GERSON - Promo CD
Come già detto qualche post prima, questo cd da recensire mi è arrivato poco dopo la recensione del concerto dei Dead Kennedy's, a cui i Gerson facevano da supporto.
Se durante il concerto ero in altre faccende affaccendato e non li ho seguiti più di tanto, l'ascolto del ciddì mi ha permesso di capirli un pò meglio.
E capirli meglio è la frase giusta, infatti me li ricordo di spalla a Duane Peters & the Hunns, nella magia del suono catarroso del "salone estivo" del Bulk, dove di quello che suonavano si capiva ben poco...
E quello che suonano è un punk77 modernizzato e potenziato, con suoni massicci che, in alcune parti, ricordano i migliori Motorhead.
La scuola è quella 77 del nuovo millenio, sulla scia di gruppi stile Hellcat, dei Rancid meno clasheggianti, US Bombs, Dropkick Murphys senza cornamuse.
Apprezzabili i testi in italiano urlati con voce roca, nella migliore tradizione del punk italiano, di chi non dimentica la lezione di Steno Nabat e Gianmario Wretched.
Purtroppo, dal vivo, senza un impianto adeguato il tutto esce troppo impastato e, spesso, si fatica a capire se è italiano o meno...
Probabilmente, dal punto di vista dell'originalità, non sono niente di nuovo, ma del resto facendo un certo tipo di musica è difficile inventare qualcosa di innovativo.
Quanto al cd, si tratta di un promo (ottimamente registrato al Malibù tra l'altro), quindi non so dirvi se sia qualcosa in uscita a breve o un cd da mandare alle varie labels...
Come già detto qualche post prima, questo cd da recensire mi è arrivato poco dopo la recensione del concerto dei Dead Kennedy's, a cui i Gerson facevano da supporto.
Se durante il concerto ero in altre faccende affaccendato e non li ho seguiti più di tanto, l'ascolto del ciddì mi ha permesso di capirli un pò meglio.
E capirli meglio è la frase giusta, infatti me li ricordo di spalla a Duane Peters & the Hunns, nella magia del suono catarroso del "salone estivo" del Bulk, dove di quello che suonavano si capiva ben poco...
E quello che suonano è un punk77 modernizzato e potenziato, con suoni massicci che, in alcune parti, ricordano i migliori Motorhead.
La scuola è quella 77 del nuovo millenio, sulla scia di gruppi stile Hellcat, dei Rancid meno clasheggianti, US Bombs, Dropkick Murphys senza cornamuse.
Apprezzabili i testi in italiano urlati con voce roca, nella migliore tradizione del punk italiano, di chi non dimentica la lezione di Steno Nabat e Gianmario Wretched.
Purtroppo, dal vivo, senza un impianto adeguato il tutto esce troppo impastato e, spesso, si fatica a capire se è italiano o meno...
Probabilmente, dal punto di vista dell'originalità, non sono niente di nuovo, ma del resto facendo un certo tipo di musica è difficile inventare qualcosa di innovativo.
Quanto al cd, si tratta di un promo (ottimamente registrato al Malibù tra l'altro), quindi non so dirvi se sia qualcosa in uscita a breve o un cd da mandare alle varie labels...
Commenti
Posta un commento