecnico di Arti Grafiche ex Rizzoli ad eccezione di qualche sporadico metallaro gli unici che si scostavano dalla corrente dominante dello pseudo-paninaresimo ormai al tramonto eravamo io, Zoid, il Cecco dei De Crew che scriveva Natas e Davide “Ramon” Caforio.
Per 5 anni ad ogni intervallo, fra una pizzetta ed una coca cola, ci radunavamo sulle scale facendo scattare il “writers bench” degli sketch prodotti all’ultimo banco durante le ore di lezione.
Questo mio “Cross Over” a rapidograf é riemerso pochi giorni fa dal book del Cecco dove é rimasto per questi 30 anni.
Io, il Cecco e Ramon eravamo fortemente contaminati dalla cultura Skate (e relative influenze musicali) mentre Zoid era duro e puro nelle sue Patrick Ewing e cassette dei Public Enemy.
Erano anni in cui il “cross-over” dei Red Hot era al suo apice, ma si percepivano anche i primi segnali di sfocatura dei confini fra le sottoculture giovanili.
Iniziava infatti ad essere possibile non essere per forza chiuso in nell’etichetta di punk, metallaro, b-boy, discotecaro, fighetto o qualcosa.
Al tempo era strano, oggi è assolutamente normale. Forse anche da qui la mia pensata di scrivere “Cross Over” sul book del Cecco."

Commenti

Post più popolari