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Visualizzazione dei post da 2022

NYC IRT 6 line video: train writing 1973

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Ogni tanto appaiono online video riemersi dalle sacche del tempo. Qui qualche immagine tratta da un breve video apparso sul tubo: 70s G******i footage New York City Subway trains march 5 1973 . E il titolo rappresenta proprio quello che promette: 10 minuti di viaggio sulla metro di New York, in particolare siamo sulla 6 line della IRT. (IRT sta per Interborough Rapid Transit Company , ovvero la prima società che gestì la metro di NYC, che univa i 5 storici "borough" della greater New York: Manhattan, Brooklyn, Bronx, Queens e Staten Island) La maggior parte di questi video sono girati da fan dei treni, che generalmente non amano (eufemismo) il trainwriting, per cui il soggetto sono i treni e non i pezzi sui treni. E dico "pezzi" non a caso: come si vede nel video in questo periodo, nei primissimi anni 70 (il video è datato 5 marzo 1973), sulle lamiere della subway si stava passando dalle tags ai primi masterpieces. Quello che si vede meglio inquadrato è un RIFF 170,...

Bulk 25 anni

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25 anni, un quarto di secolo, da quando è stato occupato i Deposito BULK. Delle pezze al Bulk e nei dintorni ne ho già parlato . Rispetto ad altri C.S. milanesi, come Leoncavallo e Cox18 che avevano visto le prime cose di writing milanese, il Bulk era frequentato regolarmente da diversi writers, tanto da ospitare il ToraBora, che fu anche uno dei primi posti in uno squat a vendere bonze, quando negozi di spray decenti li potevi contare sulle dita di un falegname distratto. Che fosse una casa, una meta o un punto di passaggio per molti, nei tour di bombing notturno, era (e in parte è ancora) testimoniato da quello che trovi sui muri dei dintorni. Molte delle cose in foto erano sul dopolavoro ENEL che non esiste più, sostituito da un condominio nei più noiosi toni di grigio che le cartelle colori possono consentire, altre sul muro di Via Bramante che scomparirà tra qualche tempo, altre sui muri delle viette dei dintorni. Qui un paio di foto del cortile davanti a Tora Bora poco prima dell...

Tolleranza ZERO

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  Per molti, ma non per tutti.

Duplo TAK in Ghisolfa MI 1993

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  Deep, Deeppo, Dippo... E questo chi è? Ma è Duplo, all'epoca TAK, poi GR, poi tutto il giro Vetra. Sono i primi pezzi sul muro del Cavalcavia che collega la Bovisa alla Ghisolfa, ora Hall dei BN, ma all'epoca sede delle prime murate dei TAK, Troppo Ammalati di Kiavo, sobrissimo nome con cui una manciata di regazzini si faceva chiamare. Di fianco, infatti, c'erano altre murate loro , di cui ho postato roba firmata Spice e Jmb/Jambo . Mancava solo questa foto. Nei primi anni 2000, con il quadruplicamento dei binari delle Ferrovie Nord, che passano sotto il ponte poco più avanti, venne ristrutturato e in parte ampliato l'intero cavalcavia, reintonacando le pareti in foto oramai malconce (e purtroppo anche i bombing lungolinea sotto il ponte, che avevo fatto io nell'89-90...). Come le altre, anche questa pezza è del 1993, fotografata da me nel 1995. Contando che si trovava sulla strada che porta a un paio di scuole medie, ha resistito pure bene!

Cro-Mags + Raw Power Garage2001 MI 1991

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Cro-Mags Raw Power 2001 Garage 28 giugno 1991 Vorrei raccontare sturieleta relativa a questo concerto, dove i Raw Power presentavano il loro disco Live Danger, uscito per la TVOR del buon Stiv Rottame. O qualcosa dei Cro-Mags, che erano nel loro periodo più thrashmetallaro, tra Best Wishes dell'anno prima e Alpha & Omega che uscirà l'anno dopo. Guardo la locandina e vedo che sponsor della serata era Blast, cazzo, incredibile. Una rivista musicale che usciva in edicola e non faceva cagare a spruzzo. Vabbé, potrei essere di parte, dato che intervistarono me e i Public Enemy qualche mese dopo. La realtà è che non mi ricordo niente della serata. il 2001 Garage, ex Prego, ex Rainbow, ex Odissea 2001, non era il mio locale per concerti/discoteca preferita. Anzi. Ci andavo solo se la serata era imperdibile, se non potevo farne a meno. Quindi qui dovrei esserci andato, ma boh. Non mi ricordo. Mi ricordo invece l'ultimo tour dei Cro Mags con (quasi) la formazione storica, Harley...

Teva + Fanta LOV crew 20 anni

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  Back in action! Teva  e Fanta (Grom), dal nordest di Milano, zona Via Padova e Crescenzago, writers della seconda generazione anni 90, dopo 20 anni senza toccare bombole sono tornati sul metallo, per festeggiare il ventennale della LOV crew fondata nel 2002. Sta anche girando nel traffico ferroviario, quindi happy birthday LOV!  

Pret-a-portoni

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Siamo nel 2022 e gli stilisti piazzano le tags sull'abbigliamento pr ê t-à-porter, che sarebbero i vestiti delle grandi marche di moda, ma fatti in serie, venduti a prezzi più contenuti di quelli di alta moda. Ovvero il contentino per voi pezzenti wannabe, che non vi potrete permettere mai il Valentino da 15.000 euro per cui non avete né i soldi né il fisico, ma fate i buffi per qualche manciata di centoni, per prendervi la cinturina o il giubbottino o il borsello con il marchio famoso, pensando di swaggare, invece vi si legge ovunque "vorrei, ma non posso". Tutto questo discorso per gisutificare il titolo del post e irridere gli schiavi dei marchi, non peraltro. Che la tag sta bene con tutto, metallo, cemento e legno, figurati se non migliora la pacottiglia di esosi sartini per cafonazzi. In foto, portone milanese, forse Navigli, forse Chinatown. Che sono le due zone dove i portoni sono ampiamentevergati in massa. Panda, Dumbo Gees, Gans, Humen, Fayer, Stebo, Zeno e tutt...

Writer prima di te: Mago Chiò 1899

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La vedete quella scritta al centro della foto? Ora lo chiameremmo blockbuster, lettere alte 4-5 metri tracciate a pennello. E il NOME: Mago Chiò . Il Mago Chiò (Mago Chiodo) era uno di quei matti che ci sono in tutti i paesi. Ma questo matto aveva una passione che io e molti che leggono qusta pagina hanno: scrivere il prorio nome in giro, farlo conoscere a chiunque passi e non possa non vederlo. Era nato nel 1867 ed era conosciuto da tutti nella zona: andava in giro a piedi nudi, con un camice bianco legato in vita, un colbacco in testa, una tromba per annunciare il suo arrivo e una gavetta piena di vernice bianca, per scrivere il suo nome. Era analfabeta: " Mago Chiò " erano anche le uniche lettere che sapeva scrivere. Di lui ci rimane un ritratto, fatto dal pittore macchiaiolo Telemaco Signorini in uno dei suoi viaggi all'Elba, e forse qualche foto. Un giorno, anzi, una notte del 1899 realizzò la sua opera più conosciuta: Scrisse a grandi lettere maiuscole, sulle ...

Fume, Rok e metallo 2022

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  Da ste lamiere un quarto di secolo abbondante di bombe su metallo vi guardano. Fume MSN + Rok. Foto attaccate un po' a pene di segugio, per cui ve le posto anche con pezze singole.

M4 Milano bombing

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M4 bombardata prima dell'inaugurazione. Essendo un articolo del Corriere, l'usuale intervento della "Esperta di gr******ismo vandalico" (ma solo a me sembra un titolo lavorativo pari a "esperta dei capelli lisci" nella pubblicità dello shampo?)  non manca. A quale pagina avrà rubato le foto il Corrierone, stavolta?

Roue NG in FS 2002

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  Roue NG (Nait Guarriors), durante il suo Italian Tour del 2002! Si sta aggrappando a una delle maniglie sul musone di una "Mazinga" , nome con cui sono conosciute le carrozze Sempilota MDVC, qui in livrea XMPR. Non so perché avesse quella fascia bianca sul frontale, di solito era rossa. Comunque ci ha pensato Roue a vivacizzare la livrea originale. (archivio VB)

Near Leone PNP 2021-2022 stop suckerz

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Le foto "prima e dopo" di solito le faccio con murate vecchie arrivate fino a oggi. Ma qui ci stava, anche se la "vecchia murata" è dell'anno scorso. Siamo a Pero, prima cintura milanese, tipo che comincia a due passi dalla fermata MM1 di Molino Dorino e, se non ci fosse il cartello del comune non ti accorgeresti di essere uscito dalla città. Pero non è prodica di bellezze naturali, fino a qualche decennio fa era conosciuta soprattutto per la sua raffineria e per i capannoni sapientemente alternati alla verdura. Ora è tutto diverso, la rafineria è scomparsa insieme a molti capannoni. Ma non ha perso quel grigiore di fondo. Grigiori che solo svariate murate di writers locali e dei paesi circostanti riescono abucare, come quelle in foto firmate PNP. Ora. Siamo tutti per la pace, ma cazzo. Proprio sul NEA di Near PNP devi andare a scrivere STOP WAR? Per non parlare delle altre che hai lasciato in giro, sempre sulle murate. Tranquillo sono saltate pure quelle. Dai, ...

Janette Beckman: foto di angeli con la faccia sporca

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  Angels with dirty faces Angels from nowhere places Kids like me and you Queste sono tre righe del testo di Angels with Dirty Faces, una canzone degli Sham69 dedicata a tutti i ragazzi cresciuti sulle strade, quelli appartenenti a tutte le subculture giovanili dagli anni 50 a oggi. Janette Beckman , invece, è una fotografa, specializzata in ritratti, nel fotografare le persone. Si è trovata nella Londra degli anni 70 e primi anni 80, in tempo per vedere e fotografare Mods e Rockers, oltre a seguire i primi anni del Punk inglese. Con i primi anni 80, il punk inglese cominciò a calare nei suoi interessi, fino al 1982. Quell'anno a Londra arrivò ”New York City Rap”, il primo show di Hip Hop nella capitale britannica. La Beckman fotografò per Melody Maker, giornale per cui lavorava, Afrika Bambaataa, Grand Mixer D.S.T, la Rock Steady Crew, Futura 2000, Dondi, Ramelzee, Fab 5 Freddy e Rammellzee. Quello che stava accadendo a NYC da un po' di anni arrivava in Europa, portando nuova...

Ferrovie Nord deposito Novate FNM 1993 (?)

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  Come sa chiunque faccia trainspotting nelle stazioni, nelle yard e lungo le linee dei treni, a fare le foto ci trovi quelli che fotografano i pezzi e quelli che fotografano i treni. Gli appassionati di treni odiano profondamente tutto quello che non sia la livrea originale sul metallo delle carrozze. Al punto che fotoshoppano via i pezzi dalle loro foto, o spostano la videocamera quando passa un wholecar, a costo di filmare i cessi della stazione. Non accettano che i writers dimostrino un amore per i treni differente dal loro. I post delle pagine dedicate ai treni d'epoca, nella fattispece i fan delle Ferrovie Nord Milano, soprattutto per quel che riguarda gli anni 90, sono piene di foto modificate, angolature imbarazzanti, ritagli discutibili, a cancellare dalla memoria quello che molti di noi, invece, considerano la golden age del trainwriting. I commenti sono il trionfo delle soluzioni finali contro i writers: multe milionarie, pene corporali, galera, gogna in Cadorna, fucilaz...

Metro THP e Sisma in Brunelleschi 1996

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 Via Brunelleschi, Hall of Fame storica fin dai primi pezzi lasciati dal Craze e da KayOne, sui cui muri, in precedenza, erano apparsi solo vampe nere di pattume bruciato, resti di motorini rubati e smontati, nonché avanzi di cantiere, nel novantasei brulicava di pezzate in gran parte firmate dai THP. Tempo fa avevo postato una murata di AirOne, tutta barre, frecce e incastri datata 1996. Qui l'anno è lo stesso, il writer è lo stesso, ma diverso è il nome (Metro era quello che usava sulle lamiere delle Nord quando "Aria" era diventato un po' sovraesposto) e diverso è lo stile, qui con lettere più fluide, ma sempre piene di punte, spigoli, angoli e pattern tribali negli insides. Sfondo a colori variegati stile svuotatura degli avanzi di bonze. Sulla destra spunta un puppet di Sisma, con automobilina tipo la 313 di Paperino e clacson a trombetta. Gli avanzi di cantiere, comunque, dominavano sempre la via. (foto: DEM )

Caps Dram streetbombing Rho MI 2005

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Streetbombing nelle strade di Rho per Dram e Caps. Pallini ovunque per Dram e un'ombra simil 3D per Caps, che per sicurezza ha messo un paio di punti esclamativi a guardia dei lati del CAP. Hanno funzionato, perché 17 anni dopo il bombing è ancora lì. Non sembra che i condomini abbiano fretta di ripulire. (foto: Marco di Rho)

Speedy Vandal 1989!

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  Rovistando negli scatoloni in cantina riemergono resti di un discutibile passato... Speedy era un nome con cui avevo "giochicchiato" qualche giorno a inizio 1989. Aveva la cosa positiva di iniziare con una S, come il mio nome vero, per cui mi veniva più naturale a scrivere. Permetteva molte curve in scrittura, per cui loop e cose dinamiche ci avrebbero potuto funzionare. Anche come significato della parola, il fatto di essere veloce a scrivere, ci stava bene. Peccato che fioccarono subito, nel ristretto giro degli amicidimmerda della crew, battute sul fatto che a essere speedy non fosse la scrittura, ma tutt'altro tipo di attività, di quelle che a vent'anni ci tieni non vengano fatte oggetto di umorismo. Quindi "Speedy" fu cassato, i fogli di prove e tags buttati. Solo questo sketch rimase, confinato in uno scatolone di cartone. Lo tenni perché la colorazione arlecchinata mi piaceva e pensavo che prima o poi sarebbe servita. Questa bozza è dei primi mesi ...

Zeta THP puppet in Primaticcio 1996

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  Siamo in zona Primaticcio, westside milanese, alla hall che negli hanni ha ospitato GR, TAK, VDS, Lords e amici. Qui siamo perlappunto in ambito "amici", con due puppet di Zeta THP, posti ai lati di una pezzata di Duplo. La pezza di Duplo la posto un'altra volta, dato che un faggio rosso impalla parte del pezzo in foto e mi farebbe uscire una roba brutta a montare tutto insieme. Il fatto che il muro della hall è quello di un deposito AMSA, con tanto di ricicleria e deposito carri pattume, per cui il comune di Milano ha piantato alberi frondosi che, belli per carità, ma vicini al muro sminchiano le inquadrature di noi che vogliamo vedere la murata. (foto: DEM )

Pa THE 12082022

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  Passin' by in Sergno City! (foto: Sonda)

Milano lungolinea pt.1

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  Tra le foto che mi arrivano e quelle che faccio io, quando prendo il treno posto prenotato lato finestrino, ho accumulato una discreta quantità di cose apparse l'ungo l'anello e le raggere di binari che circondano Milano. Sono foto fatte al volo, scatto e via, quello che viene viene, con il treno in movimento, i finestrini sporchi, i riflessi di luci, i pali in mezzo ai coglioni. No roba da maestri della fotografia. Ma documentano quella che è l'essenza del bombing lungolinea: tags, flop, throwups, pure qualche pezzo. Roba semplice, che non hai tempo di fare cose complesse e non sai quanto dureranno. Qualche volta sui pannelli fonoassorbenti durano di più e i colori risaltano, qualche volta sulle pareti di prefabbricato il cemento si assorbe outline e sfondi, e rimane solo l'idea delle bombe atterrate di fianco ai binari. Ma, più di ogni altra cosa, sono il biglietto da visita che racconta a chi arriva in treno chi scrive in città. Quindi "Milano Lungolinea"...

KotOne ARF Roma 2008

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  KotOne arriva da Catanzaro, capoluogo calabrese, ma s'mpianta nella scena di writing della Capitale. Su Roma ha fatto di tutto, muri, flop, treni, metro. Tutto. In compagnia dei suoi soci della ARF, ma anche in solitaria. Alcuni muri e i treni li trovata già qui e la, per cui, per il brivido dell'inedito, eccovi due tag a fat (non so come si chiamino adesso sti caps, una volta li chiamavamo spatola), su un furgone parcheggiato in qualche piazza romana che non so. La foto è del 2008. La tag, penso, anche. Ma la Opel Kadett 1.2 S color diarrea in primo piano, quarta serie D, arriva direttamente dalla fine anni 70 / primi 80, con il suo micro bagagliaio in cui non entrava una fottutissima minchia e dovevi ordinarla con il portellone, ma pagando di più. (foto: Teppism)

Neil DCN TD argento 1999

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  Il 99 nella I di NAIL mi fa supporre che l'anno sia il 1999. Ma potrei sbagliarmi. Quello che invece suppongo è che non tutto sia andato liscio quella notte, e i goccioloni laterali, non chiusi dall'outline nero, mi raccontano di fugone prima di chiudere i contorni. Oh, beh. Non sempre va tutto bene. I colori del treno mi sembrano quelli di una livrea della Deutsche Bahn AG in uso 20+ anni fa, che giravano anche regionali, ma anche qui, ci vorrebbe qualche fan dei treni più preciso... Comunque: bella per Mr.Neil e le sue argentate! Ne ho anche qualcuna chiusa, prima o poi la posto. (foto: Neil)

Fume MSN sulla Metro B, Roma 1994

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  Il 1994 era l'anno in cui Fume arrivò in Italia la prima volta, a Rimini, per partecipare all'Indelebile94, in sostituzione di un writer americano che non poteva venire. Arrivato a K-Rimini partecipò alla murata con Mode2, Sender, Sharp, Delta e altri. Poi tra cazzeggio e birre varie fu invtato a Roma da Stand ( la storia la racconta qui ). Non si fece pregare e, qualche tempo dopo, il lettering funky di Fume graziò diversi treni della subway romana datati 1994. Come quello in foto, una metro della linea B al buio del tunnel e alla luce del flash, alla cui sinistra spunta un ST dei Wist (AKA Pane), il cui WI iniziale si perde nel nero che la lampada allo xeno non riesce a bucare. L'outline bianco, però, fa il suo dovere illuminando il lettering come un out scuro non avrebbe saputo fare. (foto: Slog 175)

HHN sulle SBB CFF FFS 2022

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Dei treni SMILE in servizio sulle linee svizzere SBB CFF FFS (sigla che sta per Ferrovie Federali Svizzere nelle tre principali lingue elvetiche) ne avevo già parlato tempo fa, con alcuni pannelli di sapore vecchia scuola . Sapore che ritorna sul metallo svizzero con altri 3 pannelli, che non possiamo chiamare end2end solo per il fatto che mancano un paio di metri a chiudere verso la cabina del locomotore. L'ultimo pezzo, infatti, si ferma poco dopo la porta d'ingresso del cocchiere. Come al solito, no nomi, no info che la vernice è ancora fresca, ma i più smaliziati avranno visto quell'HHN, riemerso dai flutti dello spazio tempo come nemmeno il Millenium Falcon che fa la rotta di Kessel in meno di 12 parsec. E si, lo so che il parsec è un'unità di misura della distanza e non un'unità di tempo.

Lark ZN13 "Crossover" 1992

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 Lark mi ha girato la foto di questa bozza che fece giusto 30 anni fa: CROSSOVER. E a proposito di "incroci" (per voi poco scolarizzati crossover vuole dire incrocio), questa "Skuola Posse" m'incrocia un po' di cose: nel 92 il Lark non lo conoscevo (ancora) di persona, ma vedevo le sue murate in Zona 13 (ora inglobata nel Municipio 4 se non sbaglio), mentre il Natas a cui era dedicata la bozza era il Checco dei DeCrew. I DeCrew erano un gruppo accacì che, tra 90's e 00's, suonarono su praticamente tutti i palchi dove era apprezzato il punkveloce, e lui oltre che vocalist era anche skater. I DeCrew me li ricordo regazzini sul palco del C.S. Garibaldi a metà anni 90, belli hardcore. Talmente HC che, con la Riot Records, label di cui ero socio con Corrado Riot, acemmo uscire il loro CD, il primo del nostro impero discografico. E chi cazzo lo sapeva che Larketti e il Checco erano amici? Ma facciamo raccontare la storia a Lark, che avendo rotto il braccio...