Frigidaire 38 - gennaio 1984 - Ghotic Futurism: Rammellzee
Proseguono i post degli articoli che hanno a che fare col writing (e l'HipHop), usciti su Frigidaire tra 1982 e 1984.
Nel maggio del 1983 Rammellzee arriva per la prima volta a Milano, al Politecnico, ospite di Corrado Levi, che in quell'università insegnava.
Tiene una lezione, viene intervistato dagli studenti, lascia qualche tag sui muri dell'università.
Di tutto quello rimane solo un articolo su Domus n.642 del settembre 1983, di cui postai le pagine su Pezzate Passate anni fa.
Qualche mese dopo, nel gennaio del 1984, esce questo articolo, con mini intervista a Rammellzee (e a Douglas Abdell).
L'articolo non è il massimo, ma è giustificato dal fatto di essere uno dei primi tentativi di "spiegare" le lettere armate di Ramm, in un contesto di mostre e di mercato, in cui le lettere dovevano convivere con figurativi e astrattismi senza avere molto in comune. E questo articolo ne è un esempio.
Sbagliato fin dal titolo (che poi, sia Ramm che Abdell ti dicono che fa cagare e non li rappresenta... cambialo, no?), tocca di striscio il fattore lettere e rimesta nei testi di chi ne ha scritto prima.
Voglio dire, hai Rammellzee in persona a cui chiedere, e scrivi di quello che ne pensavano i soliti Mailer, Baudrillard e il solito articolo di Goldstein del 1973.
L'articolo è comunque importante, essendo il secondo su Ramm ad uscire in Italia, ma il primo a pubblicare un esempio di lettere armate, con l'evoluzione di I e Y.
Nel maggio del 1983 Rammellzee arriva per la prima volta a Milano, al Politecnico, ospite di Corrado Levi, che in quell'università insegnava.
Tiene una lezione, viene intervistato dagli studenti, lascia qualche tag sui muri dell'università.
Di tutto quello rimane solo un articolo su Domus n.642 del settembre 1983, di cui postai le pagine su Pezzate Passate anni fa.
Qualche mese dopo, nel gennaio del 1984, esce questo articolo, con mini intervista a Rammellzee (e a Douglas Abdell).
L'articolo non è il massimo, ma è giustificato dal fatto di essere uno dei primi tentativi di "spiegare" le lettere armate di Ramm, in un contesto di mostre e di mercato, in cui le lettere dovevano convivere con figurativi e astrattismi senza avere molto in comune. E questo articolo ne è un esempio.
Sbagliato fin dal titolo (che poi, sia Ramm che Abdell ti dicono che fa cagare e non li rappresenta... cambialo, no?), tocca di striscio il fattore lettere e rimesta nei testi di chi ne ha scritto prima.
Voglio dire, hai Rammellzee in persona a cui chiedere, e scrivi di quello che ne pensavano i soliti Mailer, Baudrillard e il solito articolo di Goldstein del 1973.
L'articolo è comunque importante, essendo il secondo su Ramm ad uscire in Italia, ma il primo a pubblicare un esempio di lettere armate, con l'evoluzione di I e Y.
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