STASERA MI BUTTO - HC thrash night, Leoncavallo 1987
Attitude - Messiah - Negazione - Upset Noise
C. S. Leoncavallo Milano
29 novembre 1987
Questo fu il secondo concerto che collaborai ad organizzare. Il primo era stato all'Immaginazione di Pantigliate con i Social Unrest e altri (prima o poi ci faccio post apposito...), diciamo quello "di prova", ma con questo si cominciava a fare sul serio.
Eravamo in tre. In alto potete leggere "Shock Treatment, TVOR, I Don't Care, Tattoo Contingent Club presentano" che, in pratica erano: Paolone ("Shock Treatment" era la distro/management che facevamo lui e io, la ex Virus Diffusioni), Stiv Rottame (TVOR ovviamente) e io (I Don't Care! era il nome della punkzine che facevamo io e Bicio da un paio d'anni). E "Tattoo Contingent Club" era il nome originale del The Tattoo Shop di Via Torricelli 19, che era la sede anche delle nostre attività di organizzazzione musicarelli.
Fino ad allora i concerti di gruppi hardcore stranieri venivano organizzati al Virus o, se necessario uno spazio più capiente, al Leoncavallo, attraverso la gente dell'Helter Skelter.
Nelle settimane precedenti al concerto partecipai per la prima volta a un'assemblea di gestione del Leoncavallo. Al Centro Sociale ci ero già stato diverse volte per i concerti, ma era la prima volta che ci entravo per quel motivo.
Ricordo che mi sembravano tutti vecchissimi. Un po' perché avevo 20 anni e, a quell'età, chiunque abbia dai 30 anni in su ti sembra vecchissimo, un po' perché quegli anni non erano stati i migliori per il frequentatori del centro, tra arresti di diversi militanti e l'eroina che, a Lambrate si era portata via molti.
Ricordo il Generale, ricordo alcune delle Mamme del Leoncavallo, poi altre facce che non ricordo più.
Dopo ore interminabili di assemblea, in cui si parlava sopratutto d'altro, ci diedero l'ok.
Mentre Paolone pensava alla parte logistica, Stiv fece il manifesto del concerto.
Disse che ci pensava lui, avrebbe preparato disegno, separazioni, pellicole e tutto quello che serviva per la stampa offset.
Si sarebbe stampato in una tipografia di compagni in Bovisa, dietro Piazzale Lugano.
Io e Stiv andammo a ritirare i poster e, ovviamente, il fesso con la macchina che doveva portare tutto in Via Leoncavallo ero io.
Stiv aveva inserito nel poster questo mucchi di figure umane ammucchiate tipo pogo sotto il palco, ricavate e adattate dalle illustrazioni del manuale di disegno del corpo umano di Burne Hogarth, l'autore dei fumetti di Tarzan, tutti bandanati, tatuati e incazzati. C'è un errore nel disegno, ma vabbé non sto a fare il precisino nelle anatomie.
Il poster era una figata, ma invece di essere l'usuale formato 50x70 era di formato "strano"...
Il Rottame, che è sempre stato ottimo grafico, questa volta aveva un po' esagerato: nel foglio di stampa del poster aveva aggiunto una striscia laterale con il flyer del poster in formato ridotto da dare a mano e, in basso, la fascia promozionale per il disco degli Upset Noise.
Quindi, se vedete in giro copie di questo poster come nella foto o con la facia promo in basso, che veniva regalata a chi acquistava il disco degli Upset la sera del concerto, ora sapete perché.
Certo, quelli del Leo che avevano competenze tipografiche o di stampa se ne accorsero subito, non esattamente felici di aver pagato la stampa pure delle promo TVOR on Vinyl...
Così oltre a dovermi sbancalare un migliaio di poster mi presi il primo cazziatone dai compagni del centro.
Scherzo, ovviamente non fu il primo!
I giri di attacchinaggio li facemmo io e Paolone, con secchio da venti litri di colla che sbroffava sui tappetini del mio vecchio pandino, il cui odore rimase fino alla rottamazione qualche anno dopo.
Mi imboscai un rotolo di poster per l'archivio, che se non l'avessi fatto molti di questi poster non li vedreste ora.
La sera del concerto era equamente divisa tra metallari che facevano le corna e hardcore kids bandanati in finger pointing.
Degli Attitude ricordo poco dato che suonarono tardissimo e me la rilassavo al baretto, dei Messiah ancora meno, erano i più metal dei 4 gruppi, e all'epoca ero abbastanza integralista sui pezzi non più lunghi di un minuto, un minuto e mezzo.
I Negazione suonavano i pezzi de "Lo Spirito Continua" uscito l'anno precedente, li avrei rivisti pochi mesi dopo, quando organizzammo la presentazione del disco successivo "Little Dreamer" all'Immaginazione di Pantigliate, ed era il periodo in cui suonavano più in Europa che in Italia.
Gli Upset, come si dovrebbe essere capito, presentavano il loro primo LP, "Nothing More To Be Said".
Il disco era uscito per un'etichetta belga qualche tempo prima, e veniva ristampato da Stiv per la sua TVOR on Vinyl.
Sto disco aveva una delle copertine più fighe dell'hardcore italiano. Era disegnata da R.K. Sloane, fumettista underground americano mancato tra i fondatori della lowbrow art, tra i disegnatori di Rat Fink, una delle icone della kustom kulture, autore di diverse grafiche per centinaia di gruppi (il teschio con cilindro e pistole e altri design del merch dei Guns'n'Roses è suo).
Il concerto spacco svariati culi e, anche se era il 29 novembre, a fine serata sudavano pure i muri.
Probabilmente qualche altro concerto, al leoncavallo, l'avremmo fatto.
La fascetta promo incriminata! |
Io c ero 💪
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