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Fine settiman in Valtellina!
Mentre voi sudavate in città io godevo il fresco delle valli.
Non potevo perdermi Red Blood Hands dal vivo in una festa di paese a Delebio, ridente località (per quanto può essere ridente una località del genere...) sita tra Colico e Morbegno e appena prima di Andalo (i cui cartelli stradali vedrò di completare con l'indispensabile V da apporre all'inizio, al più presto).
Highlights della serata:
Il Lele RBH compreso in atti osceni con il proprio basso con frangetta emo sudaticcia causa cappello da camionista.
Ancora Lele, a fine concerto toglie la maglietta sudata e indossa una polo che, a essere generosi, viene da pacchi dono che gli albanesi spediscono ai valtellinesi cromaticamente svantaggiati. Roba che nemmeno a Tirana nessuno oserebbe indossare.
La premiazione dei giocatori di rugby del torneo appena conclusosi con le coppe più piccole che abbia mai visto. Roba da far sembrare il cono per il gelato un trofeo da formula one.
Lo striscione dell'A.S. Rugby Delebio con aquila ad ali spiegate, di cui desidero ardentemente la maglietta.
Non faccio tante battute sulla serata, anche perché era dedicata alla memoria di Rudy, un rugbista della squadra scomparso e quindi, benché non lo conoscessi, rispetto totale. Non posso però tacere che, al commento dell'anzianotto sul palco, "andate piano in macchina per tornare a casa perché è pericoloso e lui (Rudy, presumo) avrebbe voluto così", una selva di braccia si sono allungate in un'energica toccata di "ammenicoli antisfiga"...
Finita la serata (fine coincisa con l'inizio del concerto di un'orrenda cover band locale) con il Marra e la dilui coinquilina, ci siamo diretti a Colico per un'ultima birra sulla spiaggia del lago.
Naturalmente sulla riva di fronte era in corso un rave nel bosco a volume chiaramente udibile a qualche centinaio di metri. O magari era l'autoradio di qualcuneo degli oramai semiestinti cech. Nostalgia canaglia.
Io sono riuscito ad addormentarmi disteso sulla ghiaia della spiaggia nonostante il tunz tunz incessante. La Mo diceva che russavo rumorosamente. incurante di tutto.
Finita la birra ancora un oretta di tornanti prima di arrivare a Madesimo e dormire.
Il giorno dopo passeggiata rilassante sul torrente e successiva ustione di 8 grado sulla schiena, inopinatamente esposta al buco nell'ozono senza creme protettive.
Ora paio un'aragosta.
Ben cotta.
Comunque:
Viaggio di ritorno tranquillo.
Domenica sera passata a vedere The Aviator con schiena spalmata di Prep.
Il Prep è la medicina totale del nuovo millennio.
Tutto il resto è inutile finanziamento delle multinazionali del farmaco.
Fuck yeah.
Mentre voi sudavate in città io godevo il fresco delle valli.
Non potevo perdermi Red Blood Hands dal vivo in una festa di paese a Delebio, ridente località (per quanto può essere ridente una località del genere...) sita tra Colico e Morbegno e appena prima di Andalo (i cui cartelli stradali vedrò di completare con l'indispensabile V da apporre all'inizio, al più presto).
Highlights della serata:
Il Lele RBH compreso in atti osceni con il proprio basso con frangetta emo sudaticcia causa cappello da camionista.
Ancora Lele, a fine concerto toglie la maglietta sudata e indossa una polo che, a essere generosi, viene da pacchi dono che gli albanesi spediscono ai valtellinesi cromaticamente svantaggiati. Roba che nemmeno a Tirana nessuno oserebbe indossare.
La premiazione dei giocatori di rugby del torneo appena conclusosi con le coppe più piccole che abbia mai visto. Roba da far sembrare il cono per il gelato un trofeo da formula one.
Lo striscione dell'A.S. Rugby Delebio con aquila ad ali spiegate, di cui desidero ardentemente la maglietta.
Non faccio tante battute sulla serata, anche perché era dedicata alla memoria di Rudy, un rugbista della squadra scomparso e quindi, benché non lo conoscessi, rispetto totale. Non posso però tacere che, al commento dell'anzianotto sul palco, "andate piano in macchina per tornare a casa perché è pericoloso e lui (Rudy, presumo) avrebbe voluto così", una selva di braccia si sono allungate in un'energica toccata di "ammenicoli antisfiga"...
Finita la serata (fine coincisa con l'inizio del concerto di un'orrenda cover band locale) con il Marra e la dilui coinquilina, ci siamo diretti a Colico per un'ultima birra sulla spiaggia del lago.
Naturalmente sulla riva di fronte era in corso un rave nel bosco a volume chiaramente udibile a qualche centinaio di metri. O magari era l'autoradio di qualcuneo degli oramai semiestinti cech. Nostalgia canaglia.
Io sono riuscito ad addormentarmi disteso sulla ghiaia della spiaggia nonostante il tunz tunz incessante. La Mo diceva che russavo rumorosamente. incurante di tutto.
Finita la birra ancora un oretta di tornanti prima di arrivare a Madesimo e dormire.
Il giorno dopo passeggiata rilassante sul torrente e successiva ustione di 8 grado sulla schiena, inopinatamente esposta al buco nell'ozono senza creme protettive.
Ora paio un'aragosta.
Ben cotta.
Comunque:
Viaggio di ritorno tranquillo.
Domenica sera passata a vedere The Aviator con schiena spalmata di Prep.
Il Prep è la medicina totale del nuovo millennio.
Tutto il resto è inutile finanziamento delle multinazionali del farmaco.
Fuck yeah.
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