TGF HallOfFame: Styng253, Lambrate MI 1997
Dopo il TGF di Talom postato poco tempo fa passiamo a quello che ci stava di fianco, ovvero questo STYNG di Styng253.
Una sequenza di lettere armate che partivano da vicino alla Stazione di Lambrate FS fino ad arrivare al tunnel di Via Bassini.
Questa prima parte alternava cose di Talom e Styng, con intermezzi di altri GoodFellas.
Se il lato verso Bassini aveva ricevuto consistenti strati di vernici, con pezze grandi e spettacolari, questa prima parte del muro raccoglie sopratutto cose come questa: outline scuro, marrone in questo caso, interno monocromatico, bianco per farlo risaltare sullo sfondo, overline bianco per staccare le lettere dal muro.
Presumo dipendesse dalla "fattura" del muro: il lato verso la Stazione è di un cemento più grezzo, granulare. Giusto la striscia su cui sono state tracciate le lettere è più "liscia", probabilmente per gli strati di grigionate succedutesi fin dagli anni 70 (Lambrate è sempre stata luogo di conflitto politico e le scritte su questo muro ci sono sempre state).
Su questa parte troviamo quasi esclusivamente questo tipo di pezze, semplici e definite pur essendo wild, ma leggibili e riconoscibili anche sullo sfondo di cemento rugginoso e muschioso.
Poi, dopo l'incrocio con Via Buschi, la superficie si fa più liscia per l'uso di un cemento più compatto e fine. Da qui inizia la parte dove una semplice bianconata permetteva di fare pezze più complesse e articolate, senzza che il muro si bevesse buona parte della bombola.
Ma, forse ancora più dei pezzi della seconda parte, queste sequenza iniziale mostra chi sa fare le lettere: senza colori ed effettini rimane lo scheletro nudo: Styng e Talom ti mostrano la loro essenza e la realtà delle lettere. Senza effetti speciali.
Comunque, gli anni passano: il muro era già difficile all'epoca, con un edera che periodicamente copriva (e copre tuttora) buona parte del muro e altri cespugli che crescono davanti.
Se passate ora, comunque, qualcosa rimane.
Ancora si legge qualcosa l'agosto 2018.
(foto: SecseOne)
Una sequenza di lettere armate che partivano da vicino alla Stazione di Lambrate FS fino ad arrivare al tunnel di Via Bassini.
Questa prima parte alternava cose di Talom e Styng, con intermezzi di altri GoodFellas.
Se il lato verso Bassini aveva ricevuto consistenti strati di vernici, con pezze grandi e spettacolari, questa prima parte del muro raccoglie sopratutto cose come questa: outline scuro, marrone in questo caso, interno monocromatico, bianco per farlo risaltare sullo sfondo, overline bianco per staccare le lettere dal muro.
Presumo dipendesse dalla "fattura" del muro: il lato verso la Stazione è di un cemento più grezzo, granulare. Giusto la striscia su cui sono state tracciate le lettere è più "liscia", probabilmente per gli strati di grigionate succedutesi fin dagli anni 70 (Lambrate è sempre stata luogo di conflitto politico e le scritte su questo muro ci sono sempre state).
Su questa parte troviamo quasi esclusivamente questo tipo di pezze, semplici e definite pur essendo wild, ma leggibili e riconoscibili anche sullo sfondo di cemento rugginoso e muschioso.
Poi, dopo l'incrocio con Via Buschi, la superficie si fa più liscia per l'uso di un cemento più compatto e fine. Da qui inizia la parte dove una semplice bianconata permetteva di fare pezze più complesse e articolate, senzza che il muro si bevesse buona parte della bombola.
Ma, forse ancora più dei pezzi della seconda parte, queste sequenza iniziale mostra chi sa fare le lettere: senza colori ed effettini rimane lo scheletro nudo: Styng e Talom ti mostrano la loro essenza e la realtà delle lettere. Senza effetti speciali.
Comunque, gli anni passano: il muro era già difficile all'epoca, con un edera che periodicamente copriva (e copre tuttora) buona parte del muro e altri cespugli che crescono davanti.
Se passate ora, comunque, qualcosa rimane.
Ancora si legge qualcosa l'agosto 2018.
(foto: SecseOne)
0randtiaOan_to Curtis Bethea https://wakelet.com/wake/IhOHXVHCxgXBYvXYU714W
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