Sick Of It All - Waterdown - Rise Against - Live at Leoncavallo - 11 maggio 2002
Maggio sembra essere il momento migliore per i concerti a Milano... giovedì Tito & Tarantuala (vedi post precedente), sabato i SOIA.
Comincio subito col dire che gli altri due gruppi li ho sentiti solo di striscio, in quanto impegnato a chicchierare bellamente con tutta la gente che conoscevo, che beccavo in giro nelle varie parti del Leonkanaglia... per di più ci si è fatto anche un brindisi con un ottimo ruhm cubano di 7 anni (beh, più di uno!), per cui possos solo dire che, per quello che ho sentito do una lieve preferenza ai Rise Against.
Arriva il momento dei S.O.I.A., che ripropongono la scenetta tipica dei loro concerti: sirena che suona, lampeggianti rossi che illuminano la scena, loro che salgono sul palco correndo, prendono gli strumenti e cominciano a macinare hardcore nel tipico SOIA style per un oretta abbbondante, senza interruzzioni.
Che dire? hanno fatto pezzi nuovi e alcuni vecchi anthem, il suono, l'energia, il sudore che buttano fuori dai loro strumenti non ha perso un grammo di forza e di passione nel corso degli anni.
Sotto il palco, ma in realtà per tutto il locale, il pogo trascinava centinaia di persone.
Nonostante le barriere antisfondamento piazzate dal Leo sotto al palco, la gente riusciva comunque a fare stage diving, probabilmente per la presenza di Cyco Miko insieme alla security che manteneva calmi gli animi di degli addetti alla sicurezza più "rigidi". Riguardo allo stage diving, particolarmente apprezzati i tuffi di Saverio Woptime con un semicarpiato con avvitamento, della sua fidanzata, che era sul palco a far le foto, che ci ha detto "datemi un occhio alla macchina!", ha preso la rincorsa e si è lanciata dalla cassa dell'impianto sulle prime file.
Notevolmente scomposto il tuffo del Ratto dei Rifiuti, ma coraggioso data la sua non certo robusta corporatura, notevole infine l'emersione di una tipa dalla rovina di corpi sudati priva di una scarpa... Non trovandola si è seduta su una cassa, ma, evidentemente annoiata, ha deciso di rituffarsi scalza in mezzo al pit.
Dopo un ora il pavimento era ormai viscido del sudore delle 3500/4000 persone che affollavano il centro sociale, la gente era disidratata completamente e per fortuna o per sfortuna il concerto è finito.
Chi c'era ricorda cos'ha visto, chi non c'era ha perso un ottimo concerto di un gruppo di potente e onesto hardcore reale (qualunque cosa voglia dire quello che ho scritto!).
Per concludere segnalo che ai banchetti dei dischi ho visto Manuel di Oriental Beat 'Zine che mi ha gentilmente fornito l'ultimo numero della sua zine, che prometto di recensire a breve, nonostante mi citi in una recensione di un vecchio concerto in uno dei miei rari momenti di "lucidità ridotta"!
Sito della settimana consigliato: quello di xxmaterialaxx!
Maggio sembra essere il momento migliore per i concerti a Milano... giovedì Tito & Tarantuala (vedi post precedente), sabato i SOIA.
Comincio subito col dire che gli altri due gruppi li ho sentiti solo di striscio, in quanto impegnato a chicchierare bellamente con tutta la gente che conoscevo, che beccavo in giro nelle varie parti del Leonkanaglia... per di più ci si è fatto anche un brindisi con un ottimo ruhm cubano di 7 anni (beh, più di uno!), per cui possos solo dire che, per quello che ho sentito do una lieve preferenza ai Rise Against.
Arriva il momento dei S.O.I.A., che ripropongono la scenetta tipica dei loro concerti: sirena che suona, lampeggianti rossi che illuminano la scena, loro che salgono sul palco correndo, prendono gli strumenti e cominciano a macinare hardcore nel tipico SOIA style per un oretta abbbondante, senza interruzzioni.
Che dire? hanno fatto pezzi nuovi e alcuni vecchi anthem, il suono, l'energia, il sudore che buttano fuori dai loro strumenti non ha perso un grammo di forza e di passione nel corso degli anni.
Sotto il palco, ma in realtà per tutto il locale, il pogo trascinava centinaia di persone.
Nonostante le barriere antisfondamento piazzate dal Leo sotto al palco, la gente riusciva comunque a fare stage diving, probabilmente per la presenza di Cyco Miko insieme alla security che manteneva calmi gli animi di degli addetti alla sicurezza più "rigidi". Riguardo allo stage diving, particolarmente apprezzati i tuffi di Saverio Woptime con un semicarpiato con avvitamento, della sua fidanzata, che era sul palco a far le foto, che ci ha detto "datemi un occhio alla macchina!", ha preso la rincorsa e si è lanciata dalla cassa dell'impianto sulle prime file.
Notevolmente scomposto il tuffo del Ratto dei Rifiuti, ma coraggioso data la sua non certo robusta corporatura, notevole infine l'emersione di una tipa dalla rovina di corpi sudati priva di una scarpa... Non trovandola si è seduta su una cassa, ma, evidentemente annoiata, ha deciso di rituffarsi scalza in mezzo al pit.
Dopo un ora il pavimento era ormai viscido del sudore delle 3500/4000 persone che affollavano il centro sociale, la gente era disidratata completamente e per fortuna o per sfortuna il concerto è finito.
Chi c'era ricorda cos'ha visto, chi non c'era ha perso un ottimo concerto di un gruppo di potente e onesto hardcore reale (qualunque cosa voglia dire quello che ho scritto!).
Per concludere segnalo che ai banchetti dei dischi ho visto Manuel di Oriental Beat 'Zine che mi ha gentilmente fornito l'ultimo numero della sua zine, che prometto di recensire a breve, nonostante mi citi in una recensione di un vecchio concerto in uno dei miei rari momenti di "lucidità ridotta"!
Sito della settimana consigliato: quello di xxmaterialaxx!
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