Demonics + Copper Tones + Flakes
Parkside Bar - 1 settembre 2002

Come sempre il concerto inizia presto, per i nostri standard, cioe' alle 10.00. I primi a suonare sono i Flakes, gruppo rock'n'roll niente de che, infatti ho passato la maggior parte del tempo a bere e a chiacchierare nel patio sul retro del locale, questa volta facendo conoscenza con due personaggi spettacolari della fauna del locale: Shawn e Rick. Tutti e due lavorano al West Side Chopper Shop, Shawn sembra un newyorkese piu' che uno di SF, infatti sembrava uscito da un video degli Agnostic Front... Tatuaggi, camicia aperta, canotta e tutto il resto.
Rick, invece e' un gigantesco skin di 200 kili, totalmente tatuato e appassionato di dischi, anche se di italiani conosceva solo Raw Power e Klasse Kriminale.
Nel frattempo, dopo le chiacchere e gli sbevazzi iniziano i Copper Tones, ed entriamo a vederli.
Fanno un surf classico ma suonato in modo un po' incerto, comunque l'atmosfera e' rilassata e allegra per cui chi se ne frega. Io, ormai caricato dalle birre e qualche vodka e succo mi lancio in pista facendo strage di cuori tra le donne e di caviglie tra gli uomini.
Finiti i copertoni torno fuori a cazzeggiare, per rientrare quando iniziano i Demonics.
Infatti, alle prime note del sound check rientriamo.
E qui mi tocca dirlo. I Demonics hanno fatto quello che reputo il miglior concerto che abbia visto quest'anno. I tre si presentano sul palco in questo modo: Russell il chitarrista e cantante con costume due pezzi da donna in lanetta multicolore e tatuaggi grezzissimi che faceva battute, sfotteva il pubblico e divertiva tutti quanti. Dev il bassista, un giappo americano, suonava totalmente per cazzi suoi come se fosse da un'altra parte, con aria molto cool. Ma la batterista. La batterista. Si chiama Courtney. Oltre che essere molto carina, alla batteria e' una macchina da guerra. Suono potente, caldo e cattivo, attitudine da vera bad girl, faccia cattiva per tutto il concerto e fuck you al cantante quando faceva troppo cabaret. Sono una delle glorie locali, quindi tutto il pubblico era li a divertirsi e cazzeggiare con loro, ma hanno fatto comunque uno show con i controcazzi.
Quando gli ho detto di chiamarmi se volevano suonare a Milano non ci credevano che qualcuno in Europa li conoscesse: sono abituati a suonare davanti a 50 persone al massimo a SF e qualcosa di piu' solo quando partecipano ai festival...
Comunque, al solito, la serata e' finita a bevute e cazzate, per fortuna questa volta senza il seguito di ubriachezza molesta dello scorso concerto...

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