pASSAva da Lambrate


Vabbé, dopo la terrificante battuta del titolo, degna dei peggiori video dei vostri youtuber preferiti, mi picchio da solo.
Però avevo lasciato indietro questo window down passato ai primi di dicembre dalla stazione di Lambrate, in un trionfo di prugna, fucsia, bianco, azzurro e blu. E un tocco di giallo, che ci vuole una sesta bonza per riempire una scatola.
Cala la sera,
le luci si accendono,
i caldi colori dell'interno del treno
contrastano il freddo che fa fuori.
Sono un cazzo di poeta, oh.

(foto: Andrea)

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