DE CREW - CicDC is a porn star - Ammonia Records
(1)
Ho scroccato questo CD ai simpatici brianzoli mesi fa promettendo una fantomatica recensione sulla versione cartacea di IDC!. Per evitare che possa uscire, data la mia lentezza allucinante nel lavorare sulla 'zine, in un articolo per il 20° anno della band, ne approfitto per alleggerirmi qui il senso di colpa.
Questo è il disco che sancisce il passaggio dalle sonorità di scuola Epitaph / Fat Wreck con innesti di skatecore, a un powercore massiccio metallico e rabbioso.
Il cambiamento è stato anche visuale, ora sul palco salgono con pantaloni e felpe nere, curvi sui loro strumenti. Con un look che non può essere definito altresì che "Ewoks passati al lato oscuro della forza" (cfr. recensione concerto post del 20 gennaio 2002).
INZIRLI - 1990-96 - Snait / Nail / Musiche Furlane / Radio Onde Furlane
MAX MAURO - INZIRLI una storia per caso - Snaitbochs
(2/3)
Il libro racconta la storia degli Inzirli, storico gruppo punk furlano, ed esce contemporaneamente al CD che raccoglie tutti i loro pezzi. Se musicalmente le influenze di Kina, Minutemen e Husker Du sono la traccia su cui si sviluppa un suono personalissimo, dal punto di vista dei testi il fatto di cantare in lingua furlana li rende assolutamente unici. Per fortuna lo fanno a modo loro e con un'attitudine realmente punk, evitando il folklore e usando la loro lingua per esprimere il loro concetti. Naturalmente è inutile aggiungere che il dico è assolutamente indispensabile per chi voglia conoscere il punk italiano al di la dei nomi più conosciuti.
Il libro racconta la storia della band, dagli inizi fino allo scioglimento, attraverso gli occhi e i deliri del cantante. Storia comune a quasi tutti i gruppi punk, sopratutto quelli "provinciali", nel senso di operanti in scene musicali meno numerose rispetto alle grandi città, fatta di prove casalinghe, kilometri di strada su furgoni scassati, concerti davanti a 5 o 500 persone e tour attraverso i centri sociali e i (pochi) locali che davano spazio a quello che rimaneva della scena punk nei primi anni 90.
Ricordo che quello era il periodo in cui la maledizione dei faraoni della terza dinastia si abbattè sull'italico stivale sotto forma di posse, a parole pronte ad abbattere lo stato, nella realtà pronte solo a firmare il loro contratto major, come puntualmente successo.
Gli Inzirli ci hanno lasciato il piacere di considerarli un tesoro per pochi, un segreto ben custodito, qualcosa che la massa di punk di plastica che affolla i concerti di Blink e Offspring non possono comprendere: un gruppo punk vero.
ORIENTAL BEAT n.2
(4)
La 'zine di Manuel arriva al suo secondo numero e continua come il primo:
una personal zine di solo testo, senza foto nè pubblicità, con una grafica minimale, che mette insieme esperienze, idee, recensioni e di tutto un pò. Il tutto senza scadere nel diario da scuola media, ma senza nemmeno raggiungere il livello di Aaron COMETBUS. Probabilmente la cosa più simile alla maggior parte dei blog che potete trovare nel mondo cartaceo.
Nel complesso interessante e scritta in un modo che si lascia leggere volentieri.
LA MINI n.5
(5)
Nel comodo formato "millelire" esce la 'zine di Fabio (reduce da Non ce n'è 'zine) e amici.
Columns personali, interviste e recensioni. Tutto molto emo (pure troppo!) ma interessante. Per farvi un idea di quello che ci potete trovare dentro date un occhio al link nella colonna qui a sinistra: nel sito de LaMini potrete trovate una serie di "columns" che gli stessi autori aggiornano periodicamente. Il tutto con un simpatico clic anche qui.
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Ho scroccato questo CD ai simpatici brianzoli mesi fa promettendo una fantomatica recensione sulla versione cartacea di IDC!. Per evitare che possa uscire, data la mia lentezza allucinante nel lavorare sulla 'zine, in un articolo per il 20° anno della band, ne approfitto per alleggerirmi qui il senso di colpa.
Questo è il disco che sancisce il passaggio dalle sonorità di scuola Epitaph / Fat Wreck con innesti di skatecore, a un powercore massiccio metallico e rabbioso.
Il cambiamento è stato anche visuale, ora sul palco salgono con pantaloni e felpe nere, curvi sui loro strumenti. Con un look che non può essere definito altresì che "Ewoks passati al lato oscuro della forza" (cfr. recensione concerto post del 20 gennaio 2002).
INZIRLI - 1990-96 - Snait / Nail / Musiche Furlane / Radio Onde Furlane
MAX MAURO - INZIRLI una storia per caso - Snaitbochs
(2/3)
Il libro racconta la storia degli Inzirli, storico gruppo punk furlano, ed esce contemporaneamente al CD che raccoglie tutti i loro pezzi. Se musicalmente le influenze di Kina, Minutemen e Husker Du sono la traccia su cui si sviluppa un suono personalissimo, dal punto di vista dei testi il fatto di cantare in lingua furlana li rende assolutamente unici. Per fortuna lo fanno a modo loro e con un'attitudine realmente punk, evitando il folklore e usando la loro lingua per esprimere il loro concetti. Naturalmente è inutile aggiungere che il dico è assolutamente indispensabile per chi voglia conoscere il punk italiano al di la dei nomi più conosciuti.
Il libro racconta la storia della band, dagli inizi fino allo scioglimento, attraverso gli occhi e i deliri del cantante. Storia comune a quasi tutti i gruppi punk, sopratutto quelli "provinciali", nel senso di operanti in scene musicali meno numerose rispetto alle grandi città, fatta di prove casalinghe, kilometri di strada su furgoni scassati, concerti davanti a 5 o 500 persone e tour attraverso i centri sociali e i (pochi) locali che davano spazio a quello che rimaneva della scena punk nei primi anni 90.
Ricordo che quello era il periodo in cui la maledizione dei faraoni della terza dinastia si abbattè sull'italico stivale sotto forma di posse, a parole pronte ad abbattere lo stato, nella realtà pronte solo a firmare il loro contratto major, come puntualmente successo.
Gli Inzirli ci hanno lasciato il piacere di considerarli un tesoro per pochi, un segreto ben custodito, qualcosa che la massa di punk di plastica che affolla i concerti di Blink e Offspring non possono comprendere: un gruppo punk vero.
ORIENTAL BEAT n.2
(4)
La 'zine di Manuel arriva al suo secondo numero e continua come il primo:
una personal zine di solo testo, senza foto nè pubblicità, con una grafica minimale, che mette insieme esperienze, idee, recensioni e di tutto un pò. Il tutto senza scadere nel diario da scuola media, ma senza nemmeno raggiungere il livello di Aaron COMETBUS. Probabilmente la cosa più simile alla maggior parte dei blog che potete trovare nel mondo cartaceo.
Nel complesso interessante e scritta in un modo che si lascia leggere volentieri.
LA MINI n.5
(5)
Nel comodo formato "millelire" esce la 'zine di Fabio (reduce da Non ce n'è 'zine) e amici.
Columns personali, interviste e recensioni. Tutto molto emo (pure troppo!) ma interessante. Per farvi un idea di quello che ci potete trovare dentro date un occhio al link nella colonna qui a sinistra: nel sito de LaMini potrete trovate una serie di "columns" che gli stessi autori aggiornano periodicamente. Il tutto con un simpatico clic anche qui.
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