Stand by Beks & Saet SHB sulle Nord 1999
Ho solo questa foto, per cui non so se Beks e Saet abbiano fatto un end2end con qualcun altro.
Ma gli action shots son sempre fighi, con il Saetta che spruzzarella giallo col fat per movimentare un po' il contorno del suo pannello, mentre Beks di fianco ha già finto.
Pannellate in FNM del 1999, ancora pannelli 90's per qualche mese, abbastanza per dire che ne sanno i 2000.
Loro all'epoca erano ancora abbastanza giovani, e te li vedi camminare lungo le rotaie in cerca di un pannello.
Che se camminavano lungo le rotaie in cerca del cadavere di un altro regazzino sarebbero stati i piccoli Will Wheaton e River Phoenix nel film "Stand By Me", ma cercavano un treno ed erano Beks e Saet.
Per mantenere l'atmosfera da film di 30 anni fa, aggiungo foto della cumpa che raggiunge la yard attraversando boschi e ruscelli, e la storia la racconta Saetta!
"Questi scatti arrivano da Garbagnate, anni 98/99. Saltavamo scuola, puntello a Cimiano (un paio di barnelli), poi Cadorna e prendevamo a scrocco un trenino FN fino a Garbagnate. la cricca iniziale era SHB: Saet - Hepo - Beks, ma poi la roba si allargò e si accollava sempre qualche nuovo innesto.
In quegli anni nasceva OAS, quindi c'era il mitico founder Wibe, Aldo e Hell dalla Barona, quindi Ciak, Sex da Lambrate e tanti altri.
La roba bella era il percorso. Scendevamo in stazione, giravamo alle spalle del deposito attraversando un boschetto e scavalcando un ruscello sul tronco (tipo gita scolastica), solo che poi il giro si è allargato oltre modo e la yard scoppiò!
In pratica, una mattina la prendiamo comoda e andiamo in paese a rifocillarci dalla fame chimica.
Prendi 2 merendine, scavallane 3, finisce che ci circondano i carabinieri proprio nel sottopasso sotto i treni. Ci portano tutti in caserma perché ci trovano addosso un centinaio di spray.
Dopo 2 orette ci rilasciano tutti perchè Beks gli dice a un certo punto: "si ma guardi che non abbiamo fatto nulla, non eravamo neppure entrati in yard!". Ci avevano presi prima, quindi eravamo puliti in effetti. Hanno sequestrato qualche macchina fotografica, poi qualche sberlone è volato. Il resto della storia e qualche dettaglio si trova sul libro Il Veleno nella Coda, c'è un capitolo dedicato a quel giorno.
Adesso mi piacerebbe avere quelli scatti, ma più che per i pannelli proprio per le facce da "mandella", eravamo davvero Fuorilegge, outlaws!"
Dopo la storia di Saet, Beks aggiunge il suo ricordo:
"Al
momento dell’agguato da parte degli sbirri, nel sottopasso alle spalle
della yard, io e Humus in un primo momento riusciamo a scappare ,
arriviamo in un punto dove troviamo un piccolo ruscello dietro ad una
zona residenziale e Humus mi dice “io non lo attraverso, ho le Nike nuove,
zero, non se ne parla!” Provo a convincerlo cosciente del fatto che
se avessimo superato quel piccolo corso d’acqua la salvezza sarebbe
stata quasi certa… ma nulla da fare le Nike erano più importanti!!!! La
pressione sale, sentiamo le sirene e a quel punto cerchiamo di
nasconderci all’interno di un condominio, ma ci sorprende uno sceriffo
sui 45 anni, che pensa che siamo lì per rubare. Cerchiamo di andarcene ma
inizia una mezza colluttazione, arrivano altri vicini che allertano
subito gli sbirri. Nel giro di pochi minuti arrivano a prelevarci e ci
portano in caserma vittoriosi.
All’arrivo vedo gli
zaini sequestrati in una stanza, lancio anche il mio e, in scioltezza, mi
presento dicendo al maresciallo che stava già interrogando gli altri “ma
io non ho fatto niente non ho neanche gli spray sono un loro amico”.
”Poi
non abbiamo fatto niente, eravamo nel sotto passo pedonale cosa
voleteee!” Da lì inizió una vera e propria rivolta da parte di tutti i
partecipanti alla spedizione, che si risolse in un nulla di fatto per
entrambe le parti .
Se gli sbirri fossero stati più furbi
e meno impulsivi non sarebbe di sicuro andata così liscia, con qualche
schiaffone e qualche spray in meno".
Infine il ricordo di Globe:
"Io invece mi ero nascosto in un capanno con Hepo e altri, credo, lì
nascosi lo zaino e arrivai in caserma facendo notare e notificare al
caramba che non avevo fatto nulla, come tutti, ero un amico e vi
avevo accompagnato, infatti ero senza zaino.
Poi riuscii ad andare a
recuperarlo prima di tornare a Milano (con il mega cazziatone in macchina
dai miei che mi erano venuti a prendere).
Riuscii anche a buttare i
tappini e la bozza che avevo in tasca prima di arrivare in caserma,
quando il caramba si era girato.
Che
epoca! Altri invece erano riusciti ad arrivare in stazione, balzare
sul treno e tornare a Milano, forse uno di questi era proprio Humus!"
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