Shampo FIA tag in Via Vigevano, MI circa 2010


Shampo. FIA.
Nonostante un nome che ispiri pulizia, igiene, amore per le docce frequenti, disinteresse per tensioattivi, siliconi e parabeni, nonché mondatura da ogni lordura, Shampo è uno dei nomi odiati dagli spugnettari.
Insieme a Panda e Dumbo (e gli altri soci di crews varie), per un decennio abbondante nei dintorni degli anni 00's, prima, durante e dopo, ha bombardato di shampismi mezza Milano.
Qui siamo in quello che è sempre stato il regno del devasto, fin dagli anni 80: Via Vigevano.
Zona Navigli, zona di locali, zona di passaggio a tutte le ore.
Praticamente tutti i writers milanesi, e pure quelli turisti di passaggio, una firma qui l'hanno lasciata.
Questa di Shampo, fatta intorno al 2010 e fino a qualche mese fa ancora al suo posto, nonstante un lettering che, vabbé, ne ha fatti di migliori, ha una cosa che lo differenzia da tutti gli altri nella via: la M e parte della A ripassate in argento quando sono sopra alla persiana marrone di Via Vigevano 2 e 4.
Che sul marrone scuro il nero non si vede troppo, l'argento si.
Che te lo dico a fare, parlo di giochi cromatici negativi-positivi? Di percezione visiva? Ma no, minchiate. Anche se Sha di bilanciamenti tra bianco e nero se ne intende un tot.
Dai, è una tag, non stiamo a farci seghe a due mani. Magari nemmeno ci aveva voglia e voleva solo svuotare i fondini rimasti. Troppo grossolana per essere una tag stilosa, troppo semplice e morbida per essere un simil pixo, lontano anni luce da un wicked t2b Philly style.
E lo so che pure molti writers storcono il naso... toccherà farsene una ragione.

Ma quanti di voi avrebbero cambiato bombola facendo un letterone di 2 metri solo per far leggere la M?

(foto: Secse One)

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