Zoid e Craze MNP in Corvetto, Milano 1995
E così, nel post di qualche giorno fa, mi ero sbagliato.
Pensavo che Zoid avesse fatto una pezza con l'interno monocolore, ma non era così. C'erano giallo, azzurro e blu nell'interno e un altro giallo per la nuvolaglia di sfondo.
I 22 anni (perché il pezzo era del 95, non del 96) passati in strada dietro Piazzale Corvetto hanno portato via buona parte del colore allo Zoid.
Al "CRAZ" del Craze, invece, gli anni e le infiltrazioni hanno portato via interi pezzi d'intonaco, lasciando qualche traccia della gloria passata, che era un trionfo a 6 bombole (lilla giallo erica inside, Blu outline, bianco riflessi e rosso per lo sbrodolone di sfondo), mix di Dupli e primissime Montana importate.
Il Craze mi ha girato queste foto che ho attaccato insieme. Che poi, foto... Ok, una volta si usava far stampare i "provini", stampa dell'intera pellicola in formato mini su un foglio unico, per scegliere in seguito quali foto stampare.
E va da se che, con i costi dell'epoca, si stampavano solo le pezze e le foto migliori.
Per fortuna gli sono rimasti in tasca questi provini e, anche se sono foto scattate con la macchina fotografica della Barbie, illuminate con un flash a candela e stampate sgranatissime seguendo le tecniche degli antichi dagherrotipi ottocenteschi, almeno ci rimane qualcosa.
In osservanza al credo ruskiniano del Craze e pure mio, secondo cui la bellezza degli edifici e dei loro dintorni (pezzate comprese) sta anche nel loro degrado e nel portare orgogliosamente i segni del tempo, vi posto pure la foto del muro pochi mesi fa.
Al passante che ha coperto parte del pezzo con la sua fastidiosa presenza, ho messo la faccia di Igor di Frankenstein Jr. per nessun motivo.
il muro nel 2017 |
Commenti
Posta un commento