I Don't Care!

Il Liceo Buonarroti di Pisa è stato sede di jams, hall of fame di diversi writers, palestra di diversi stili. Ve lo ricordate il muro di Phase2? E quello successivo di Fra32 ? Ecco, quelli erano alcuni tra i tanti. Qui un cancello carraio fatto da Peora RSG nel 2004 (l'undici sopra la A è stato aggiunto in seguito... magari nel 2011!). Come in seguito è stata fatta la (A) da qualche anarchico pisano, che magari poteva farla da un'altra parte, però. E in seguito, poi, il cartello di passo carraio. Chissà se da qualche parte c'è una foto del cancello appena pezzato. (foto: Shyla)

Sgombero e demolizione del Leoncavallo, 24 gennaio 1994. Sopra le teste degli sbirri: "Fuckin' Pigs" di Kino, "Art" di Vandalo, "Strong" di Foxy, LHP di LeleProx e Osso. ACAB sempre. L'imbiancatura a cazzo di cane l'ho fatta io...

E insomma, su questo muro del terrapieno della ferrovia ci stavano questa serie di pezze TGF (e amici). In particolare ci stava questo LAMBRATE SUPERSTARS con pezze di Grake e di Styng253. Oramai 2 anni fa avevo postato la murata di Styng promettendo a breve quella del suo socio, ma un'involontaria cancellatura del file mi ha lasciato senza la parte 2 della doppietta. Bucio di culo vuole che l'ho ritrovato il jpg scomparso, ed eccolo qui: Grake, Tha Good Fellas, Lambrate superstar parte seconda! Uniti da sfondo blu con lampi, nuvole e sfumature bianche per gli sfondi dei pezzi, ma differenti e personali negli stili delle lettere. Non l'avevo postato sul blog 2 anni fa il pezzo di Styng. Rimedio adesso, così le pezze ritornano unite. (foto: Slog)

Per l'indignazione degli spugnettari postiamo un classico esempio di bombing incrociati, tutti più o meno al cambio del millennio. Incrociati perché nessuna dei nomi che vedete bombardavano insieme. Si sono solo incrociati nei relativi bombin tour per le strade della città. E la strada in foto è tuttora frequentata da spray & markers: ci troviamo all'incrocio tra Via Colombo, Coni Zugna e Gorizia, e la Via Barbavara di cui vedete la targa in alto è quella viettina che, più avanti, costeggia il muro della stazione di Porta Genova. Once era abbastanza vicino a casa, dopo il softie azzurro e blu con over giallo, quello che si è fatto più sbatti in un incrocio ipertrafficato a qualunque ora, doveva solo voltare le spalle e farsi Corso Genova verso nord. Dumbo, vabbé. Dumbo in zona Navigli ha lasciato abbastanza ettolitri di vernici da imbiancarvi casa ogni mese fino a quando diventate vecchi. Qui solo una firmetta easy. Una goccia nel mare. Appena dietro l'angolo una tag ...

Cacciamola una bella rarità! Questo pannello CLO window down di Clout CKC risale, mi dicono al 1991-92. Clout è stato uno dei primi tra i trevigiani a fare treni, e questo, vista la data, è anche uno dei primi pannelli a portare la sigla CKC su metallo, a pochi mesi dalla nascita della crew. Stile barre e frecce, marchio di fabbrica della crew tra TV e MI, il pannello è su una automotrice ALe 801, qui con la livrea originale arancio e giallo Colorado. Questi treni erano soprannominati "Arancioni Meccanici" dai writers ( una storia degli Arancioni Meccanici a Roma la potete leggere su XXRoma20 ) e "Fanta" (dall'omonima bibita all'arancia) dagli appassionati di treni. Curiosità: al giro del millennio, quando tutti i treni FS presero le pellicolature XMPR verde-blu-bianco, le "Fanta" furono rinominate dai train fans "Sprite", per rimanere in campo bibitaro. (foto di Clout dall'archivio di XRUBX )

Zuke / Zuker era un writer della ASC crew (ArtSexCrime) di Los Angeles, crew che esiste da una 20ina d'anni circa e che, 6-7 anni fa, fu decimata da arresti e denunce, in cui alla crew vennero addebitati 1600 atti di vandalismo e 100.000 dollari di danni alle proprietà pubbliche. I suoi soci di crew gli hanno fatto diversi memorial wall in giro per LA., tra cui questo a rullo, che si trova su un capannone lungo la linea della Metro Blue, metro leggera che parte da Downtown LA, attraversa South LA, Watts, Willowbrook e Compton e continua fino ad arrivare a Long Beach. Qui ci troviamo a Watts, in Willowbrook Avenue, a poca distantza dalle Watts Towers . Un altro pezzo del capannone con una rullata di H0p35 l'avevo postato già tempo fa, ma se non lo ricordate lo aggiungo sotto. Non il posto più tranquillo per far fotografie per strada, infatti la Betta le ha fatte dall'auto!

Ma con tutti i cazzo di posti, il tuo camioncino cassonato, da Salerno, proprio qua lo dovevi parcheggiare? Che, vabbé, non è che sui muri della Piscina Procida ci fossero solo meraviglie, ma proprio davanti alla pezza di Sand lo dovevi mettere? Non so se la pezza risalisse a una murata del 2003 di alcuni FIA e BN , in cui peraltro c'era anche un'altra pezza sua ,o a un'altra successiva del 2004, dato che lo "stacco" vero e proprio non esiste. Oppure è dietro al camioncino, vai a sapere. Ma non lo puoi sapere perché c'è il tuo Iveco rugginoso. Davanti. Comunque le pezze di Sand di quel periodo sono tra le mie preferite, sia come disegno delle lettere, sia come colorazioni. Questa poi, con quei cerchi e quadrotti arrotondati da tappezzeria anni 70, l'apprezzo particolarmente. E gli anellotti azzurri, che riprendono un classico degli sfondi anni 80 ma aggiornati al 2000. Pensa se la foto era di fronte e intera. Senza il camioncino parcheggiato sul marciapi...

Questa pezza l'avevo già postata un paio di anni fa, una foto diversa, ma presa di lato (che quando hai quegli alberelli del cazzo davanti non sai mai dove metterti), un pelo sfuocata e con i colori "lievemente" falsati. Ma siccome Texas mi ha girato una frontale, a fuoco e con i colori giusti, contravvengo alla mia regola di non ripostare foto già postate. Non è vero. Posto il cazzo che mi pare. Comunque bisognava. I colori e le linee di Dado si erano perse in un trionfo di colori pastello, per cui tutti i loop che corrono in giro a generare le lettere, rincorsi da frecce rientranti e uscenti li potete godere meglio, con colori simili a quelli reali e linee definite. Lo stesso vale per i puppets di Draw con colorazioni a contrasto calde e fredde. Che poi, Draw mi disse che la murata era del 1997, anche se io intravedo un 96 sotto la sua firma sulla destra... Ma magari sono due cerchietti (che a Bologna avevano la mania dei cerchietti nei pezzi) e non la testa e la panc...

Avevamo iniziato qualche giorno fa con una prima parte del muro su Via Giambellino , con vari MNP, ma sopratutto KayOne) sopra. Continuiamo con i primi "ospiti" in Giambellino: Tawa e Debby, 16BC. Ospiti per modo di dire, dato che la Barona inizia un paio di centinaia di metri dietro questo muro, al di là del Naviglio. Se sulla sinistra spunta la P di dell'MNP azzurrobianco di Kay1, Tawa qualche punta la mette nella sua pezza. Se siete abituati allo stile che lo ha reso famoso sui treni delle Nord e sui muri ovunque, quello iniziato con Cano in epoca 16K, a base di innseti organici nelle lettere, questo è quello che faceva negli anni precedenti, prima di trovare la sua strada nell'evoluzione delle lettere. Ecco, morbidezze, zero. Curve, zero. Quelle semmai erano tutte nelle lettere del pezzo della Debby, di cui segnalo la decorazione a "lettera nella lettera", con le lettere che compongono il nome inserite in giallo nella decorazione interna. Concludiamo c...

Le tags sulle serrande sono quelle che durano di più: la serranda è di proprietà del negozio retrostante e, se pure il condominio pulisce la facciata, la serranda è competenza del negoziante. Che raramente ha voglia di spendere qualche 100 euri per riverniciare qualcosa che si vede solo quando ha chiuso, e pure a riverniciarsela lui, lavare decenni di lordura, scartavetrare, riverniciare... troppa sbatta. Per cui, se non stanno in vie famose per cui si possono vantare spugnettari e cavalieri del pulito, tuttora sulle serrande trovi roba vecchia e nuova. Quelle nuove le ho tagliate quasi tutte perché assolutamente prive di stile. Vi lascio un Dumbo a marker argento, con la B cornuta come la P di Panda. Ma, sopratutto, la reliquia di anni passati: un IWS fatto da Acro, circa 1993-1994, che su quella serranda ci sta da un quarto di secolo. E lo so che a molti che pure vedono sti post delle tags non frega un cazzo, ma questa è la roba reale. Per le letterine carine e i puppet bellini tor...

Era il 1989 quando cominciarono a costruire questo gioiellino architettonico. Doveva essere un albergo da 300 camere da inaugurare per i mondiali di calcio di Italia90, ma non fu mai finito per il fallimento dell'immobiliare proprietaria, e rimase così per una ventina d'anni. Ora, non sono un reporter indinniato delle Iene o di Striscia la Notizia, per cui sticazzi dei miliardi di lire finiti in merda, una goccia nel mare del passivo totale di italia90 da contare in migliaia di miliardi del vecchio conio. L'ameno alberghetto si trovava in una grossa area verde tra la tangenziale est a est, il fiume Lambro a ovest, la Monluè a nord e il quartiere Ponte Lambro a sud. Rimase come lo vedete dal 1990 al 2013, quando venne abbattuto per farci il Parco Vittorini. Per anni, tra quei muraglioni di cemento e quei 7 piani vuoti c'è stato di tutto: ricoveri di senza casa, tossici, nomadi, mi sembra anche qualche rave e mi pare anche un tentativo di occupazione. E naturalmente qua...

ASSA a colori autunnali, cadono le foglie, le rondini volano in formazione preparandosi a migrare verso sud, rami secchi, aria fredda. Pure i pannelli si fanno ascuri. Autunno alle porte. (foto: Andrea)

Poison Dart 2014 Nell'ottobre 2014 viene organizzato Poison Dart. E' una jam autorganizzata, senza sponsor e autorizzazioni. Nell'88, 89 e 91 ne erano state organizzate altre in Piazza Vetra-Parco delle Basiliche da diversi centri sociali, ma qui è una cosa da e per writers. Di Poison Dart ce ne sono state diverse, ma quella di cui leggete e vedete è quella del 2014. Perché quella del 2014 fu interrotta dall'arrivo in forze della Polizia Locale, che blocco tutto, identificò i presenti e ne denunciò due. Ne parlo adesso perché i denunciati hanno subito un processo per imbrattamento, che si è concluso dopo 4 anni, un paio di settimane fa. Sono stati assolti "perché il fatto è di lieve entità", e bene per loro. Ma aggiungo che dovevano essere assolti "perché il fatto non sussiste", dato che su quel muro sono stati fatti pezzi fin dal 1989, anno in cui Bicio e Chr fecero "FEAR" , prima pezza in quei giardini, ma che era sta...

Mi hanno girato un po' di foto di pannelli FS che dovevano andare sul sito Mi Residenza, per cui parto con un festival del  metallo pesante che riguarderà alcuni, sopratutto milanesi operanti nel duemilaquattro (le foto sono tutte di quell'anno). A prendere in mano quelle foto ti rendi conto come siano cambiate le cose per le foto in internet: queste hanno solo 14 anni per cui arrivano ai 100kb, ma siti più vecchi hanno riquadrini di qualche decina di kb! Anni in cui le connessioni erano lentissime e le pagavi al minuto. Ora trovi foto che pesano come un intero sito in html negli anni 90. Comunque MiResidenza, come diversi siti di writing, writers e crews non esiste più. Molti di quelli che hanno salvato le foto le hanno poi messe su imageshak o simili, quindi perdute pure quelle. Non romperò i coglioni a nessuno, spero, postando resti di epoche passate. Comincio con questo pannello di Guen DCN IWS N9NA, che va a coprire le finestre per il sollazzo dei pendolari Trenit...

La Via Giambellino è una delle vie storiche del writing milanese. Se a nord est Milano, nell'intrico di strade tra Viale Monza, Via Padova, Via Leoncavallo e Piazza Aspromonte nascevano, crescevano e si sviluppavano crews come PWD prima e CKC poi, TDK in Via Pontano, S13 e LHP tra le pareti del Leoncavallo e tutte le altre crew che gravitavano tra Lambrate, dai TGF a tutti gli altri, a sud ovest Via Giambellino e alcune sue traverse furono il cuore della scena sud, che gravitava inizialmente intorno alla Milano Napalm Posse e alla 16BC (poi 16K). Dai tardi anni 80 si cominciarono a vedere i primi esperimenti sui muri del quartiere. La foto che vedete ferma un attimo del 1993 di un muro che non esiste più era la recinzione di un enorme area a capannoni, già demoliti all'epoca, che partiva da questi portoni e arrivava fino alla ferrovia FS, nel tratto tra le stazioni di P.ta Genova e San Cristoforo. Sotto l'edificio giallino e alto che vedete sulla sinistra c'è la ...

Di Sir2 avevo già postato un puppet dello stesso anno, quello con la metro che gli esce dalla bocca e il ghettoblaster dietro la schiena . Qui siamo sempre in Via Ardigò, alla Hall Of Fame della ZN13 dei 3 ponti. In quegli anni la Via Ardigò era una strada sterrata tra i condomini e la ferrovia, di quelle che con due gocce di pioggia diventavano pozze di fango, dove trovavi scheletri di motorini rubati e smontati. Anni dopo sarà asfaltata con la realizzazione della Stazione Forlanini delle linee S, le Suburbane di Trenord, ma all'epoca non portava da nessuna parte. Qui Sir2 non aveva ancora iniziato il suo passaggio ai 3D veri e propri che avverranno negli anni successivi come Riso, ma già lo spessore del semiwild e quei cubettini che si staccano dalla cima delle lettere mostravano che la bidimensionalità gli stava stretta. Il puppet, che all'epoca era famoso per i puppets, che divide SIR da 2, ha sta cosa sanguinolenta che gli esce dalla bocca. Non è niente di horror....

DOVE: Il teno è un ET400 SEPSA della Cumana. QUANDO: lo vedete nel datario in basso a destra, un classico delle macchine fotografiche dell'epoca, 29 marzo 2005 alle 4 e 14 di mattina. VERNICE FRESCA! COSA: End2End in 4 parti lungo l'elettromotrice. CHI: Il quarto dei 4 che vedete è Sonda MAD PNP. PERCHE': Perché si. Vi sembra di averle già lette 'ste parole? Forse è perché sono le stesse dell'altro post su Gola , del secondo su Zen2 e del terzo su Anal , salvo cambiamenti su chi ha fatto cosa e piccole aggiunte di info. E qui corre l'obbligo di sottolineare l'uso dei due puntini sopra alcune lettere che Sonda aggiunge spesso ai suoi pezzi. Potrebbe trattarsi di una dieresi o di un umlaut : dieresi se si è ispirato a scritture latine come italiano o francese, umlaut se si è ispirato alla scrittura tedesca. E anche oggi avete imparato qualcosa di nuovo. Poi, vabbé, li ha sempre piazzati in giro come cazzo gli pareva, dato che sia tedeschi che i la...

CSOA Molino, Lugano, Svizzera, 1997. Siccome qualcuno mi ha fatto notare che, ogni volta che posto un mio pezzo, sto troppo a sottolineare le marcionate, gli errori e gli orrori, ora posto una cosa di cui all'epoca del fatto ero soddisfatto... Nel 1997 alcune persone del Centro Sociale Molino (allora all'interno di un vero mulino, il Mulino Bernasconi) invitano noi S13, gli amici THP e un tot di altri writers tra Milano, Varese e il Ticino, per dipingere fuori e dentro al centro sociale occupato. Per una volta faccio pure la bozza del pezzo (cosa che mi succede raramente!), articolando incroci e sovrapposizioni e passo il pomeriggio a dipingere, preso bene, senza interrompere per bere, cazzeggiare, ecc. (cosa che mi succede altrettanto raramente!). Le lettere mi escono come volevo, le sovrapposizioni e incroci delle lettere rispettano la bozza, vagamente ispirata ai celtic knots fatti a barre corrose e ritagliate, le sovrapposizioni con effetto negativo/pos...

DOVE: Il teno è un ET400 SEPSA della Cumana. QUANDO: lo vedete nel datario in basso a destra, un classico delle macchine fotografiche dell'epoca, 29 marzo 2005 alle 4 e 14 di mattina. VERNICE FRESCA! COSA: End2End in 4 parti lungo l'elettromotrice. CHI: Il terzo dei 4 che vedete è Anal. PERCHE': Perché si. Vi sembra di averle già lette 'ste parole? Forse è perché sono le stesse dell'altro post su Gola , e del secondo su Zen2 , salvo cambiamenti su chi ha fatto cosa e piccole aggiunte di info. Siccome però voglio aggiungere qualcosa oltre a osservare le lettere aliene di Anal e lo sfondo viola, vi racconterò che la Cumana, metro/ferrovia che collega Montesanto e il centro di Napoli via Bagnoli, con Pozzuoli e la costa Flegrea, avendo diverse stazioni cittadine potrebbe essere considerata la prima metropolitana costruita in Italia (è in funzione dal 1889): aveva la locomotiva a vapore ed era in funzione 60 anni prima della Linea 1 di Roma e 70 prima delle Li...

Dopo un (bel po') di pausa, riprendo i muri della Piscina Procida, pezzati saltuariamente da un bel po' di gente a partire dalla fine degli anni 80, quando li colpimmo io e Bicio. Negli anni 90 vide diversi writers alternarsi come Craze e KayOne in bombing MNP, i primi 2000 furono invece storia di MDS, FIA, VDS, BN e svariati altri, che portarono fino ai giorni nostri, in cui il muro è mezzo scrostato e buona parte di quello che viene fatto è subito coperto. Ma qua ci troviamo a chiudere un pezzo di muro della piscina, che vedeva Rocks, Entics e Mes lasciare la loro striscia di pezzate su una grigionata che aveva coperto pezze precedenti. Se Entics e Mes hanno lasciato lettere molto dinamiche, articolate e con la dovuta quantità di frecce, Rocks ha optato per lettere super soft. Beh, le lettere soft erano il suo marchio di fabbrica. Forse non tutti sanno che un certo stile di lettere softie, nella NYC di qualche decennio fa, veniva chiamato marshmellow style. Per la morbide...

Anche a Caps, come a MadBob, Noce e Dreca prima di lui, è capitato di fare dei tetti bassi. Che, poi, bassi... Stacci tu sul bordo del tetto anche se è il secondo piano, poi mi dici com'è. Siamo tutti abituati e vederlo a 15-20 metro d'altezza come nella foto postata poco tempo fa vicino a Loreto , che qua sotto i 10 sembra basso. Comunque: KAP in 4 colori, lilla per l'interno, fucsia o lampone per l'esterno, un rosso scuro a fare da sfondo e tag e rinforzi di contorno in blu. Lettere softie, leggibili facilmente dal basso. Siamo in Piazza XXIV Maggio, proprio di fronte alla Darsena e al Mercato Comunale, in un edificio stile vecchi Navigli, con case a ringhiera nel cortile che si apre di fianco. All'epoca l'edificio era in ristrutturazione, ora è finito. Al posto di Bagno Style c'è una pizzeria, e la palestra dell'insegna è stata sostutuita da una "gym" (la stessa cosa, ma più trendy). QUesta volta l'heaven spot non è durato tantissimo: ...