Che cazzo significa DASV? Darsena MI 1992


Già.
Che cazzo significa DASV?
E' una crew? E' un nome? Ma poi, c'è scritto davvero DASV?
Ma cominciamo dall'inizio.
Il capodanno del 1991 è passato da poco. Con i miei soci WHIP/S13 abbiamo occupato, un paio di anni prima, un negozio in Via Savona 13 - l'S13 del nome deriva da quello: S(avona) 13 - e la zona dei Navigli tra via Savona, Porta Genova e la Darsena è dove passiamo molte delle giornate e delle nottate.
Già dall'anno precedente avevamo fatto le prime pezze sulla facciata verso Via Gorizia.
A gennaio 1992 si decide di fare una nouva murata, questa volta sul lato verso Via Vigevano.
E si decide anche il giorno: il 18 gennaio.
Quel giorno c'è una delle periodiche feste dei Navigli, il traffico nelle vie intorno è bloccato, ci sono bancarelle dappertutto e la situazione è ideale per pezzare senza traffico alle spalle.
In quegli anni gli occupanti di Via Gorizia avevano aperto uno spazio per concerti, sound system, mostre, nel sotterraneo della casa: Si chiamava Adrenaline.
Per il 18 gennaio era previsto un concerto dell'Isola Posse All Stars e, la settimana prima, mi chiesero di fare un disegno per la locandina.
Feci un DJ come si usava all'epoca, con consolle e giradischi (old school!), dove il "mobile della consolle portava sul lato il nome dell'Isola Posse.
La parte frontale era quella degli amplificatori, che nella forma erano ispirati (vaghissimamente) alle "prese d'aria" che stavano sul petto del Mobil Suite Gundam (vedi immagini).


Feci solo il disegno. Usare 4 font diversi per una locandina, già allora, sapevo che era sbagliato...
Comunque, passammo tutto il pomeriggio tra spray e cazzeggio, innaffiato da quantità particolari di birre.
Dovevamo essere noi S13, insieme ad Atomo e Swarz, che qualche anno prima, nel 1987, avevano fatto una pezza sul frontone della casa.
Naturalmente, come vi confermerà chiunque conosca Atomo, l'appuntamento era alle 2 di pomeriggio per iniziare e lui arrivò verso le 6 di sera.
Ovviamente avevamo già chiuso la parete.


un pezzo della murata in Via Vigevano, a sx il mio terminator, a destra gli alieni di Teatro
"Scendiamo in Darsena, che ci vuole? è qui sotto!" fu la risposta di Atomo e Swarz.
I ragazzi dell'Isola, intanto avevano finito il sound check.
Era appena uscito "Sfida il Buio", DeeMo e Gruff lo presentavano quella sera, insieme all'Isola Posse.
Appena gli Isolani salirono le scale dell'Adrenaline Atomo placcò il Dee e lo convinse, come solo lui sa fare.
Esatto. Gli cagò il cazzo fino allo sfinimento.
Non c'erano birre, relax, cene. Non c'erano cazzi d'appendere.
"Scendiamo, facciamo la pezza, e poi liberi tutti".
Ovviamente Atomo e Swarz non avevano dietro gli spray.
Ovviamente DeeMo nemmeno, che era lì per fare l'emcì.
Ovviamente serviva un pirla che li avesse.
Il pirla ero io.
Jet4 e Teatro si erano dati, con risibili scuse, rimanevo solo io. Ma mi era rimasta una decina di bonze con gli avanzi della murata sullo squat. Usiamo quelle.
Nessuno aveva idea di cosa fare, però, su quel cazzo di muro.
Per fortuna l'aver respirato esalazioni di vernici nelle 4 ore precedenti, conditi da birre e prodotti di combustione di fogliame da flora simpatica, mi fecero partorire il colpo di genio.
SCRIVIAMO OGNUNO LA PROPRIA INIZIALE.
Dayaki - Atomo - Swarz - Vandalo.
Ecco che cazzo significa DASV.
Alle sei di sera, oramai le sette, del gennaio 1992 scendiamo slla riva della Darsena per tracciare la pezza.
Il Dee caccia la sua D con invidiabile sicurezza, e fa tutto in una manciata di minuti.
Atomo ribalta la sua A alla rovescia e la fa corsiva.
Swarz fa la sua S storta, e ci disegna un cazzo che s'incunea verso la mia V (ocio lì!).
Io, piagato dall'impegno e dallo svago della giornata faccio una V che, lo ammetto, fa cagare.
La riempio di fiocchetti, pure troppi, e ci faccio un bordone nero.
Che mi piacciono i bordoni neri.
Ma son brasato e continuo a sbagliare, e ad allargare il bordone finche diventa largo come una cazzo di autostrada.
Siamo oramai a ora di cena, la Darsena dell'epoca è illuminata poco e stiamo finendo la pezza al buio.
Ma la chiudiamo, che la serata sarà ancora lunga.

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