Kaos Rendo Play Graffio MCA, "wildstyle", Bologna 1988

WildStyle - Bologna 1988
 Nel 1988 i Milano City Artists vengono invitati alla Biennale dei Giovani Artisti del Mediterraneo.
Per essere giovani, erano giovani. Più o meno tutti di 20 anni, o forse meno.
All'epoca erano tra i pochi writers milanesi con esperienza: pezzavano infatti da 3-4 anni, Kaos anche meno essendo il più giovane.
Il pezzo che fecero alla Biennale di Bologna fu, probabilmente, il pezzo più grosso realizzato all'epoca: 6 metri d'altezza per 15 (o forse più) di lunghezza.
Furono i primi a usare una piattaforma mobile a cestello per realizzare le parti alte (fornita dal Comune).
Le lettere furono tracciate sul muro da Rendo, con lettering di KaosOne, forse con interventi degli altri soci nel design, nei collegamenti? Boh.
Sfondi e interni delle lettere nuvolati, con tutte le cose che si usavano all'epoca: cerchietti, lampetti, spruzzetti e stelline.
La DupliColor sponsorizzò il pezzo (come da boxino in basso a destra, con scritta orribilmente storta), e chi ha usato le Dupli riconoscerà la paletta colori fornita: Verde menta, azzurro, blu, bianco e grigio per lo sfondo, Viola, lampone, rosso, rosa e bianco per gli interni.
Contorno nero come piace a me, largo come la sgommata di un dragster.
Beh, qui, data la grandezza della pezza era anche necessario.
Mi si dice che durante la realizzazione passò a supportare anche Dayaki, che giocava in casa, e che lasciò una tag da qualche parte nello sfondo. Però la foto che ho è a risoluzione troppo bassa per andare a scrutare tra i nuvolati blu e verde menta.
Oltre alla foto della pezza vi aggiungo foto dei Milano City Artists davanti al pezzo (dall'archivio di Graffio) e tre foto del making of, con rendo sul cestello che traccia le lettere.
Queste ultime foto (grazie Malì!) dovrebbero essere di Adelaide Vignola.

KaosOne - Rendo - Play - Graffio



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