Vandalo "Skate Mutants comix" 1988


Correva l'anno 1988 e volevo fare un fumetto skatepunk.
Questa sarebbe dovuta essere la copertina.
Non avevo in mente personaggi, trama, storia né niente.

A me sarebbe sempre piaciuto fare fumetti, solo che mi rompevo le palle a disegnare sempre le stesse facce per più di 2 pagine.
La manciata di fumetti che ho fatto nella mia carriera al tavolo da disegno hanno sempre avuto una caratteristica comune: Prima pagina colma di particolari, curata, ombreggiature, inquadrature, dialoghi, cazzi e mazzi. Seconda pagina più sintetica, sfondi della vignetta che si appiattiscono, dialoghi sintetici. Dalla terza pagina sfondi neri, personaggi solo sagome, dialoghi assenti e WROOOM, BANG, SLAM, suoni disegnati che occupano buona parte della pagina. Ultima pagina con FINE che occupa buona parte della tavola.
Con questo fumetto mi tediai già alla copertina.
I più sagaci coglieranno il sibillino riferimento a Skate Muties from 5th Dimension, fanza preferita da tutti gli skatepunks degli anni 80, oltre alle raffinate citazioni, tra tattoo e roba sui muri, di Fear, Black Flag, Misfits e Germs.
La tavola è firmata "I Don't Care!", che era la mia punkzine.
La struttura anatomica dei personaggi, oltre alle posizioni degli stessi sulla tavola, non avrebbe permesso agli stessi di chiudere il trick da quella posizione senza ferite lacerocontuse e fratture scomposte.
Ma loro non lo sapevano e droppavano lo stesso.
Ginocchiere e gomitiere, unico presidio di sicurezza.
XXX vicino alla firma.
I LOVE LIVIN' IN THE CITY.

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