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Visualizzazione dei post da marzo, 2021

Monè e Phobia 16K in MM S.Ambrogio MI 1993

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  Phobia mi ha girato un po' di foto di 20-30 anni fa, dagli anni 90 in cui non solo le vie della Barona, ma tutta Milano, sopra e sotto le strade, era marchiata 16K, fino ai primi 00's. La serie completa di quello che un writer deve fare: bombing, treni, muri. La 16K era nata dall'unione di 16 Barona Crime e Armata 16 ("Zona 16" era il vecchio nome amministrativo del quartiere Barona, ora parte del Municipio 6) e, tra le vecchie incarnazioni anni 80 e la storica crew dagli anni 90 in poi, hanno segnato, in tutti i sensi, il sud ovest di Milano ma anche la città intera. Comincio a postare qualcosa, e comincio dalla base, i bombing. Ci tenevo particolarmente a postare questo, la banchina della MM2 alla fermata Sant'Ambrogio della linea verde, perché è fatto insieme a Monè 16K (R.I.P. hermano). Moné ha fatto un softie superfluido, con i piedi ciccioni delle lettere che si sovrappongono verso destra, mentre quegli svirgoli a punta in alto si sovrappongono verso s...

Clam MorkOne GS "Gigi Sabani" MI 1997

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  Io al MorkOne ci avevo detto che volevo le foto delle pezze di quando era ragazzino moccioloso e andava in giro col berretto di lana anche d'estate. Quelle cose così, un po' storte, che anni dopo guardi imbarazzato (a parte me, che non mi vergogno di niente, nemmeno delle marciate più spaventose). Alcune ho dovuto fotografarmele da solo estirpando le siepi della Scuola Tedesca in Garibaldi. Quelle che mi ha mandato lui, dall'archivio morkonico, iniziano dal 1997. Quello in foto è il bombing più vecchio, fatto con Clam nel 97 e fotografato con dito davanti all'obiettivo. Passo carraio dietro il benzinaio di Corso Sempione, 3-4 bombole per fare tutto, e via. Nota per i fan di cose di treni: dietro quel cancello c'è una rampa in discesa che si ferma davanti al muro dietro cui ci sono le Ferrovie Nord. Era parte del tratto di ferrovia che univa la Stazione Garibaldi e lo scalo Farini alla Stazione Porta Genova, a fine 1800, quando Corso Sempione era profonda periferia...

Doppietta MDS in Corvetto 2001 e Megan Gale muta!

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  Era il luglio del 1999 quando l'ex Sindaco di Milano Albertini lanciava una delle millemila campagne "antigraffiti". Come tutte quelle prima e quelle dopo, fu una battaglia che persero miseramente. Ma la campagna del 1999 aveva la particolarità di essere accompagnata dalle curve della modella australiana Megan Gale, allora ventenne, con il claim ( "breve frase utilizzata a scopo promozionale contenente la promessa che il prodotto fa al consumatore"): STAVOLTA PULISCO IO! Con performance di Megan con guanti, detersivo, secchio e spugna a "cancellare" una scritta da un muretto delle scale della metro. Cancellare... al massimo avrà dato una lavata. Ora, non ci vuole la malizia di un'esegeta dei vizi e dei desideri del centrodestra milanese degli anni 90, riassumibile nel duo "soldi e figa", per capire il substrato culturale una campagna promozionale basato su una bonazza, che lava muretti e pavimenti e ti sorride dal poster dicendo "s...

ML's 2021 be4 the buff

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  MLS appena prima del buffing. Kool kolorz!

KayOne softie MNP in Giambellino, MI 1992

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Oggi è il comple di KayOne, che mi diventa vecchio ogni giorno che passa, e ogni tanto ci fa stare in pensiero. Ma c'è stato un periodo in cui, pure lui, era giovine. Era molto, molto, molto, MOLTO, tempo fa. Girava per la città con le spruzzarelle a lasciare in giro firmette sui muri. E scrittone sui muri. Lo faceva con altri ragazzini dell'epoca, simpatici attaccabrighe che rispondevano ai nomi di Chief, Craze, Dust, Zen e altri, in una crew che rispondeva al nome di Milano Napalm Posse. MNP era la sigla, e MNP erano le tre lettere bianconate sul muro, tracciate softie, con pulitissimo outline blu, lampetti sfumettini con cerchiolini rosso fuoco e caramello Dupli, resti degli "approvvigionamenti" del muro dei mondiali, presumo. Poi le cose cambiarono, uscì dai Naplamz per iniziare i THP. Pure quel muro stava iniziando a cambiare, e la palizzata di cantiere che spunta sopra ce lo ricorda. Il muro di un'area dismessa in Via Giambellino, dove avevano tirato i primi...

Nega RNS 7SN blocco in Alzaia anni 90s

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  Tra anni 80 e anni 90, quello che vedete è un'incrocio stradal storico del writing milanese "westside". Il ponte che vedete in alto a sinistra è il Cavalcavia Don Milani che sorpassava il Naviglio Grande, che vedete dietro il parapetto. Quel cavalcavia aveva a sinistra della foto la Hall of Fame dei 16K e, sulla destra, dietro quelle coperture gonfiabili, dietro alle rotaie che portano alla Stazione S. Cristoforo, la HoF di MNP prima e THP poi (crew in cui Nega entrerà anni dopo). Le rive del Naviglio si chiamano Via Lodovico il Moro da questo lato e Alzaia Naviglio Grande dall'altro. L'Alzaia è il lato dove Nega ha fatto il suo bloccone. La O del blocco seguente potrebbe essere di Oneman? Non lo so, di foto non ne ho. Possibile, perché erano insieme in 7SN, però. L'anno della foto è il 1995, ma il blocco è di qualche anno precedente (93? 94?). Se continui la Lodovico il Moro sempre dritto verso sinistra arrivi a Corsico e poi a Trezzano, dove trovavi le HoF...

Close QVS MNP Lock Atro LG al Gratosoglio, MI 2003

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  Le foto di murate e trenate montate insieme sono sempre belle, se non le guardate dallo smartphone. In quel caso sono riquadrini dove non capite un cazzo. Ma vabbé, questa murata del 2003 fatta da Close 16K MNP, insieme a Lock e Atro LG andava vista intera. Voi slogatevi i diti a zoomare sul touchscreen. Il muro è quello del Kandinsky, istituto professionale di grafica, design, moda, ecc., posto dietro alle torri bianche del Gratosoglio. Le pezze furono realizzate nel 2003 sul grosso terrazzo al primo piano della scuola, quindi le hanno viste gli studenti e i residenti delle due torri di fronte, dato che dalla strada non si vedono. Close, Lock e Atro studiavano grafica al Kandinsky, scuola che ha sfornato altri writers negli anni, le cui tracce si possono trovare lì e nei dintorni. E anche all'interno della scuola! Essendo relativamente protette le pezze hanno resistito abbastanza, pur avendo passato all'aperto 18 anni. Che sia passato tanto tempo lo si capisce dalle scrostat...

Noce sul Circo Massimo, MI 1995

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  Non tutti sanno che a Milano c'è il Circo Massimo. O almeno c'era, quando si chiamava Mediolanum, la Milano romana. Rispetto al Circo Massimo di Roma, che avrete visto ai concerti di Venditti, agli scudetti della Roma (qui potrei usare il singolare), ai cortei vari o ai concerti di centinaia di migliaia di persone, che è tutto libero e visibile, quello milanese era un centinaio di metri più corto e largo circa la metà. Diversamente da quello romano, che è tuttora libero e visibile nel suo tracciato e con diversi resti, quello milanese è stato inglobato da tutti gli edifici cresciuti nei secoli seguenti, molto spesso utilizzando i resti dei muri come parti di edifici e di fondazioni. Quello di Milano, relaizzato tra fine 200 d.C. e primi del 400 d.C. quando Milano era capitale dell'Impero Romano d'Occidente, iniziava a Porta Vigentina, circa dalle parti di Corso Magenta, e finiva in Via Circo, strada che mantiene ancora l'andamento della curva di testa del Circo Ma...

Gorn VSA BUH, tunnel MM3 Centrale, MI 2001

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  Nonostante il bianco e nero sgranato e sfuocato non siamo di fronte a un classico del cinema muto degli inizi del '900, non è una produzione di Cecil B. DeMille, né una slapstick comedy alla Buster Keaton. L'anno è il 2001, il tunnel è quello della linea 3 della metro milanese, tra la stazione di Piazza Repubblica e quella della Stazione Centrale (quindi più o meno sotto Via Vittor Pisani), mentre la mano che traccia quelle quattro lettere è quella di Gorn AKA DutyGorn. Era sceso insieme a Mapo, il cui bombing sarà perso nel buio (dentro) del tunnel. Non è il primo tunnel suo che posto, già era uscito uno in MM1 del 2002 . Peccato per la sfuocatura, ma metti tu a fuoco in una galleria buia con un neon scrauso. (foto DutyGorn )

Youth of Today + Lethal Aggression, Leoncavallo MI 11-03-1989

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Fa un po' strano parlare di un gruppo che si chiama "Giovani d'Oggi" e suonava per la rpima volta in Italia più di 30 anni fa (32 anni esatti al momento in cui scrivo!). Questo concerto fu un po' l'inizio della scena hardcore italiana degli anni 90, nel bene e nel male. Racchiudeva a mio modo di vedere la differenza tra la scen hardcore degli anni 80 e la successiva, che per molti versi erano profondamente diverse. Ma torniamo al concerto. E' stato uno degli ultimi che ho collaborato a organizzare, con la premiata ditta TVOR/I Don't Care!/Shock Treatment/Tattoo Contingent Club, ovvero Stiv Rottame io e Paolone. Sul poster non c'è scritto perché giravano voci che volessimo "farci pubblicità", ovviamente voci di gente che non ha mai organizzato un cazzo in uno squat in vita sua. Ovviamente. Era la fine del 1988 quando l'agenzia tedesca che organizzava il tour ci contattò per definire le date italiane. Date che stavano per saltare. Per c...

Jet4 Teatro Vandalo S13 "WHIP" Via Savona 13 MI 1990

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  "WHIP Anarcotrafficantes" era il nome che avevamo dato alla nostra associazione. Gruppo variegato di punx e hardcore kidz provenienti da vari squat milanesi: Virus, Cox18, Leoncavallo, Mandragora e dintorni (li avevamo girati un po' tutti). Avevamo fatto quest'associazione per spingere le varie culture underground che ci interessavano, e aperto un "negozio" dove vendere il materiale prodotto in giro per il mondo. Si trovava in Via Savona 13, dietro la Stazione di Porta Genova, e ci rimanemmo per una manciata d'anni, trattando punk/hardcore, HipHop, metallo pesante, industrial e simili, dischi, merchandise, ma pure fumetti, libri, skateboard abbigliamento e anfibi autoprodotti. In foto vedete la serranda del negozio. Quando ce ne andammo divenne il negozio di un tapparellista. Io feci il puppet dello squat defender con mitra ipertrofico, se non ricordo male ispirato a un fumetto di Bill Sienkiewicz o di Simon Bisley, mentre Teatro e Jet4 la scritta WHIP...

Cano 16K bombing in Sant'Ambroeus MI 1998

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  Questo bombing di Caneda, con di fianco l'inizio di un'altro softie di Soma, si trovava in Via Olona angolo Via De Amicis, proprio fuori dalle scale della MM2 Sant'Ambrogio. Attualmente è il muro d'angolo della recinzione del Museo della Scienza e della Tecnica Leonardo Da Vinci. All'epoca il muro era in ristrutturazione ed era parte di una concessionaria auto, poi, dopo il cambio di proprietà e il rifacim ento, il museo commissionò un pezzo legale a KayOne. All'epoca tutta la recinzione era preda di bombing continui... posterò man mano, cominciando da questa, quelle che c'erano tra 98 e 2000. Infine, se ingrandite l'immagine e guardate nello specchio in alto, vedete Secse che faceva questa foto quasi 20 anni fa. Meno male che c'era lui, da teenager, a fotografare i bombing milanesi, se no molti di questi gioielli sarebbero andati persi! Aggiungo qualche info di Once, che abitava in zona: " Era il muro che costeggiava la ex concession...

Vandalo S13 LHP, Bigfoot B-Boy, Leoncavallo 1990

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L'agosto 1989 il Leoncavallo viene sgomberato e parzialmente abbattuto. Poco dopo viene rioccupato e, nei mesi successivi, svuotato dalle macerie e ricostruito dove possibile. Lo stanzone che vedete nella foto è uno dei vari posti dove venivano fatte le serate, essendo il capannone storico raso al suolo e non ancora ricostruito. Era una serata LHP, con LeleProx ai piatti, su quello che sarebbe il bancone del bar. Dietro spunta pure Corrado. Sul muro, invece, spunta uno dei miei puppets coi piedoni e con chiave inglese che spunta dalla tasca. Era stato fatto nei primissimi mesi del 1990, quando firmavo ancora Stf One. In seguito avevo aggiunto pure "Vandalo", e da quanto era toyeggiante la tag in alto a sinistra, era pure una delle prime volte che usavo quella firma... (foto: Betta)

Gans e Sand FIA in Darsena MI 2001

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AH! La bellezza della vecchia Darsena di 20 anni fa! Ma anche di 30! Solo adesso fa cagare, coi mattoncini da una parte e l'intonachino dall'altra, e gli omini del Comune a passare il grigio sopra ogni cosa che non sappia di decorosa villetta brianzola. Ma qui erano gli anni duemila, e precisamente il duemilauno. E un duemilauno bello combattuto non un 2001 odissea nello strazio di sti cazzo di muri puliti. Sullo sfondo s'intravedono un pezzo della D e buona parte della S del bloccone VDS del 98 , probabilmente coperto di tags e tutte le cose, motivo per cui i due FIA a dare una rinfrescata di biancone. Sulla sinistra in basso spunta una mano di La Mano, e sul portone di metallo di fianco ci avevo fatto un taggone rigidone e sbilenco nel 91, arruginito via dalla furia degli elementi, su cui spicca in giallo una tag di Risk, sempre FIA, passato da quelle parti più volte l'anno precedente . Comunque Gans e Sand, per non sbagliare hanno scelto l'accostamento perfetto ...

La prima mostra di street art in Italia: Leoncavallo 2003

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Cominciamo subito con un titolo arrogante il giusto. No, non fu la prima mostra, c'erano stati diversi Illegal Art Show in giro per le strade milanesi, prima. C'era stata la tela collettiva al Bulk nel 2002 e una cosa allo Spazio Xpò se non ricordo male. Ci sarebbe stata Arte Impropria qualche mese dopo. Ma da questa mostra e dalle altre dell'HIU passarono 15.000 persone in 3 giorni La mostra-performance-quelcheè fu organizzata da Pao e faceva parte dell'HIU del 2003. L'HIU (Happening Internazionale Underground) era un festival dedicato a tutto quello che era fumetto/grafica/arte underground, organizzato per 10 anni da Teatro, me e i soci della Whip/S13 tra il 1993 e il 2003. Nell'ultima edizione, quella del 16-17-18 maggio 2003, tra fumetti, poster, kustom art, calligrafia ribelle e altro venne organizzata anche questa cosa chiamata "Lavori in Corsa: Street art dagli '80 a oggi". Sui muri c'erano cose di Abbominevole, Bo130, Dade, Lemeri, L...

Boogie + Vire EAD heaven spot PD 1996

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  Faccio sempre il possibile per postare foto inedite, per cui metto le mani avanti: questa la postò già anni fa Boogie sul suo profilo. A me l'ha girata Vire, che era li sopra con lui, per cui faccio uno strappo alla regola, tanto sto spazio è mio e faccio il cazzo che mi pare. Ma torniamo a bombing. Il quartiere è quello dell'Arcella, ovvero la zona a nord della Stazione di Padova, in Via Aspetti. E il tetto è quello del Cinema Arcobaleno, che ora è diventata una sala bingo dove gli anziani patavini dilapidano la pensione. Ma di quando salirono su, nel periodo in cui Vire abitava a Padova, ce lo racconta lui: "La serata tipica padovana era bombe (solo erbette) e bombing. Io abitavo proprio dietro al cinema, nel quartiere Arcella, che per l'occasione era agghindato a festa con tanto di impalcatura. Boogie era di casa a casa e, dopo le consuete bombette, decidemmo di fare un po' di arrampicata. Il resto è immortalato nella foto." Boogie EAD ha fatto il suo bo...