Blackbook: Yazo THP softie, 2017


Tra gli oldschoolers THP, Yazo è uno dei più old, ma da decenni l'ho sempre visto fare pezze wild, barre e frecce sparse dappertutto, come maglioncini sulla bancarella del mercato.
Le curve, nei suoi pezzi, se non sono bandite sono relegate alla O e, al massimo alla parte superiore della Y.
Se non gli gira di squadrare pure quelle, che ti avvicini e le curve si rivelano come piccoli segmenti.
Un softie su muro penso di non averglielo mai visto fare.
Forse n'è esistito qualcuno su un antico muro del Giambellino, demolito secoli fa, di cui si è persa traccia e memoria.
Così, quando l'ho trovato a dicembre 2017 mentre pezzava al Block Party dei BN gli ho detto: "voglio un cazzo di softie!".
Non so se ho detto cazzo, mi dicono che scrivo cazzo troppe volte nei post.
Comunque, dato che non gli ho mai visto fare lettere morbidone, gli ho chiesto di sketcharmi quelle.
Il test principale che differenzia chi sa scrivere e chi sa solo dipingere.
E, beh.
Cazzo.

(io ci ho aggiunto solo quel giallino di sfondo da pergamena ritrovata nell'antico vaso di terracotta dell'Amaro Montenegro.)

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