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MILANO HARDCORE: NATI PER ESSERE VELOCI

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  Ogni tanto continuano a saltare fuori su social, pagine web e pure su carta stampata, alcuni dei poster che ho staccato dai muri, collezionato, scansionato e postato sulla mia pagina e sul mio blog, fin dal 2001. Generalmente non mi faccio nessun problema. I poster li ho sempre caricati in alta risoluzione, perché chi li apprezza possa scaricarsi e stampare qualcosa di simile a quello che trovavi sui muri negli anni 80. Liberi tutti di condividere, ci mancherebbe altro. Ma un minimo di correttezza vorrebbe che, quando ripostate qualcosa presa da me, indicate la provenienza. Invece in diversi se ne fottono, scaricano e ripostano come fossero grandi archivisti di stocazzo. Il fatto è che vi vedo che sciacallate, e siete ridicoli, perché in quegli anni non c'eravate. Io c'ero e non mi ricordo di voi. Che poi, con questi poster ci ho fatto pure una mostra, che ha girato in diversi posti: all'HIU nel 2001, a San Francisco nel 2002, Al Milano Poster Explosion nel 2005. Una vers...

Fuzz One Rest In Peace

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  E' mancato oggi FuzzOne. (nella foto: autoscatto con le chiavi dei treni della subway di NY) "L'ultimo della vecchia scuola", come si definiva lui, dei writers di NYC. Su muri e treni dal 1970, ha firmato con tantissimi nomi... tra i più conosciuti: IVORY 2, LORD 138, SOR 707, PRINCE, DJ 2, SLURP, VINCENT, CK 7, LOVE MACHINE 79 e diversi altri, con alcune delle più importanti crew (THE EBONY DUKES, TFP, FAL, MG, PAL, TMT, PIC, MAFIA, CIA, PC). Cresciuto nel Bronx, il suo nome ha girato veramente "all city": era uno dei pochissimi bianchi a poter entrare in determinati quartieri. Il suo nome rimarrà sempre indelebile nella storia del writing mondiale. Se ne volete sapere di più vi consiglio il suo libro "FuzzOne: a Bronx Childhood". Nessuno di noi camminerebbe un giorno nelle strade dove ha camminato lui. Per capire meglio di chi si sta parlando, vi traduco qui il ricordo di Sharp, con lui negli Ebony Dukes: "Fuzz One si definiva l'ultimo...

Kaos + Kino, (Leoncavallo) RESISTE, Milano 1990

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  E così, il governo di mezze seghe che ci troviamo ha dato il contentino ai suoi sottoposti della destra milanese (quindi quarti di seghe al massimo, che alla mezza non ci arrivano). Il 21 agosto 2025 il Leoncavallo viene nuovamente sgomberato. La prima volta era successo in un altro agosto, quello del 1989. Dopo lo sgombero venne in gran parte abbattuto a ruspe, ma sulle macerie venne rioccupato e parzialmente ricostruito. A questo si riferisce il RESISTE che campeggiava su questo muro, nel cortile del vecchio Leoncavallo. La particolarità, essendo nei primi anni 90, era che veniva fatto a quattro mani da due writers che venivano da ambiti molto differenti. Kaos dal writing con MCA, il rap con i Radical Stuff, l'HipHop del Muretto. Kino dalle murate di movimento e le scritte Aut.Op., alle pezzate LHP, Lion Horse Posse e le altre posse dei centri sociali. Il Devil Commie di Kino che va in culo agli sbirri a pugno chiuso su un lato. Il puppet di KaosOne che, in culo agli sbirri (pa...

La storia degli adesivi LHP

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Siamo nel ventordici febbrarzo, dell'anno millenovecentonovanta. Il Leoncavallo è stato abbattuto da diversi mesi e, in una delle palazzine ancora in piedi, nel cortile che stava dietro al vecchio capannone dei concerti, alcune delle stanze rimaste più o meno integre vennero riadattate a cucina e baretto. In una di queste, ci era corsa l'abitudine di trovarci in diversi, sopo la cena e prima del concerto (ovviamente non prima dell'una di notte), per passare il tempo in innumerevoli partite a carte. In particolare in infinite partite di scopone scientifico. Generalmente, al tavolo verde, che non era verde come un regolare tavolo da gioco ma un più banale tavolo in formica finto legno tinto noce, facevo coppia con Corrado Riot, all'epoca vocalist degli Emergenze e MC con gli LHP. Lui dotato di discreta classe nel giuoco, io dotato di discreto culo. Calboni e Fantozzi, insomma. Insieme mazzolavamo coppie di ex sessantottini che vantavano vittorie contro grandi nomi del mov...

Pè fa la vita meno amara me so pittato na chitara

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  Sono passati 5 anni da quando ho customizzato questa Gibson Les Paul. Il Kappa stava organizzando la mostra "The Sound of Art" e mi chiese di dipingere una Gibson per la mostra, oltre a proporre un'opera da appendere alla Galleria Spaziotemporaneo. La mostra avrebbe girato diverse gallerie in giro per lo stivale, sponsorizzata dalla nota azienda produttrice di accessori per strimpellatori. In cambio, alla fine di tutto, se si fosse venduta la chitarra mi tenevo gli euri, se non si fosse venduta mi tenevo la chitarra. A tutt'oggi la miglior offerta che abbia ricevuto da una galleria d'arte, che solitamente pagano in visibilità. Presi in mano una manciata di marker Molotow, qualche UniPosca e un paio di cinesate con colori assurdi e tracciai le lettere che vedete: Dall'alto in basso c'è scritto PUNK e, dentro le lettere, ruotate di 90 gradi, c'è scritto VANDALO. Poi aggiungo le foto, che a spiegare stiamo qui fino a domani. la mostra rimase esposta da...

Priorità

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  Pugni chiusi e gomiti alzati. Piazza Pompeo Castelli, Villapizzone, MI 2017

Pulce lungolinea a Quarto 2007

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  Pulce fu quello che raccolse l'eredità di Noce, come tetti e come Nome più visto tra le strade di Quarto Oggiaro. Il murello di blocchi di cemento in foto è quello  che corre lungo la linea ferroviaria delle suburbane, tra la stazione di Quarto Oggiaro e quella della Bovisa. Foto presa lungo i binari, dietro il muro c'è la curva di Via Chiasserini, lato Quarto. All'epoca i bombing lungolinea erano molto meno, ora di spazio vuoto ce n'è molto poco, probabilmente dove non lo vedrebbe nessuno o dietro cespugli di rovi e ortiche. Il softie di Pulce invece è ben visibile e, anche se sono passati 17 anni, ancora si legge e ancora non ci è andato sopra nessuno. (foto J3i)