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Visualizzazione dei post da novembre, 2004
Vorrei raccontarvi che ho fatto il padrino al battesimo di mia nipote domenica pomeriggio, indossando un completo antracite, scarpe nere, camicia bianca e cravatta argento che mi facevano sembrare John Belushi nella parte del padrino. Addormentavo anche il rumoroso fagottino di 5 mesi fischiettandogli "the Godfather original soundtrack". Purtroppo il cocktail party successivo mi ha annebbiato i ricordi. Vorrei parlarvi del concerto di J Church e Minnies di domenica sera, ma al tavolo dei J Church ho preso il libro con la raccolta di Snakepit zine e mi sono distratto. Ricordo giusto le smorfie di Baulino dietro la batteria, ma quelle sono scene che rimangono impresse (purtroppo) nella corteccia cerebrale. Vorrei aver scritto un lungo post al piacevole caldo dello studio dove lavoro, ma ero in un cantiere a Laveno (VA) alle 9.00 di mattina e sulla tazza del cesso di casa mia alle 8.00 di sera. E alle 10.00pm dormivo. Accontentatevi. Ma anche no.
DOVE ERAVATE QUANDO C'E' STATO IL TERREMOTO? Io giocavo con la playstation. IO: "Cazzo, sono forti le vibrazioni di questo joystick!". MONICA: "Si, ma perché vibra anche il lampadario?". IO: "....." M: "....." IO: "Magari è un terremoto". M: "Non è quegli stronzi di muratori che stanno facendo i lavori al piano di sopra hanno danneggiato l'edificio?". IO: "No, le strutture di cemento armato, quando vengono giù, vengono giù subito, non fanno queste vibrazioni. E poi stanno facendo i lavori in alto, al massimo possono far venire giù il soffitto". M: "Ah, ora sono molto più tranquilla!!!". IO: "Comunque mi sembra proprio un terremoto". M: "E cosa facciamo?" IO "Vuoi scendere giù in strada?" M: "Beh, ma abbiamo quasi finito il livello del gioco..." Io: "Tolgo la vibra dal joystick?"
Eh.
Lo sterminato pubblico di questo blog si lamenta dell'assenza di post da troppi giorni. A ragione, peraltro. Non ho avuto tempo per scrivere e, quei pochi minuti in cui avevo tempo e connessione disponibile, li ho passati in costruttivi scambi di opinioni su Indymedia. Siccome i kbytes sono come il maiale, che non si butta via niente, vi riporto qui la mappazza ( che trovate comunque qui con eventuali prossime aggiunte ). Divertitevi. .............. [Milano] Nelle celebrazioni del 30nnale del Leoncavallo non c'è il punk by Stalinisti si nasce Monday, Nov. 15, 2004 at 10:15 AM mail: Che tristezza... ma chissenefrega Il punk - che contribuì in maniera determinante a rilanciare il Leoncavallo tra il 1984 e il 1988, quando in città non se lo cagava più nessuno - è assolutamente assente dalle celebrazioni del 30nnale del Leoncavallo. Peccato. E' una vera e propria forma di revisionismo storico. Che non stupisce, essendo in fondo i leoncavalli un gruppo di stalinisti. C...
NATI PER ESSERE BARISTISATANICI parte seconda Nei commenti del blog il Baristasatanico ha risposto al mio post di qualche giorno fa, a proposito della sua tesi. Riporto qui sotto quanto scritto, dato che mi sembra interessante. Erano un po' costretti nei 1000 caratteri che lascia a disposizione Haloscan. Mi sento un pò tirato in causa e quindi eccomi qui. Mi fa piacere innanzitutto che il mio lavoro abbia stimolato qualcuno. Sopratutto chi sul punk avrebbe molte più cose interessanti da dire del sottoscritto. Brevemente,o meglio il più brevemente che riesco. Premessa: il mio lavoro non voleva tracciare la storia del movimento punk ma solo far apparire il punk come una dimensione culturale degna di tale appellativo. E' infatti una tesi di antropologia. La storia mi è risultata indispensabile perché senza di questa una persona che del punk non sa una fava (e quindi tutti quelli a cui devo renderne conto in quanto studente) continua a capirne ben poco. E poi il punk si è ...
E' morto Yasser Arafat . Addio vecchio combattente. Qui il ripasso di storia .

SAPPILO

SAPPILO E' uscito il nuovo libro di Valerio Evangelisti "Noi saremo tutto" . Abbilo .
NATI PER ESSERE BARISTISATANICI Come sanno i frequentatori di MIHC messageboard , il Baristasatanico si è laureato in Scienza dell'Educazione con una tesi dal titolo: " NATI PER ESSERE VELOCI - UNO SGUARDO ANTROPOLOGICO AL PUNK IN ITALIA ". Chi voglia leggerla la può trovare qui oppure qui . Io, naturalmente, l'ho letta, curioso come sono di sapere quello che scrive sul punk italiano una persona interna alla scena, che sulle cose scritte dalle persone esterne più che puttanate non ve n'è. La storia non esiste, la geografia è una convenzione e in algebra sono sempre andato male Di libri sul punk scritti da punk, oramai, ce ne sono una discreta quantità: Riccardo Pedrini, Marco Philopat, Roberto Perciballi, Stefano Giaccone, Silvio Bernelli hanno raccontato storie di Bologna, Milano, Roma, Torino. Tutti hanno raccontato la loro visione della storia, quello che vedevano con i loro occhi e che, a volte, era diverso da quello che vedevano altri occhi. Que...