Il Critical Wine è stato una figata.
I tre giorni sono passati tra assaggi variegati di vini e cibi biologici. Nella mia personale classifica do punteggio massimo a un merlot ed un raboso che piacevano anche ad un ignorante come me.
Tra gli espositori segnalo un'azienda agricola dell'astigiano, la cui giovane rappresentante, oltre che ottima conoscitrice di vini, conosceva uno che suonava nei Cripple Bastards.
Non conosceva Giulio di persona, ma del resto non so nemmeno se a Mr. The Bastard piacciono i vini, quindi in un certo senso siamo in un assurdo pareggio di dubbi e domande senza risposta.
E comunque, quando parli con una bionda e simpatica vigniaiola astigiana, sopratutto se sei oltre il decimo assaggio di vini, lo stato confusionale è un obbligo sociale.
Nota finale sul versante cibo: c'era un banchetto di valtellinesi con formaggio d'alpe, affettati vari e polenta taragna con salsiccia, che hanno dominato il versante alimentare del Leo.
Vabbè, prossimamente back to tha muzik!

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