Bus bombing: Saet 1998

 

Il bombing sugli autobus è stato praticato, almeno a Milano, da una ristretta cerchia di writers.
Sarà che venivano tolti velocemente dalle linee e buffati, sarà che non avevano lo stesso fascino del pannello sul treno o sulla metro, sarà che essendo uno sport da praticare soprattutto in backjump (i depositi dei bus sono generalmente in città, recintati e controllati molto più delle yard) (ok, a parte quello in foto, che è stato fatto in deposito!) non era cosa per tutti, ma in pochi ci si sono messi seriamente.
Eppure anche a New York c'era una scena di writers specializzati nei bus, tipo Clyde, uno tra gli originaltori del writing di NYC e vero king dei bus di linea.
Ma tant'è.
Tra i milanesi (e dintorni) che si sono dati al bombing sul trasporto su gomma, vi posto un pannello di Saet NBW su una delle varie linee suburbane, che dai vari paesi della cintura milanese portavano i pendolari verso Milano.
La storia, però, la lascio raccontare a lui!

"Coppia fissa, io e BeksOne. Uscivamo dopo cena, recuperavamo spray in cantina e andavamo dritto a prendere freddo e e nebbia a Cologno Nord, sulle scalette della metro, aspettando il momento di fare qualche backjump.
Quando ci davamo troppo dentro, per allentare la pressione, provavamo gli autobus.
Li facevamo al parcheggio tra Vimo e Cernusco, 200 metri dalla Martesana. Roba veloce, rete metallica e foto col flash appena finito, poi correre via, tanto nessuno a quell'ora pensava a noi e non potevi mica andare in strada ad aspettare il giorno dopo, per veder passare il pullman.
Quelli facevano tratta Gorgonzola - Segrate e paesi limitrofi, quindi era improbabile incrociarli, ma il nome girava.
Quando ho iniziato le superiori mi ricordo che già quelli di quarta e quinta sapevano il mio nome, e potevamo plazare insieme a loro pure se ero in prima".

(foto: Saettate)

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